Le briciole di pane per terra, i peli del nostro animale sul divano, lo sporco sul tappeto… In questi casi chi ha voglia di prendere un aspirapolvere ingombrante? Per questo esistono gli aspirabriciole. Ma funzionano davvero? O risultano poco efficaci per questo tipo di lavori?
Qui trovate i migliori aspirapolvere a traino.
Per scoprirlo abbiamo selezionato 36 aspirabriciole e li abbiamo testati a fondo. 15 di questi sono ancora in commercio. La fascia di prezzo che abbiamo preso in considerazione è molto ampia: dai 20 ai 300 euro. Il nostro intento era soprattutto scoprire se un aspirabriciole può davvero essere d’aiuto nella nostra quotidianità o se possiamo tranquillamente risparmiare i soldi ed evitare di rimpiazzare scopa e paletta.
I nostri consigli in breve
Il miglior aspirabriciole è, secondo noi, il Black+Decker BHHV520BT-QW. Rispetto ai concorrenti risulta, grazie al suo particolare design, più facile da svuotare e regala ottime prestazioni. È inoltre l’unico con due livelli di intensità e con una luce LED che ci segnala quando il filtro è da pulire.
L’unico aspirabriciole che può essere usato anche come “aspirapolvere verticale” grazie alla sua elevata potenza è l’Einhell TE-VC 18 Li. Un plus è la batteria intercambiabile della serie Power X-Change, che può essere utilizzata anche per altri dispositivi Einhell. Probabilmente per il suo aspetto e l’emissione acustica elevata sarebbe più adatto a un’officina. Il prezzo non deve trarci in inganno, si riferisce infatti solo all’aspirapolvere senza batteria e caricatore. Ma anche in combinazione con una batteria 3 Ah l’Einhell rimane più economico rispetto al Black+Decker Dustbuster BHHV520BT-QW.
Il Severin HV 7144 non vincerà il premio per il miglior design, ma rimane comunque un prodotto da consigliare, con delle buone prestazioni di aspirazione anche in presenza di liquidi. L’unica pecca è la fabbricazione abbastanza obsoleta. In compenso non peserà sul vostro portafoglio, per questo per noi vince il premio di prezzo consigliato.
Tabella di confronto
- Ottime prestazioni
- Indicatore di batteria a tre livelli
- Facile da svuotare
- Testina per fughe rimovibile
- Grande autonomia
- Rumoroso
- No stazione di ricarica
- Migliori prestazioni
- Batteria intercambiabile
- Ottima autonomia
- Caricamento veloce
- Tubo e testina da pavimenti
- Rumoroso
- Il più pesante
- Migliori prestazioni su asciutto e bagnato
- Buona autonomia
- Molto economico
- Maneggevole
- A volte difficile da pulire
- Qualità mediocre
- Flessibile nell'uso
- Può essere compattato
- Buona qualità
- Tempi di ricarica veloci
- Autonomia mediocre
- Difficile da maneggiare
- Costoso
- Molto rumoroso
- Due livelli di intensità
- Spazzola elettrica per tappeti
- Buona performance
- Tempi di ricarica lunghi
- Molto costoso
- Difficile da pulire
- Ottima intensità
- Piacevole alla vista
- Non troppo rumoroso
- Facile da svuotare
- Poca autonomia
- Cestello polvere minuscolo
- Non maneggevole
- Aspira gli acari
- Spazzola automatica
- Luce UV
- Ottime prestazioni
- Uso limitato
- Rumoroso
- Con cavo
- Autonomia buona
- Cestello polvere di grandi dimensioni
- Buoni risultati
- Tempi di ricarica lunghi
- Molto rumoroso
- Molto ingombrante
- Buone prestazioni
- Resistente
- Facile da maneggiare
- Autonomia molto scarsa
- Luce batteria poco chiara
- Costoso
- Rumore fastidioso
- Cestello polvere di grandi dimensioni
- Spazzole elettriche per imbottiture
- Autonomia scarsa
- Tempi di ricarica lunghi
- Molto pesante
- Non troppo rumoroso
- Buona performance
- Stazione di ricarica
- Autonomia mediocre
- Filtro difficile da rimuovere
- Lo sporco entra dentro
- Piccolo cestello polvere
- Buona autonomia
- Cestello polvere di grandi dimensioni
- Non troppo rumoroso
- Scarse prestazioni
- Un solo livello di intensità
- Ottime prestazioni
- Cinghia di trasporto
- Tubo di aspirazione flessibile
- Molto rumoroso
- Qualità scarsa
- Silenzioso
- Supporto a parete con base di ricarica
- Autonomia scarsa
- Tempi di ricarica lunghi
- Prestazione mediocre
- No batteria Li-Ion
- Piacevole alla vista
- Leggero e compatto
- Costoso
- Prestazioni mediocri
- Autonomia scarsa
- No alimentatore
Ci serve un aspirabriciole?
Solitamente usiamo un aspirabriciole quando sporchiamo il tappeto con le scarpe, quando il pacco di riso decide di non aprirsi normalmente o quando rovesciamo un bicchiere… In sostanza quando dobbiamo rimuovere una piccola quantità di sporco per cui non vale la pena tirare fuori l’aspirapolvere a traino dallo sgabuzzino.
Gli aspirabriciole sono utili ma non indispensabili
Non sono strettamente necessari, perché in questo caso si possono usare tranquillamente scopa e paletta. Non sostituiscono nemmeno un aspirapolvere a traino. Ma sono piccoli, maneggevoli e veloci da usare e quindi decisamente pratici. Sono ottimi per aspirare le imbottiture, per raggiungere le piccole fessure e anche per pulire la macchina.
Gli aspirabriciole non sono quindi indispensabili, sono piuttosto una questione di gusti. I vantaggi? Sono piccoli, occupano poco spazio e solitamente sono economici.
Gli aspirabriciole sono tuttavia più rumorosi del normale aspirapolvere e solitamente producono anche un fischio fastidioso. Tutto a causa della loro forma compatta: non hanno abbastanza spazio per un silenziatore e i motori più piccoli sono costretti a lavorare con un numero di giri elevato. Non vi aspettate grandi differenze per quanto riguarda l’emissione acustica prodotto. Al massimo il volume non fa che calare e aumentare durante l’aspirazione.
Le indicazioni di potenza sono quasi sempre irrilevanti
Ci sono molti aspirapolvere che sfoggiano la loro potenza in Watt, nei non ben definiti “Air Watt” o in depressione generata (Pa). Alla fine dei conti nessuna di queste indicazioni è utile.
Se in un aspirapolvere, che sia a filo o a batteria, viene indicata solamente la potenza in Watt, allora si intende la potenza del motore o più precisamente il consumo di energia. Il che non ci dice niente però sulla potenza di aspirazione. Un chiaro esempio in questo caso sono gli aspirapolvere a traino che fino a pochi anni fa dovevano avere almeno 1300 Watt per garantire un buon risultato. Oggi sono sufficienti anche meno di 1000 Watt per delle performance nettamente superiori.
Maggiore interesse meritano gli Air Watt, i quali mettono in rapporto il volume di aria aspirata e la potenza. L’idea non è male, ma in questo caso non si tratta di un’unità normata e a seconda delle diverse aperture dell’aspirapolvere o dei diversi punti di misurazione si ottengono valori differenti. Risultano quindi comparabili entro certi limiti e pochissimi produttori utilizzano questo tipo di indicazione.
Per quanto riguarda i valori di depressione in Pa, si tratta in questo caso di un’unità normata ma tuttavia non vengono fornite indicazioni su come questo valore venga calcolato. Inoltre la depressione generata non dice niente nemmeno rispetto alla potenza. Insieme alla depressione è anche da prendere in considerazione il flusso d’aria. Lo dimostra bene il confronto tra l’Holife HM446AS, con 7000 Pa, e l’Einhell TE-VC 18 Li, che raggiunge al massimo i 4200 Pa ma che tuttavia dimostra migliori prestazioni. L’Einhell è risultato il migliore per quanto riguarda la potenza aspirante.
Se provate a cercare gli aspirabriciole su Amazon o altre piattaforme online rimarrete sconvolti dall’enorme ventaglio di possibilità. Ma in realtà gli aspiratori non sono così vari e persino noi siamo rimasti a bocca aperta spacchettandone alcuni.
Gli aspiratori portatili hanno molti nomi
Su una scatola c’era scritto “Rundong”, ma non avevamo ordinato nessun aspirapolvere di quella marca. Sul corpo dell’aspirapolvere non abbiamo trovato né il nome del produttore né alcuna indicazione tecnica. Giusto una guida rapida ci ha rivelato che avevamo davanti un aspirapolvere della Tabiger.
In una scatola identica, stavolta senza scritte, c’era il Wenineties, ma il nome l’abbiamo scoperto solo grazie a dicitura nella borsa inclusa. Audew è stata invece più creativa: ha assegnato in nome in piccolo sul corpo dell’aspirapolvere ma l’ha messo in un’altra confezione. Ma ciò non cambia il fatto che si tratta dello stesso modello con delle minime differenze di prezzo di circa 10 euro.
Anche gli errori nelle indicazioni erano gli stessi. Certo, magari si esagera sulla potenza di aspirazione o si arrotondano le misure del cestello. Ma devi essere proprio sfacciato per scrivere (tutti e tre gli aspirapolvere) di poter aspirare 100 ml di liquido quando in realtà ce ne entrano solo 50 ml.
Il migliore: Black+Decker Dustbuster BHHV520JF
Il miglior aspirabriciole in gara, il Black+Decker Dustbuster, è diverso da tutti gli altri. Ma non in senso negativo, tutt’altro.
Mettiamo le mani avanti: bisogna abituarsi e non è proprio un bello spettacolo. Ma offre parecchio e racchiude in sé i pro di un aspirabriciole.
La potenza di aspirazione è ottima e in questo campo è secondo solo all’Einhell TE-VC. Si svuota anche con facilità. Persino al primo livello di intensità, quando non ci serve la potenza massima, regala migliori risultati rispetto ai suoi concorrenti. Se la situazione è critica ci sono altri due livelli che comportano però una maggiore emissione acustica.
Persino al primo livello si hanno delle buone prestazioni, riuscendo ad aspirare praticamente tutto. Tuttavia durante il nostro test non è riuscito ad aspirare proprio tutti i chicchi di riso e i piselli. Il risultato è comparabile con quello dell’Holife HM036BW.
Prestazioni elevate e poco rumore, non sempre è possibile
In questo caso l’emissione acustica arriva a circa 84 dB, che è comunque una buona via di mezzo. Un migliore rapporto potenza/emissione è presente soltanto nei due aspirapolvere dell’Holife, ma niente di più e non aspirano comunque tutti i piselli sul pavimento di prova.
Se volete una maggiore potenza, premete un’altra volta il tasto Power sul Black+Decker per attivare il turbo. Preparatevi a sopportare 90 dB ma anche ad aspirare fino all’ultima briciola.
Un aspirabriciole è pensato per un uso rapido, ma questo modello offre comunque un’autonomia di 22 minuti, quindi si può utilizzare a lungo prima di metterlo in carica. Non appena il cestello risulta pieno si accende un Led di controllo. Nessun altro aspirapolvere ha queste caratteristiche.
Abbiamo apprezzato in particolare l’indicatore di batteria a tre livelli. Ma anche la bocchetta per fughe rimovibile fa la sua bella figura, con un lungo braccio di aspirazione per raggiungere il soffitto.
Per essere un aspirabriciole, il Black+Decker ha una forma singolare, ma permette di aprire il cestello con un tasto e rimuovere lo sporco con facilità. In tutti gli altri concorrenti il cestello si trova davanti e deve essere rimosso per essere svuotato. Così funzionano quasi tutti gli aspirabriciole.
Basta un tasto per svuotare il cestello
Nel Dustbuster il flusso d’aria gira intorno all’apparecchio e lo sporco si deposita nel cestello, nell’unità posteriore. Così si spiega la forma singolare che permette però di aprire il cestello senza rimuoverlo.
E i contro?
Non comodissimo il filo per ricaricare, che deve essere attaccato a mano ogni volta. Ma non è la fine del mondo.
Alternative
Sebbene il Black+Decker Dustbuster sia il miglior aspirabriciole, proponiamo altre valide alternative che magari per qualcuno possono risultare anche più valide.
Potenza di aspirazione: Einhell TE-VC 18 Li-Solo
Il design dell’Einhell TE-VC 18 Li-Solo è molto semplice e ricorda un po’ il primo aspirapolvere a mano da officina, il PAS 18 LI. E in fondo che male c’è, dopotutto è un prodotto senza tempo apprezzato da molti.
Quello che contraddistingue l’Einhell è un vero pacchetto di accessori, contenente addirittura un tubo di prolunga e una testina da pavimento. Questo perché è abbastanza potente da aspirare sulle scale o piccole aree del pavimento. Sicuramente non fa concorrenza a un aspirapolvere a traino, ma è l’unico fra tutti i prodotti testati che offre queste funzioni e questa potenza di aspirazione. Funziona così bene che ottiene ottimi risultati anche con la testina da pavimento più ampia, cosa che altri prodotti con testine rotonde più piccole non fanno.
Migliore potenza di aspirazione
Una potenza in piena regola ha il suo prezzo, in questo caso l’emissione acustica prodotta. 88 dB sono una cifra che l’Einhell condivide con i modelli più economici. Soltanto il Black+Decker, il nostro preferito, lo supera di 2 dB nella modalità turbo.
Non lasciatevi ingannare dal prezzo dell’Einhell: a prima vista può sembrare molto economico, ma il prezzo comprende solo l’aspiratore senza batteria o caricatore. Non è comunque carissimo, anche in combinazione con un caricatore e una batteria 3 Ah non supera gli 80 euro. Addirittura meno del Black+Decker.
Ma c’è una cosa che lo avvicina più al mondo delle officine e che l’ha allontanato dal titolo di migliore aspirabriciole, ossia il suo sistema di batteria. Sicuramente in un’officina risulta pratico ricaricare la batteria a parte e poterla addirittura inserire in altri attrezzi, permettendo anche di risparmiare qualcosa. Infatti verranno comprati i soli prodotti senza batteria o senza caricatori aggiuntivi. A casa preferiremmo prendere direttamente l’aspirabriciole senza dover prima inserire la batteria.
Il caricatore esterno è scomodo, ma ha anche i suoi pro
Ovviamente un caricatore esterno ha anche i suoi vantaggi. Costa un po’ di più ma regala più comodità e assicura un caricamento più rapido. Inoltre si ha la possibilità di scegliere la grandezza della batteria: non deve infatti per forza essere una batteria 3 Ah, anche perché così aumenterebbe notevolmente anche il peso del prodotto, da 860 gr a 1,5 Kg. In questo senso l’Einhell TE-VC 18 Li rimane imbattibile.
Il cestello dell’Einhell TE-VC risulta molto simile a quello degli altri modelli, con una sola eccezione: mentre i suoi concorrenti ricorrono a filtri in carta o addirittura in metallo, l’Einhell preferisce un sacchetto in stoffa, comune a molti aspiratori da officina. La superficie, rispetto a un filtro di carta, risulta minore e per questo si riempie più velocemente di polvere; d’altro canto è più facile da pulire perché si rimuove e lava facilmente. Un altro vantaggio è che il sacco del filtro non possiede un vero spazio rigido all’interno, per questo è quasi come lavare un calzino.
L’Einhell TE-VC 18 Li Solo è il tipico aspiratore da officina. Risulta più rumoroso rispetto ad altri modelli e dispone di un sistema di batteria intercambiabile. In compenso è più potente e la sua performance supera tranquillamente la concorrenza. Un ulteriore vantaggio sono gli accessori, che permettono di pulire anche scale e pavimenti.
Conveniente: Severin HV 7144
Il Severin HV 7144 era uno dei modelli più economici in gara.In più ha regalato buone performance sull’asciutto e sul bagnato. Costoso non significa sempre migliore. Nonostante la sua potenza si possa paragonare a quella dell’Einhell o del Black+Decker, riesce ad aspirare tutto lo sporco. Persino durante il test sul bagnato ha aspirato tutto al primo colpo senza lasciare tracce.
Anche l’autonomia è un punto a favore: soltanto dopo 21 minuti è andato a riposare e prima la performance non è diminuita sensibilmente. Una luce Led intermittente segnala che la batteria si sta per scaricare.
Se solo fosse stato curato meglio avrebbe ricevuto più attenzione. Ma i materiali sono sembrano proprio robusti, è sottile e non sembra che possa arrivare a un anno di vita. Hanno risparmiato anche sul filtro. In generale non sembra di ottima qualità. Il Severin HV 7144 rimane comunque la scelta migliore per chi non vuole spendere troppo.
La concorrenza
Black+Decker PV1820L
L’estetica del Black+Decker PV1820L è una questione di gusti, ma è senza dubbio l’aspirabriciole più flessibile in gara. L’ugello di aspirazione può essere infatti ruotato in tutte le direzioni, raggiungendo anche gli angoli più inacessibili. Un altro pro è che può essere compattato facilmente e quindi occupa ben poco spazio in casa. Ha pulito perfettamente il tappetto sporco di riso, semolino, chicchi di caffè e capelli. Solo con i liquidi non ha regalato una buona performance.
Nemmeno l’autonomia della batteria ci ha convinto particolarmente, infatti dopo soli 12 minuti ha smesso di funzionare. Un LED a lato mostra il livello della batteria e vi avvisa quando si sta per scaricare.
Il cestello della polvere è facile da svuotare, una volta capito come staccarlo dall’aspirapolvere. Non si stratta sicuramente di un aspirabriciole silenzioso, ma nessuno lo è davvero.
Anche in questo caso è da capire se siete disposti a spendere così tanti soldi per un aspirabriciole. Tuttavia, è il dispositivo giusto per voi se avete molti angoli nascosti o se non vi volete piegare troppo durante le pulizie.
Eufy HomeVac H30
Una volta aperta la scatola, la sensazione è quella di un prodotto di alta qualità, anche se le varie parti sono avvolte nella plastica. Ma quel che conta è la potenza d’aspirazione dell’Eufy HomeVac H30.
Nel test della griglia è riuscito ad aspirare lo sporco a una distanza di 13 mm al secondo livello di intensità, mentre a una distanza di 7 mm è stato sufficiente il primo livello.
Purtroppo, l’Eufy presenta anche alcuni contro: per esempio, i tempi di ricarica sono molto lunghi e il sistema per rimuovere il cestello della polvere non è molto comodo.
D’altra parte dispone di una bella stazione di ricarica dove possono essere conservati anche gli accessori. A proposito di questi ultimi: invece di un secondo ugello, troviamo una spazzola per la tappezzeria che purtroppo non entra nella base di ricarica.
In generale, l’Eufy HomeVac H30 è un buon aspirabriciole di bell’aspetto. Certo, si può chiudere un occhio su certi difettucci, ma sul prezzo eccessivo?
Mondzucker VX
Un modello chic con una potenza di 1300 Pa e un’emissione acustica di 78 dB? Esiste, è il Mondzucker VX. Con un design accattivante, il modello offre due livelli di aspirazione e die buoni risultati sui tappeti. La pecca maggiore è l’assenza di una vera base di ricarica, per cui va caricato tramite cavo USB.
Bosch BHN16L
Il Bosch BHN16L è una buona soluzione per l’impiego quotidiana, ha una grande autonomia e un serbatoio della polvere capiente. Purtroppo appare abbastanza ingombrante e richiede tempi di ricarica molto lunghi.
Honiture aspirapolvere portatile
A prima vista l’Honiture sembra un prodotto di qualità, in cui sono inclusi due comodi ugelli, un tubo di prolunga, una spazzola per la pulizia e una luce Led intercambiabile. Purtroppo la potenza di aspirazione è molto bassa, cosa che sì fa durare la batteria più a lungo, ma non assicura devi risultati soddisfacenti.
Bissell 1987N Pet Hair
Il Bissel 1987N Pet Hair non è proprio economico e non tiene più il passo con la concorrenza (tempi di ricarica lunghi, autonomia di 12 minuti), ma è l’unico con un ugello per tappezzeria con una spazzola elettrica, ottima per le moquette.
Il test passo per passo
Come per ogni test abbiamo iniziato con una ricerca approfondita. Abbiamo analizzato parecchi modelli di aspirabriciole e abbiamo selezionato quelli più interessanti al momento. Abbiamo ritenuto importante coprire tutta la palette di prezzo per capire una cosa: veramente quelli più costosi sono i migliori?
Ovviamente le indicazioni tecniche giocano un ruolo fondamentale e per quanto possibile siamo andati reperirle direttamente dal produttore. Per quanto riguarda l’emissione acustica, il peso e la durata ci siamo affidati maggiormente alle nostre misurazioni e talvolta sono risultate diverse dai dati forniti dai produttori. Il pezzo forte sono stati i tre modelli simili che indicavano una capacità doppia di liquidi rispetto a quella che riuscivano effettivamente ad aspirare, cosa che richiedeva comunque una posizione ben precisa. Se si inclinano un po’ ecco che il succo appena aspirato torna sul tavolo. I tre modelli non possono essere assolutamente definiti aspirapolvere per liquidi.
Semolino, riso e piselli devono essere aspirati.
Il focus più importante rimane comunque la potenza di aspirazione. Ma come si misura? Come accennato all’inizio, non esiste un’unica possibilità. Abbiamo optato per una prova pratica che simuli l’impiego comune.
Sul tavolo sono stati dispostiti tre tipi di ingredienti di dimensioni diverse: semolino (leggero e fine), riso (un po’ più grosso) e piselli (più grandi e pesanti). Per evitare che il becco dell’aspirapolvere entrasse direttamente in contatto con il nostro intruglio (altrimenti tutti avrebbero superato la prova) abbiamo frapposto una griglia da forno.
Un primo tentativo è avvenuto a 13 mm di distanza, nuovamente a 7 mm per gli aspirapolvere più deboli. Soltanto il Black+Decker e l’Einhell a una distanza di 13 mm non hanno lasciato nulla sul tavolo, anche se il TE-VC dell’Einhell si è dimostrato più abile e ha aspirato tutto senza pietà alla prima passata. Il Black+Decker invece ha dovuto ripassare un paio di volte, ma comunque con lo stesso risultato.
Insoddisfacenti al primo tentativo sono stati l’Oasser, l’Audew e Wenineties, per i quali la distanza è stata portata a 7 mm. Se il magico trio è riuscito ad aspirare a questa distanza, l’Oasser è riuscito a deluderci anche in questa prova facilitata.
Con i nuovi aggiornamenti abbiamo provato per la prima volta anche un aspirabriciole a spazzola elettrica, il Bissel 1987N. Abbiamo ampliato la prova per provare ad aspirare semolino da uno zerbino.
Nuovi compiti
Sorprendentemente la depressione (Pa) solitamente indicata combacia con quella effettiva. Spiccano aspirabriciole come il Proscenic S1 che generano un’elevata depressione (12000 Pa). Maggiore è la depressione prodotta, superiore è la quantità di aria che viene aspirata quando la testina è completamente orizzontale al tappeto. Il Proscenic S1 è di gran lunga il migliore in questa prova.
Una maggiore depressione tuttavia non basta, c’è anche bisogno di un maggiore flusso d’aria. Non è il caso del Proscenic S1 che, non appena viene sollevato un minimo dal pavimento, non regala le stesse prestazioni.
Domande più frequenti
Qual è il migliore aspirapolvere portatile?
Per noi il migliore aspirapolvere portatile è il Black+Decker Dustbuster.
Non vincerà il premio bellezza, ma ha una potenza di aspirazione elevata e può essere usato in modo molto flessibile, e alla fine è questo l’importante. Tuttavia non tutti gli aspirapolvere portatili sono uguali. Magari c’è chi cerca una maggiore potenza di aspirazione, o chi dà maggiore importanza all’estetica… Ecco perché vi consigliamo altri quattro aspirapolvere portatili.
Perché un aspirapolvere portatile fa lo stesso rumore di uno normale?
Come gli altri aspirapolvere, anche quelli portatili devono assicurare un’elevata potenza di aspirazione, ma attraverso un motore più piccolo. I motori più piccoli devono quindi compensare la mancanza di spazio lavorando a un numero di giri superiore, cosa che spesso causa un fischio non proprio piacevole.
Quanto è importante la batteria in un aspirapolvere ?
Solitamente l’aspirapolvere portatile è la “soluzione più rapida” che non si usa per più di due minuti. L’autonomia è quindi di massimo 20 minuti. Bisogna tuttavia capire come avviene la ricarica. Se l’aspirapolvere possiede una base di ricarica in cui parcheggiarsi, è possibile che l’autonomia di aspirazione sia minore rispetto a un aspirapolvere che si ricarica con il cavo.
Come è il filtro di un aspirapolvere portatile?
Gli aspirapolvere portatili non sono adatti a chi soffre di allergie, perché raramente hanno un filtro appropriato. Il loro compito è infatti quello di aspirare le briciole. Il filtro dovrebbe comunque essere formato da due parti: una esterna più rigida e una flessibile. Se manca il prefiltro esterno, quello interno tende a intasarsi velocemente, riducendo la potenza di aspirazione. Un filtro interno lavabile sarebbe inoltre più pratico.