Per la maggior parte dei bambini il casco non è soltanto un oggetto di bell’aspetto, ma anche piacevole da indossare. Al giorno d’oggi, infatti, è raro vedere un bambino in sella senza la testa protetta.
Ma qual è il casco bici più adatto? Per scoprirlo abbiamo testato 34 caschi per bambini in una fascia di prezzo compresa tra i 15 e i 65 euro.
Poche volte ci è risultato così difficile trovare il migliore. Ad eccezione dell’Abus Anuky, tutti gli altri caschi per bici ci sono sembrati dei buoni prodotti. Potremmo consigliarli tutti e avere la coscienza pulita. Ce ne sono stati comunque alcuni che ci sono piaciuti particolarmente. Qui sotto potete trovare i nostri consigli in breve.
I nostri consigli in breve
Dell’Alpina Ximo Flash apprezziamo il pacchetto completo: il comfort d’uso, l’estetica, la qualità, la sicurezza, il peso limitato e le luci. Per quanto ci abbiamo provato, non abbiamo trovato nessun motivo di critica. Inoltre, è uno dei caschi più economici in gara. Sicuramente vince il premio per il miglior casco bici per bambini.
I bambini ne sono stati attratti al primo sguardo: il Micro Rocket presenta infatti dei bellissimi razzi, contornati da stelle e pianeti. Si tratta di un casco bici per bambini ben progettato e, soprattutto, sicuro. Non solo è adatto per un uso in bici, ma anche in skateboard, sui pattini in linea.
Il Casco Mini 2 è un piccolo tuttofare. Non solo protegge la testa d’estate mentre si è in bici o si pattina, ma anche d’inverno sulle piste da sci. Per la sua forma si presta a diversi usi e risulta adatto a tutte le stagioni.
Grande vestibilità, molto comfort, luce brillante, made in Germany e abbastanza leggero, il tutto a un prezzo contenuto: questo è il KED Meggy Original. Certo, ha anche i suoi contro: a causa della grafica molto infantile, questo casco bici si presta più che altro a bambini in età prescolare quindi potrebbe essere snobbato dai bambini più grandi. Inoltre, non è particolarmente resistente al calore.
L’Uvex Finale Junior non sembra il classico casco da mountain bike, ma soddisfa gli stessi standard in termini di sicurezza, comfort e qualità. In generale offre una buona prestazione ma purtroppo non è dotato di una luce, che può comunque essere aggiunta.
Tabella di confronto
- Pratico
- Buona vestibilità
- Buona qualità
- Luminosità
- Bel design
- Leggero
- Ottimo prezzo
- Bel design
- Ottima qualità
- Buon sistema di cinghie
- Luce intermittente
- Costoso
- Ventilazione non ottimale
- Bel design
- Qualità alta
- Multifunzione
- Imbottitura sottile
- Fessure aerazione piccole
- Pratico
- Leggero
- Comodo
- Buona vestibilità
- Luce Led intermittente
- Ottimo rapporto qualità/prezzo
- Made in Germany
- Grande gamma di modelli, ma motivi troppo infantili
- Non adatto ai giorni più caldi
- Modellato su casco da mountain bike
- Ottima vestibilità
- Ottima aerazione
- Possibile integrare luce
- Design semplice e da adulti
- Pulsante del cinturino duro
- Buona fibbia
- Buona qualità
- Un vero tuttofare
- Vestibilità non ottimale
- Imbottitura sottile
- Bella grafica
- Solido e sicuro
- Qualità alta
- Sistema di cinghie non ottimale
- Pochi catarifrangenti
- Un vero tuttofare
- Molto sicuro
- Buon sistema di cinghie
- Grafica limitata
- Aerazione debole
- Abbastanza pesante
- Buona vestibilità
- Imbottitura morbida
- Protegge la fronte
- Leggero
- Pratico
- Retine anti-insetti
- Marchio di certificazione TÜV e GS
- No luce ma integrabile
- Non copre le tempie
- Il vincitore offre un migliore rapporto qualità/prezzo
- Ben imbottito
- Calzata buona
- Leggero
- Pratico
- Catarifrangente
- Ottima qualità
- No luce ma integrabile
- Non copre le tempie
- No reti anti-insetti
- Aspetto sportivo
- 7 look diversi
- Ottima qualità
- Semplice da usare
- Molto leggero
- Piace solo ai maschi
- No luce ma si può acquistare
- Ottimo rapporto qualità/prezzo
- Buona vestibilità
- Protegge tempie e fronte
- Molto leggero
- Pratico
- Retine anti-insetti
- No luce ma integrabile
- Grafica bizzarra
- Vasta gamma di modelli e motivi
- Migliore vestibilità
- Molto comodo
- Cinturini e mentoniera facili da usare
- No luce
- Assorbimento degli urti non ottimale
- Protezione dal calore non ottimale
- Abbastanza pesante anche se i bambini che l'hanno provato non si sono lamentati
- Buona qualità
- Leggero
- Tuttofare
- Imbottitura sottile e non di buona qualità
- Mentoniera difficile da regolare
- No catarifrangente
- Sicuro e resistente
- Buon sistema di cinghie
- No catarifrangente
- No reti anti-insetti
- Buona vestibilità
- Molto comodo
- Doppia luce Led
- Protezione tempie e fronte
- Buona qualità
- Difficile da regolare
- Troppo ingombrante
- Fascia di prezzo alta
- Facile da regolare
- Ottimo per bici e skate
- Buona aerazione
- Poco stabile
- Molto stretto sulle tempie
- Catarifrangente piccolo
- Buona vestibilità
- Luce Led
- Molto leggero
- Pratico
- Scomodo per la poca imbottitura
- Poco stabile
- Non protegge bene le tempie
- Design per bambini piccoli
- Buona calzata
- Ben imbottito
- Catarifrangente
- Retina anti-insetti
- Leggero
- Vasta gamma di motivi
- Pratico
- Marchio di certificazione TÜV e GS
- Economico
- No luce
- Qualità mediocre
- Luce posteriore Led
- Catarifrangente
- Protezione nuca, tempie, fronte
- Leggero
- Marchio di certificazione
- TÜV e GS
- Retina anti-insetti
- 10 diversi grafiche
- Scomodo per poca imbottitura
- Non economico
- Ottima aerazione
- Sistema di cinghie solido
- Qualità mediocre
- Manopola scivolosa
- Più apparenza che altro
- Forse il più bello
- Numerose grafiche
- Buona qualità
- Comodo
- Fascia di prezzo più alta
- No luce posteriore
- No retina anti-insetti
- Il più pesante
- Imbottitura comoda
- Buona calzata
- Imbottitura supplementare inclusa
- Economico
- No luce
- Aspetto strano una volta indossato
- La cinghia si slaccia da sola
- No retina anti-insetti
- No protezione tempie e fronte
- Molte fessure grandi
- Buon sistema di cinghie
- Qualità mediocre
- Manopola scivolosa
- Non stabile
- Bel design
- Buona aerazione
- Sistema di cinghie non ottimale
- Accessorio casco integrale non stabile
- Imbottitura non ottimale
- Luce
- Leggero
- Buona aerazione
- Sistema di cinghie non di buona qualità
- Anello interno traballante
- Manopola di regolazione sbatte sul casco
- Pratico
- Comodo
- Buona qualità
- No luce
- Assorbimento urti non ottimale
- Luce led
- Imbottitura antibatterica lavabile
- Molto comodo
- Più di dieci grafiche
- Qualità non ottimale
- Vestibilità da migliorare
- Protezione tempie non ottimale
Non un obbligo, ma un dovere
In Italia indossare il casco protettivo in bici non è obbligatorio, né per gli adulti né per i bambini. In effetti il rischio di lesioni gravi in caso di caduta non è molto alto. Statisticamente parlando, un incidente del genere sarebbe probabile solo pedalando a velocità sostenuta per 3000 anni. Anzi, è più probabile che sia un pedone o un passeggero dell’auto a morire per questo tipo di lesioni.
L’effettiva protezione del casco bici è comunque un tema molto dibattuto: nel 2004, il neurochirurgo Frank Thomas Möllmann, insieme ai colleghi dell’ospedale universitario di Münster, hanno analizzato motivi degli incidenti in bici e le lesioni più comuni. Hanno preso in esame più di 300 soggetti che avevano subito lesioni celebrali a seguito di una caduta in bicicletta. Il 90% di questi non indossava il casco. I ricercatori hanno scoperto che con o senza casco bici il grado di lesione non differiva molto.
Pareri discordanti sull’obbligo del casco
Altri studi hanno dimostrato invece, che il casco bici riduca il rischio di lesioni del 50/70% e limita le conseguenze di un trauma cranico, la lesione più comune tra i ciclisti. Sembra logico. Un altro studio più dettagliato ha preso in esame 543 incidenti avvenuti tra il 2012 e il 2013, dimostrando che i caschi possono prevenire o mitigare la maggior parte delle lesioni fatali. E questi sono solo due dei numerosi studi che sottolineano l’importanza di indossare il casco in bicicletta.
In Australia, Cile, Finlandia e in Spagna i ciclisti sono obbligati per legge a portare il casco. In Italia l’uso è fortemente raccomandato ma non regolamentato.
In caso di una caduta, il corpo subisce una forte pressione. Ma il vero problema è la testa, perché solitamente colpisce il terreno o qualche oggetto duro. Se il casco bici veste bene, l’impatto risulta attutito. Le diverse forme proposte dai produttori non hanno alcun effetto sulla sicurezza, sono piuttosto una questione di gusto.
Calza bene!
Nonostante gli studi controversi, ci sentiamo di dire che con il casco bici è meglio che senza. Anche un modello “così così” può ridurre il rischio di lesione. Inoltre: anche la migliore protezione serve a poco se non aderisce bene alla testa.
Attenzione alla taglia
La prima cosa da fare è quindi prendere il metro, posizionarlo circa un cm e mezzo sopra le sopracciglia del bambino e farlo girare attorno alla testa. Quella sarà la misura del casco.
Taglia casco | Circonferenza testa | Età |
XS | 44-49 cm | 0-3 anni |
S | 46-51 cm | 2-7 anni |
S/M | 49-53 | 3-9 anni |
M | 52-60 | 4-12 anni |
E ora gli ultimi ritocchi: bisogna assicurarsi che la calotta del casco non sia né troppo larga né troppo stretta. Scuotete un po’ la testa di vostro figlio. Il casco bici non dovrebbe scivolare nemmeno a fibbia aperta. Se succede, provate a stringere la vite e se risulta ancora molto largo, optate per un modello più piccolo.
Infine chiudete la mentoniera. Anche questa deve calzare bene ma non deve fare pressione, altrimenti volerà via in caso di caduta. E a quel punto che senso ha usare il casco?
Fronte e tempie devono essere protette, essendo delle parti molto sensibili. Per questo il casco bici deve essere orizzontale. Idealmente i cuscinetti morbidi sono posizionati ovunque la testa del bambino tocchi il casco bici, altrimenti potrebbe farsi male. Per questo i bambini dovrebbero provare il casco bici per un quarto d’ora prima di comprarlo, altrimenti rischiano di non metterselo più qualora dovesse stringere troppo. Dove si agganciano i cinturini? Circa un dito sotto l’orecchio, con la cinghia non troppo larga né troppo stretta sotto il mento.
Per evitare che ragazze e ragazzi cadano dalla bici per il caldo, è necessario che il casco sia dotato di fessure di aerazione e di una retina anti-insetti, l’unico modo per evitare che una vespa disturbi il giovane ciclista. È inoltre importante che i bambini, soprattutto quelli più grandi, siano in grado di mettere e togliere il casco da soli e che lo trovino bello alla vista. Altrimenti ogni volta diventa una battaglia.
L’importante è che sia nuovo
Volete andare sul sicuro? Allora dovete abbandonare il casco bici già alla prima caduta, anche se all’esterno sembra ancora intatto. Potrebbe infatti avere delle lesioni interne. Per questo non dovreste comprare caschi di seconda mano, chissà quante volte il vecchio proprietario è caduto dalla bici…
Attenzione ai caschi usati
Quando comprate un casco bici, fate attenzione alla data di produzione indicata: più è recente, meglio è, anche perché il materiale tende a consumarsi. La longevità di un casco dipende molto dall’uso che se ne fa. Gli esperti suggeriscono di sostituirlo ogni cinque anni per ragioni di sicurezza. Cercate la marcatura CE e la normativa di riferimento per essere sicuri che il casco sia conforme alle norme di sicurezza, e proibite a vostro figlio di indossare il casco bici mentre gioca, potrebbe infatti strangolarlo nel peggiore dei casi.
Che tipo di casco bici?
I caschi con tecnologia in-mold, la tecnologia più recente, sono i più sicuri e di qualità superiore e prevedono un’iniezione di schiuma EPS (polistirene espandibile) direttamente nel guscio in policarbonato, saldata in un sottile strato di plastica dura, la quale offre una maggiore sicurezza in caso di impatto.
I caschi soft-shell di fascia bassa non hanno questo strato di plastica dura. Non proteggono quindi la testa a sufficienza e risultano perciò meno sicuri.
I caschi rigidi (hard-shell) sono invece adatti per chi pratica sport estremi, come ciclismo downhill. Purtroppo risultano estremamente pesanti.
Il migliore: Alpina Ximo Flash
L’Alpina Ximo Flash non ha niente che non vada: i cinturini, la mentoniera e la calzabilità sono semplici da regolare attraverso i supporti nella parte posteriore, presenti in un tutti i modelli in gara.
Il casco calza quindi perfettamente in senso orizzontale, proteggendo anche tempie e fronte. I bambini hanno ritenuto l’imbottitura “molto comoda” anche dopo un quarto d’ora.
Il migliore casco bici per bambini del test è inoltre uno dei più leggeri (250 gr), ma appare comunque resistente e di alta qualità, il tutto a un prezzo equo tra i 30 e i 40 euro.
Ci è piaciuta anche la luce Led posteriore rimovibile, che può anche lampeggiare ed è così luminosa che è visibile da lontano sia al buio sia all’imbrunire. Abbiamo apprezzato anche la retina anti-insetti, anche se è montata solo nelle fessure anteriori. Sembra comunque essere una prassi generale (visti gli altri modelli) ed è un peccato, perché potrebbero essere ancora più sicuri se le retine ricoprissero tutto il casco bici.
Design e comfort d’uso
Testuali parole: “Meno male che il motivo non è così infantile e colorato” dicono delle bambine che a malapena raggiungono il tavolo quando si siedono. Il nostro modello era decorato con fiori simpatici e abbastanza sobri, ma sono disponibili altri colori con diverse grafiche.
Nessuna critica per l’Alpina Ximo Flash
Quando si tratta di comfort d’uso c’è davvero poco da dire: la chiusura a Y del cinturino sottogola è intuitiva e i cinturini catarifrangenti, che non si aprono in caso di caduta, sono facili da regolare. Attraverso i supporti regolatori i bambini sono in grado di calibrare da soli la calzata. Inoltre è incluso un berretto foderato in micropile da inserire sotto il casco durante i mesi invernali.
La bambina di 7 anni è convinta: “Questo lo tengo”, dice. Quella di otto la guarda e annuisce: “Hai ragione, ti sta bene. Ma anche a me., afferma mentre indossa il casco da sola. Litigare per un casco, cose dell’altro mondo.
Alternative
Sicuramente l’Alpina Ximo Flash è il casco giusto per molti di voi. Abbiamo comunque altri modelli da consigliarvi, che potrebbero essere più adatti per vostro/a figlio/a. Vale sempre la regola: provare prima di comprare.
Per ogni occasione: Micro Rocket
Per poco il Micro Rocket non è salito al primo posto del podio. Il casco bici per bambini è, come suggerisce il nome, un vero e proprio razzo con una rotta precisa. È molto robusto, stabile, leggero, compatto e rimane saldo sulla testa, con un unico obiettivo: proteggere la testa del bambino. In sintesi si tratta di un casco ben progettato e molto sicuro, che farà fare bella figura sia in bicicletta, sia sullo skate, sui pattini o sul monopattino.
Già dall’aspetto ha catturato l’attenzione dei nostri piccoli tester. Le stelle, i pianeti e i razzi risultano davvero ben illustrati, ai quali si aggiungono le cinghie arancioni di alta qualità e il pulsante sul retro di colore rosso che può anche lampeggiare.
Basta una semplice pressione su di questo e lampeggerà in tre diversi modi. Inoltre, se la batteria si scarica, non bisogna far altro che aprire il vano con una monetina e cambiarla, davvero molto pratico. Purtroppo questo sistema, nel nostro caso, è risultato abbastanza rigido.
La rotella per regolare la dimensione funge al contempo da luce ed è progettata sia per le mani di adulti sia di bambini. Anche le cinghie sono di buona qualità e risultano facili da regolare, mantenendo il casco saldo in testa. Forse ci vorrà un pochino prima di abituarsi alla chiusura magnetica con tecnologia Fidlock, soprattutto per i più piccoli. La fibbia non è imbottita, ma risulta comunque comoda.
Le imbottiture interne non sono né troppo spesse né troppo sottili e conferiscono al casco da bici per bambini una vestibilità piacevole. Inoltre, sono facili da rimuovere e lavabili. Sul casco sono presenti otto fori di ventilazione che assicurano che la testa non si surriscaldi. Forse ne avremmo voluto di più oppure di dimensioni maggiori. In ogni caso la superficie compatta fa sì che il casco sia il compagno ideale non solo in bici, ma anche in altre attività sportive veloci. Purtroppo i fori non presentano una retina di protezione contro gli insetti.
Il casco bici per bambini Rocket è sicuramente un vero tuttofare e un piacere alla vista. Il design corrisponde a quello di un classico hard-shell ma il guscio presenta una tecnologia Inmold, che rende il casco parecchio leggero. Il Rocket viaggia davvero come un razzo!
Tuttofare: Casco Mini 2
Il Mini 2 è il casco adatto a tutte le stagioni e a tutti i tipi di attività. È pensato infatti per ogni tipo di impiego. E non solo: fa anche una bella figura dato che risulta perfettamente aderente alla testa, nessun vuoto tra il sostegno posteriore e la nuca del piccolo ciclista.
Inoltre il Casco Mini 2 ha anche un bell’aspetto, sembra un vero casco da corsa (in questo caso arcobaleno). Oltre alle strisce colorate, una cosiddetta “safety reflect line” attraversa il casco bici da davanti a dietro: si tratta di fasce in gomma di diversi colori catarifrangenti che si illuminano al buio. Sono facili e veloci da sostituire. Sfortunatamente, il retro non è illuminato e non è presente una luce Led.
Il Casco Mini 2 è dotato di tecnologia in-mold, quindi con un elevato livello di stabilità e massima protezione.
La qualità complessiva è molto alta. Il sistema di cinturini è facile da regolare e adattare bene alla testa e al mento. Lo stesso vale per l’anello interno, che a prima vista può sembrare fragile e sottile ma in realtà è affidabile e può essere regolato tramite una manopola.
Per combattere il caldo estivo troviamo una fessura di aerazione frontale e otto sulla parte superiore. Tuttavia si tratta di fori piccoli che potrebbero non essere sufficienti per la stagione estiva e non dispongono nemmeno di retine anti-insetti, cosa molto pericolosa.
Un accessorio particolarmente apprezzato per l’inverno è il paraorecchie che può essere agganciato al casco bici senza troppa difficoltà e in maniera rapida. Anche la testa rimane al caldo grazie a un’imbottitura aggiuntiva. L’attrezzatura invernale è disponibile per poco meno di 20 euro.
In conclusione si tratta di un casco a tutto tondo di alta qualità e bell’aspetto. Potrebbe essere più luminoso al buio, le fasce colorate non sembrano essere abbastanza. Anche l’aerazione potrebbe essere migliorata con qualche fessura in più.
Design a misura di bambino: KED Meggy Originals
Un ottimo casco per i più piccoli fino a 5 anni. Non è questione di calzata, anzi la M risulta abbastanza grande, ma piuttosto di grafica. Le nostre bambine si sentivano troppo grandi per i 21 (!) diversi motivi proposti. Quindi è improbabile che un bimbo di 7/8 anni indossi il KED Meggy Originals tranquillamente.
Se desiderate qualcosa più alla moda, allora date un’occhiata al modello quasi identico KED Meggy, anche se risulta meno adatto nelle stagioni invernali.
Per il resto segnaliamo soltanto punti a favore: numerose fessure di aerazione con retine anti-insetti nella parte anteriore, ottima vestibilità, imbottiture morbide e comode, cinghie facili da regolare, ottima fattura made in Germany, doppia luce Led lampeggiante. Siccome casca molto basso, è ottimo per proteggere fronte e tempie senza oscurare la visuale. La taglia M pesa soltanto 280 grammi. E il prezzo? Uno dei più bassi. Un ottimo prodotto a poco prezzo!
Come i più grandi: Uvex Finale Junior
L’Uvex Finale Junior sembra un modello per adulti. Si ispira ai classici caschi da mountain bike, così che i piccoli ciclisti possano sentirsi grandi, su strada e in mezzo alla natura. Il casco è leggermente più basso sui lati e verso la nuca, garantendo una sicurezza e una protezione maggiore. Il casco bici con tecnologia in-mold assicura un alto assorbimento degli urti grazie al rivestimento interno in EPS e l’esterno in policarbonato.
Calore eccessivo? Impossibile con questo casco! Undici grandi fessure assicurano un’aerazione ottimale in testa, di cui le tre anteriori dotate di retina anti-insetti. Non è possibile nemmeno che scivoli, perché il casco Uvex si può regolare fino all’ultimo millimetro per una calzata perfetta, il che assicura una buona tenuta e sicurezza. La manopola di regolazione appare resistente e salda, ben collegata al casco e semplice da girare.
Giusto la cosiddetta cinghia a tecnologia “Fast-Adapting-System” non è all’altezza del suo nome. Si adatta sì alla testa, ma risulta difficile da regolare. La fibbia invece si è dimostrata più semplice, si può infatti aprire e chiudere con una sola mano, cosa molto pratica. Hanno risparmiato con l’imbottitura, ma il casco è comunque comodo grazie a un buon sistema di cinghie.
La fattura dell’Uvex Finale Juniors è di buona qualità e può tranquillizzare i genitori. Piccolo punto debole: il design gioca poco con i colori e la grafica risulta poco attraente per un/a bambino/a. Comunque per il prezzo i pro sono tanti. Manca solo una luce Led che può comunque essere integrata per garantire una maggiore sicurezza al buio.
La concorrenza
Uvex hlmt4
Un altro buon tuttofare è l’hlmt 4 della Uvex. Fa la sua bella figura sia quanto si pattina, sia quando si va in bici, in skate o in motorino. Si adatta quindi a diversi usi. Dal punto di vista estetico, appare piuttosto semplice ma, quando si stratta di caschi, è la bellezza interiore quella che conta, ed è qui che l’Uvex ci ha colpito.
Partiamo dal design: l’hlmt 4 è ispirato alla scena delle bici fuoristrada, anche se il casco bici non appare così massiccio come gli altri modelli dello stesso tipo. Per la forma potrebbe anche ricordare un casco da skateboard. Ciò che si percepisce alla vista si conferma anche nella pratica: il casco è esternamente resistente e all’interno assorbe gli urti. Il sistema IAS assicura una regolazione facile e veloce per adattare al meglio alla testa. Tuttavia, l’intero è abbastanza sottile e ballerino e tende a scivolare dalla copertura esterna. Andrebbe quindi pensato un po’ meglio.
La cinghia si regola con facilità e può essere aperta o chiusa con una mano. Per l’aerazione il casco è dotato di dieci grandi fessure. L’imbottitura in generale è buona, risulta però un po’ sottile nella zona frontale.
Hudora casco da Skater
Il casco da skater Hudora è in materiale ABS in schiuma EPS. Due fessure frontali con retine anti-insetti, due posteriori e sette superiori, garantiscono la ventilazione nei mesi più caldi. Bisogna fare particolarmente attenzione che l’imbottitura rimovibile non scivoli verso la parte frontale del casco. Le fessure non risultano comunque abbastanza grandi per le giornate più calde e non fanno concorrenza alle prese d’aria di un classico casco bici.
Per il resto nient’altro da criticare. Il sistema di cinghie è facile da regolare fino ad adattarsi alla perfezione. La manopola posteriore è semplice da usare e permette di regolare l’anello interiore secondo la forma della testa. I cuscinetti interni sono di alta qualità, calzano in modo stabile e possono essere rimossi facilmente.
Due adesivi fungono da catarifrangenti. A sinistra, a destra e frontalmente è presente la scritta “Hudora”, anch’essa riflettente. Non ha altri supplementi illuminati, il che è proprio un peccato. Che stiate tornando a casa in bicicletta, skateboard o motorino, è importante risultare molto visibile, soprattuto nelle grandi città affollate. Durante le ore di luce è il colore verde a spiccare, mentre la sera gli adesivi catarifrangenti non sono sufficienti.
Anche il sistema di cinghie è un po’ complicato. Il cinturino sinistro è molto corto e non lascia grande spazio per essere regolato, quello destro invece è molto lungo.
In conclusione: con i suoi 400 grammi, il casco da skate non è proprio leggerissimo. Ma è un peso che assicura massima sicurezza e funzionalità in un casco esteticamente bello. Niente fronzoli inutili, deve proteggere la testa di un minore e lo fa. Ripetiamo, è adatto per tutti i tipi di attività
A fare una bella figura ci pensa il casco AiteFeir a forma di testa di dinosauro. Incanta i bambini con le sue zanne, gli occhi gialli e la corazza.
Ma l’aspetto non dovrebbe essere un fattore decisivo per l’acquisto di un casco bici. Cos’altro può fare questo dinosauro? Cominciamo con i cinturini: il sistema strap-fit assicura una buona regolazione della vestibilità. La manopola posteriore permette di regolare il casco al millimetro, assicurando così una buona tenuta. Le stecche di plastica sono un po’ troppo sottili e inadeguate. Le cinghie e la calzata non sono collegate tra di loro. Il sistema di cinturini non appare circolare, ma piuttosto assemblato.
L’imbottitura interna è comoda. Anche l’aerazione è ottima grazie a venti fessure grandi e piccole che proteggono dal calore eccessivo. Il rivestimento in schiuma EPS assorbe gli urti e garantisce una guida sicura.
XJD
L’XJD ha una forma classica e robusta dal design chiaro e semplice. Ma non ci ha colpiti solo per il suo aspetto esteriore!
Anche questo casco ha un rivestimento in schiuma EPS, assicurando standard elevati di sicurezza: resistente all’esterno, ammortizzante all’interno. La perfezione! La manopola di regolazione è di ottima qualità e risulta facile da usare. Anche la cinghia può essere regolata per adattarsi perfettamente alla testa. Un plus è inoltre la comoda imbottitura interna, rimovibile e facile da pulire. Giusto le fessure, che secondo il produttore assicurerebbero una buona aerazione, risultano un po’ troppo piccole. Con i suoi 335,2 grammi risulta anche abbastanza pesante.
Tutto sommato rimane un buon tuttofare, capace di garantire una sicurezza ottimale. Per la sua forma risulta anche ideale per i pattinatori, skater e sciatori. E se il design vi sembra troppo monocromo, potete modificarlo insieme a vostro/a figlio/a con i pastelli colorati. Buon divertimento!
Il test passo per passo
Per questo test ci siamo concentrati sui cinturini, sulle mentoniere (parte anteriore del casco che proteggono mento e mandibola), la vestibilità, la protezione dagli insetti, il design, il comfort, la sicurezza e la luminosità al buio.
Non siamo stati in grado di testare la sicurezza dei caschi in caso di caduta, sarebbe stato troppo dispendioso in termini di tempo e la sua validità molto limitata. In un laboratorio si possono simulare, infatti, solo alcune situazioni, in maniera limitata e che hanno poco a che fare con la realtà.
Col tempo le differenze tra i caschi in termini di design e materiali si stanno sempre più assottigliando, quindi non c’è da aspettarsi una diversa protezione dagli urti.
La cosa più importante è indossare il casco bici e farlo aderire bene alla testa. Noi abbiamo testato i modelli su bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni. Ovviamente, ogni testa ha la sua forma, per questo è fondamentale provare il casco prima di acquistarlo, anche perché altrimenti un bambino rischia di non metterselo proprio.
In sostanza vi stiamo consigliando quale casco provare per primo e alla fine sarete voi a decidere qual è il più adatto.
Domande più frequenti
Qual è il migliore casco bici?
Il migliore casco bici per bambini è l’Alpina Ximo Flash. Ci ha convinti per il suo comfort d’uso, la luminosità al buio, la sicurezza, la qualità, l’estetica e il suo peso contenuto. Inoltre, è uno dei più economici in gara.
Il casco è obbligatorio per i bambini?
In Italia non è obbligatorio portare il casco in bicicletta, né per gli adulti né per i minori. Rimane comunque fortemente consigliato, visto che soprattutto i bambini ancora alle prima armi rischiano di farsi male.
Nuovo o usato?
Sempre e solo nuovo! Se per voi la sicurezza è quello che conta, dopo la prima caduta dovete subito comprare un nuovo casco. Anche se da fuori sembra intatto, potrebbe aver subito dei danni interni. Per questo vi sconsigliamo l’acquisto di un casco di seconda mano.
Che tipo di casco?
Vi consigliamo i nuovi caschi con la tecnologia in-mold, che dispongono di un rivestimento in polistirene espanso (EPS) e una parte in plastica dura, assicurando così un assorbimento degli urti ottimale.