Gli smartphone e le action cam stanno rendendo sempre più difficile la vita della classica videocamera. I primi infatti risultano più compatti e si possono portare sempre con sé. Non sorprende quindi che sempre più momenti da voler conservare vengono ripresi con smartphone o action cam.
Quasi tutti i dispositivi mobili supportano la risoluzione Full HD e quella UHD sta diventando lo standard. Le videocamere sono comunque più pesanti e a volte presentano anche una stabilizzazione ottica d’immagine. Lo stesso non sempre si può dire di uno smartphone o una action cam, dispositivi piuttosto leggeri e molto suscettibili ai movimenti della mano.
È qui che entrano in gioco i cosiddetti “gimbal”, uno strumento con sistema a tre assi stabilizzati che aiuta a fare video riprese stabili con il proprio smartphone o anche action cam, grazie ad un accessorio a parte. Il DJI Osmo Pocket 2 è un’eccezione in questo senso perché dispone di una telecamera integrata.
Per trovare il miglior gimbal abbiamo testato 20 stabilizzatori in una fascia di prezzo compresa tra 90 e 350 euro, nove dei quali sono attualmente ancora disponibili. Di seguito i nostri consigli in breve.
I nostri consigli in breve
Il nuovo DJI Osmo Mobile 6 è un dispositivo pieghevole che dispone di un’asta estensibile. È dotato di indicatore di stato, blocco degli assi per il trasporto e un’utile rotella laterale per controllare lo zoom e la messa a fuoco. Questa versione è in grado di rilevare l’orientamento in modo magnetico. Se i punti del morsetto mobile magnetico sul dispositivo non sono allineati, l’indicatore di sistema sul pannello di stato lampeggia di rosso. In questo modo si evitano gli errori durante la configurazione.
Il supporto sostiene ora anche gli smartphone con cover. Per gli iPhone è presente una nuova funzione di avvio rapido. Le riprese sono silenziose e il livello di comfort operativo è davvero elevato. La telecamera può essere ruotata e orientata tramite joystick. Davvero molto pratico. Per questo e per altri motivi si tratta del miglior gimbal in gara.
Anche il FeiyuTech VLOG Pocket se ripiegato non occupa molto spazio. È di facile gestione e supporta ogni tipo di smartphone presente sul mercato. Durata della batteria, gestione e compensazione di movimento sono tutte caratteristiche eccellenti in questo gimbal. Con l’app “Feiyu ON” si ha più spettro di gioco per quanto riguarda foto e video. Abbiamo particolarmente apprezzato il joystick virtuale.
Il DJI Osmo Pocket 2 è il mix perfetto tra una mini telecamera e un mini gimbal. Ha le dimensioni di una tavoletta di cioccolato, filma in risoluzione UHD e ha un gimbal a 3 assi integrato. La qualità delle immagini è molto buona e la piccola fotocamera gestisce davvero bene i movimenti. Il nuovo modello ha uno zoom, un campo visivo più ampio rispetto al suo predecessore ed è ora dotato di quattro microfoni.
L’Hohem iSteady X assume dimensioni molto compatte una volta ripiegato e ha un uso particolarmente intuitivo. Si gestisce bene su tutti gli assi e viene consegnato con un treppiede a vite.L’applicazione consente di accedere a varie funzioni aggiuntive, come lo zoom dolly o il video panoramico.
Il DJI RS 3 è un gimbal interessante per quei professionisti che dispongono già di una reflex digitale o una fotocamera mirrorless e desiderano riprese più fluide e maggiori opzioni creative. Grazie al blocco automatico degli assi, il gimbal è pronto all’uso in un attimo e può essere ripiegato con altrettanta facilità. Ha un display touch da 1,8 pollici e un pratico pulsante per attivare il Bluetooth. Tramite l’app è possibile modificare le impostazioni, anche se non sarà necessario.
Tabella di confronto
- Buona regolazione del movimento
- Pratico supporto magnetico
- Barra di estensione integrata
- Display di stato
- Facilità d'uso
- Pieghevole
- Numerose funzioni
- La batteria è fissa
- Buona regolazione di movimento
- Buona gestione
- Numerose funzioni
- Ripiegabile
- La batteria è fissa
- Le istruzioni sono solo in inglese
- Telecamera e gimbal in un involucro estremamente compatto
- Buona stabilizzazione dell'immagine
- Buona qualità video
- Molte funzioni aggiuntive
- Zoom
- Connessione smartphone un po' instabile
- Batteria fissa
- Buona lavorazione
- Movimento compensazione soddisfacente
- Facile da maneggiare
- Smartphone inclinabile su tutti gli assi
- Ripiegabile
- Batteria fissa
- Perdite qualitative durante le riprese con l'app Hohem
- Lavorazione di alta qualità
- Concetto sofisticato
- Elevato comfort operativo
- Pronto per l'uso in tempi brevissimi
- Automatico nel blocco degli assi
- Controllo Bluetooth
- Buona stabilizzazione
- Bisogna attivarlo tramite app
- Costoso
- Buona gestione di movimento
- Pratico supporto magnetico
- Asta di prolunga integrata
- Ottima maneggevolezza
- Facile gestione
- Ripiegabile
- Numerose funzioni
- Batteria interna fissa
- Buona lavorazione
- Maneggevolezza
- Smartphone inclinabile su tutti gli assi
- Luce video
- Batteria fissa
- Manico potrebbe essere un po' più lungo
- Discreta compensazione del movimento
- Buona correzione del movimento
- Pratico supporto magnetico
- Ottima maneggevolezza
- Facile da usare
- Pieghevole
- Numerose funzioni
- Batteria fissa
- Buona correzione del movimento
- Ottima maneggevolezza
- Facile da usare
- Pieghevole
- Numerose funzioni
- Prezzo onesto
- Batteria fissa
- Ottima compensazione del movimento
- Grande facilità d'uso
- Accende anche la GoPro
- Pulsante di identificazione
- Breve durata della batteria, lungo tempo di ricarica
- Costoso
- Telecamera e gimbal in un telaio estremamente compatto
- Buona stabilizzazione dell'immagine
- Buona qualità video
- Numerose funzioni aggiuntive
- Connessione smartphone un po' instabile
- Batteria fissa
- Movimento compensazione soddisfacente
- Rotella per lo zoom e la messa a fuoco
- Tanti pulsanti
- Bisogna abituarsi al funzionamento
- Buona compensazione del movimento
- Ottima maneggevolezza
- Funzionamento semplice
- Numerose funzioni
- Prezzo equo
- Batteria fissa
- Il predecessore aveva una finitura di qualità leggermente superiore (ma era più costoso)
- Powerbank integrato
- Treppiede integrato
- Molto compatto
- Facile da usare
- Stabilizzazione estremamente scarsa, il video si muove continuamente
- Il gimbal a volte sembra piccolo per smartphone grandi e pesanti
- Gimbal e selfie stick in uno
- Ben realizzato
- Facile da usare
- Ripiegabile
- Scarsa stabilizzazione dell'immagine
- Non è possibile cambiare l'asse di inclinazione
- Batteria fissa
- Lavorazione di altissima qualità
- Ottima gestione
- Ripiegabile
- Buona stabilizzazione
- Luce magnetica (in confezione combinata)
- Numerosi componenti aggiuntivi
- La stabilizzazione del gimbal si interrompe regolarmente
- Problemi con l'app, scarsa qualità video
- Batteria fissa
Immagini stabilizzate
In gergo tecnico, un gimbal viene chiamato “sospensione cardanica”. In sostanza un corpo, in questo caso una fotocamera, può ruotare in tutte le direzioni mantenendo la sua stabilità senza cadere dal sistema generale. I movimenti dell’ambiente vengono compensati automaticamente. I gimbal sono noti, tra l’altro, nei droni ben equipaggiati, dove assicurano riprese di manovre di volo fluide.
I motori elettrici reagiscono ai movimenti in modo impressionante
Così come i droni, i gimbal per i nostri smartphone e le nostre action cam non utilizzano cuscinetti rotanti, bensì motori elettrici. Solo questi ultimi sono in grado di reagire velocemente a movimenti o scatti di lieve entità e quindi di stabilizzare la fotocamera. Idealmente, un buon gimbal è in grado di eliminare quasi completamente le vibrazioni e i movimenti, come quando si cammina o si salgono le scale.
I motori dei dispositivi vengono tenuti in azione grazie alla batteria integrata. Nei dispositivi più economici questa è per lo più fissa e viene ricaricata tramite cavo USB o una presa di corrente.
Un gimbal rende fluidi non solo i movimenti
Oltre a compensare il movimento il gimbal offre anche pratiche funzioni aggiuntive. È possibile ruotare l’action cam o lo smartphone a sinistra e a destra, inclinarlo in avanti o all’indietro e parzialmente anche sui lati utilizzando manopole o interruttori a scorrimento. Inoltre, è possibile azionare lo zoom, ma questa è una funzione riservata a smartphone, poiché le action cam hanno solitamente una lunghezza focale fissa.
Ancora più funzioni con le app aggiuntive
I produttori dotanoi dispositivi di un’ampia gamma di funzioni. Queste non solo consentono il pieno controllo della fotocamera e la modifica della risoluzione, dell’esposizione o dello zoom, ma offrono numerose funzioni creative, come il time-lapse. Per quanto riguarda il tracciamento, sul display verrà tracciata una cornice intorno al proprio volto, che verrà seguita in automatico dalla telecamera, indipendentemente dal movimento che si fa. I vlogger ne saranno contenti.
A cosa bisogna prestare attenzione per l’acquisto di un gimbal?
Un gimbal deve naturalmente supportare l’hardware, ossia lo smartphone o l’action cam per cui è progettato. Nel caso dello smartphone, è essenziale verificare che questo si inserisca nel supporto e non superi il peso consentito.
Per quanto riguarda le action cam, queste si ispirano per lo più alle GoPro in termini di dimensioni e forma e sulla confezione del gimbal o nelle specifiche tecniche sono elencate almeno le action cam più note supportate. Se il dispositivo non è presente nell’elenco, le specifiche di peso possono servire da orientamento.
I gimbal si differenziano anche per il peso, il funzionamento e l’ergonomia. Quindi prima dell’acquisto sarebbe meglio capire la sensazione che vi dà in mano.
Con i modelli di fascia media, non aspettatevi scatti da cinema. Per questo dovrete essere disposti a spendere qualcosa in più. Tuttavia le differenze tra le riprese con il gimbal e senza sono notevoli. Per poter confrontare i gimbal, bisogna infatti vedere i risultati di stabilizzazione.
Il migliore: DJI Osmo Mobile 6
DJI è conosciuta per i suoi eccellenti droni dotati di gimbal perfettamente funzionanti. La stessa tecnologia è presente nei dispositivi “terrestri”. L’Osmo Mobile 6 è l’ultima versione gimbal per smartphone.
Il nuovo Osmo Mobile 6 da 309 grammi presenta miglioramenti rispetto alla versione precedente. Sono rimaste inalterate invece la barra estensibile, la stabilizzazione a 3 assi e l’attacco magnetico. È soprattutto nei dettagli che notiamo delle novità-
La scocca è ora in grigio scuro (grigio ardesia) e quindi meno soggetta allo sporco. Ha un design elegante, l’impugnatura è stata ridisegnata e il dispositivo risulta molto ergonomico. Il retro è in gomma e offre un’ottima presa. Nonostante il corpo in plastica, è molto resistente agli urti e ha un’enorme elasticità. La qualità di lavorazione è eccellente e lo snodo per ripiegare il dispositivpo è in metallo.
Dell’OM 5, modello precedente, è stato mantenuto il supporto magnetico. Questo consiste in una leggera clip metallica che viene agganciata allo smartphone, mentre il magnete sul retro lo tiene saldamente attaccato alla piastra di montaggio superiore. Questo meccanismo è pratico e molto efficace. Anche se subisce forti scosse, il cellulare non cade. Il gimbal presenta inoltre un morsetto nuovo, così da poter utilizzare anche smartphone più grandi. Noi abbiamo agganciato un Samsung Galaxy S21 Ultra 5G. Secondo DJI, il supporto può sostenere fino a quattro chili. In generale gli smartphone però non dovrebbero pesare più di 300 grammi, avere uno spessore di 6,9-10 millimetri e una larghezza di 67-84 millimetri.
Così come la versione precedente OM 5, anche questo gimbal è pieghevole. Le dimensioni passano così da 27,6×11,2×9,9 a 18,9×8,5×4,4 cm. Con un peso pari a 309 gr risulta leggero da trasportare, e il supporto magnetico per lo smartphone pesa solo 31 gr.
La barra di estensione integrata fa sì che il gimbal Osmo Mobile 6 sia perfetto per selfie e video, in particolare per quelle riprese in cui l’angolo di visione è molto ristretto. La lunghezza massima di estensione è di 21, 5 cm.
Le novità
Il gimbal è ora dotato di un indicatore di stato, che fornisce indicazioni sulla batteria e sulla modalità attiva in quell’istante. È una componente davvero pratica che finora sulle versioni precedenti è sempre mancata.
Nuova è anche la rotella laterale per lo zoom e la messa a fuoco. Ruotandola, si cambia la lunghezza focale, mentre premendola si passa al controllo manuale della messa a fuoco.
Una volta acceso, il dispositivo è subito pronto all’uso. Chi utilizza un iPhone può usufruire della nuova funzione di avvio rapido. Aprendo il gimbal e agganciando l’iPhone viene attivata automaticamente una notifica dall’app Mimo per entrare immediatamente nella visuale della fotocamera. Il dispositivo è pronto all’uso molto più velocemente rispetto ai modelli precedenti, almeno da quello che dice DJI.
Anche il tracciamento del soggetto è stato ottimizzato. L’Osmo Mobile 6 utilizza ActiveTrack 5.0 così da avere un tracciamento più stabile a distanze maggiori. La fotocamera frontale può ora seguire soggetti che si girano lateralmente.
Il blocco dell’asse l’Osmo Mobile 6 fa sì che il dispositivo sia protetto contro gli urti una volta piegato e trasportato. Qualora il supporto magnetico del telefono e quello del gimbal non siano allineati correttamente, l’indicatore di sistema sul pannello di stato lampeggerà di rosso. Così facendo si elimina praticamente la possibilità di un malfunzionamento.
Gestione e funzionamento
La gestione, il funzionamento e la qualità di lavorazione del gimbal è davvero eccellente. L’impugnatura gommata ed ergonomica si adatta perfettamente alla mano e anche il peso è idoneo per effettuare delle riprese piacevoli.
Ci sono delle indicazioni sulla barra che aiutano nell’inserimento del cellulare. Subito dopo l’avvio, lo smartphone si fissa automaticamente e si stabilizza. Tramite l’app Mimo si può effettuare la calibrazione. La gestione tramite il joystick è piacevole, lo smartphone può essere ruotato e inclinato facilmente. L’asse di rotazione va da -161,6 a 173,8 gradi, il rollio da -120,3 a 212 gradi e l’angolo di inclinazione da -101,6 a 78,6 gradi.
La batteria agli ionidi litio da 1.000 mAh ha un’autonomia di circa 6 ore e si ricarica completamente in un massimo di 84 minuti tramite connessione USB-C.
L’Osmo Mobile 6 supporta molte app per fotocamere, ma l’applicazione gratuita Mimo per Android e iOS offre la più ampia gamma di funzioni. La connessione al gimbal avviene tramite Bluetooth.
Le funzioni di base sono intuitive. Lo smartphone può essere ruotato e inclinato tramite il joystick. Sull’app, invece, è possibile regolare la velocità del movimento. Per l’uso quotidiano, la modalità “media”, preimpostata è ideale: non troppo lenta, ma nemmeno troppo veloce.
Il pulsante arancione serve per avviare le registrazioni. Il pulsante M non serve solo per accendere e spegnere, ma anche per cambiare la modalità. Sul display di stato è indicata la modalità corrispondente. È possibile invertire sia la direzione della ruota laterale che quella dello stick di comando.
L’utilizzo del gimbal è estremamente semplice e intutivo. Non è necessario consultare il manuale, almeno per le funzioni più importanti.
Modalità e funzioni
L’DJI Osmo Mobile 6 offre quattro diverse modalità di ripresa. Con la modalità “Tracking” la telecamera segue i movimenti di panoramica e inclinazione del gimbal e rimane stabile durante la rotazione. È adatta per riprese verso l’alto, verso il basso e in diagonale. Nella “Tilt Lock” la fotocamera segue solo il panning e rimane stabile durante l’inclinazione e la rotazione. Questa modalità è ideale per le riprese orizzontali o per gli spostamenti intorno a un soggetto.
In modalità “FPV”, tutti e tre gli assi seguono i movimenti dell’impugnatura. È perfetta per scatti dinamici di soggetti immobili come punti di riferimento, edifici o statue. Con la modalità “SpinShot” si creano filmati dinamici premendo la barra di controllo a sinistra o a destra per controllare la rotazione della visuale della telecamera. È utile per le riprese ad alto angolo e quando ci si muove verso o lontano da un soggetto.
Premendo una volta il tasto toggle si passa dalla fotocamera anteriore a quella posteriore. Con un doppio click si sceglie la modalità orizzontale o verticale. Se si desidera passare dalla modalità foto a quella video, è necessario premere il pulsante tre volte.
Per centrare il gimbal e riportarlo nella posizione originale, è necessario premere due volte il pulsante di scatto. In questo modo si attiva anche il tracciamento automatico del soggetto.
Se si ruota l’Osmo Mobile 6 di 180 gradi, l’apparecchio e lo smartphone passano alla modalità sospesa, in modo da poter scattare foto anche da una posizione bassa.
I tre motori sono silenziosi. In dotazione troverete anche un pratico mini treppiede pieghevole su cui avvitare l’Osmo Mobile 6.
L’app Mimo
Se volete ottenere ancora di più dall’Osmo Mobile 6 vi consigliamo di utilizzare l’app Mimo (per iOS e Android). Qui potrete selezionare scatti singoli e a intervalli, accedere a time-lapse, hyperlapse, panorama, zoom dinamico, velocità dello zoom, impostazioni del joystick, bilanciamento del bianco, modalità panorama e risoluzione (4K, 1080p, 720p).
Una nuova funzione è ActiveTrack 5.0, che consente di riconoscere e tracciare automaticamente gli oggetti e le persone selezionate. Il tracciamento dei volti funziona perfettamente. Non c’è pericolo che l’immagine si muova anche nei movimenti molto veloci con bruschi cambi di direzione. Noi abbiamo tracciato un amico a quattro zampe mentre gioca con la fotocamera dello smartphone e non abbiamo avuto problemi.
Già presente nel modello precedente e molto funzionale è il controllo gestuale. È sufficiente una mano che saluta o che fa segno delle dita a V per attivare la registrazione di foto e video. Noi consigliamo la modalità “Storia” di DJI. L’applicazione stessa si occuperà di assemblare un video mettendo assieme singole sequenze con movimenti preprogrammati (sono possibili diversi tipi di stile come “Electro”, “Lively” o “Dynamic”). La funzione “Dynam. zoom”, consente di muoversi all’interno e all’esterno, e permette di ricreare effetti visivi come da film. Con lo “SpinShot” o “Sport mode” sono possibili altre modalità di creazione.
Sfumatura del movimento
Per il suo prezzo, l’Osmo Mobile 6, questo gimbal offre ottimi risultati di ripresa. E se le riprese con lo smartphone spesso sono a scatti, grazie all’utilizzo di questo ausilio le scene appaiono molto più stabili. Si ha un risultato particolarmente buono per le riprese in movimento. Non possiamo dire che i risultati siamo comunque perfetti, ma migliorano se si attiva la stabilizzazione video sullo smartphone.
Il gimbal raggiunge i suoi limiti in situazioni estreme: in caso di vento molto forte, su strade sterrate o quando si corre per le scale.
Negli scenari quotidiani, fare a meno del gimbal è davvero un peccato. È davvero facile da usare, permette nuove angolazioni e migliora notevolmente la qualità dei video registrati con il cellulare.
L’Osmo Mobile 6 è, a nostro avviso, il miglior gimbal sul mercato in questa fascia di prezzo. In dotazione troverete un piccolo treppiede, il morsetto per cellulare, un cavo di ricarica e una custodia.
Alternative
L’Osmo Mobile 6 è il miglior gimbal del nostro test, ma abbiamo delle interessanti alternative per voi.
Buona alternativa: FeiyuTech VLOG Pocket
Il miglior gimbal è sicuramente quello che può essere portato sempre con sé, ecco perché anche Feiyu Tech ha progettato un gimbal pieghevole, il VLOG Pocket. Svitando leggermente la vite laterale, il braccio si abbassa e la base che supporta lo smartphone può essere ripiegata attorno all’impugnatura. Il processo inverso è altrettanto semplice.
Il gimbal può supportare smartphone per un massimo di 88 millimetri di larghezza e 240 grammi di peso. Con una piastra di adattamento opzionale, tuttavia, è possibile utilizzarlo anche le action cam. In dotazione troverete anche un piccolo treppiede con piedini pieghevoli, da avvitare nella filettatura all’estremità inferiore dell’impugnatura.
FeiyuTech offre un suggerimento utile grazie al piccolo adesivo che indica dove bisogna inseire lo smart. Il gimbal si accende tenendo premuto il pulsante apposito. Si connette allo smartphone tramite Bluetooth. Vi sono due pulsanti di comando posteriori e due superiori. Consigliamo di leggere le istruzioni prima dell’uso così da familiarizzare con il dispositivo.
Premendo il tasto di funzione lo smartphone si sposta dalla posizione orizzontale a quella verticale. Lo stesso pulsante fa sì che lo smartphone rimanga blocca o sia libero di muoversi. Il LED blu lampeggiante indica la modalità selezionata.
Il VLOG Pocket pesa solo 272 grammi ed è quindi ideale per lunghe sessioni. I motori sono silenziosi e i movimenti dello smartphone fluidi. Con la compensazione del movimento disattivata, il FeiyuTech non è in grado di eliminare completamente tutte le vibrazioni. Si possono rilevare leggeri movimenti quando si cammina.
L’app gratuita di Feiyu è molto comoda da usare. Ad esempio, un joystick virtuale vi aiuterà a regolare l’inclinazione dello smartphone. Permette anche di disegnare una cornice per poter effettuare il tracciamento del proprio viso o di altri oggetti in movimento, cosa che riesce piuttosto bene. La gamma di funzioni comprende vari filtri, timer fotografici, una modalità bellezza e uno zoom dolly, in cui la fotocamera si allontana da un oggetto ma allo stesso tempo lo ingrandisce. L’opzione di scattare foto con sovrapposizione di oggetti è geniale.
Il VLOG Pocket ha un’autonomia da dieci a dodici ore con una sola carica della batteria. È facile da usare, compensa bene le oscillazioni e non ha punti deboli degni di nota. Il tutto a un prezzo adeguato.
Con fotocamera integrata: DJI Osmo Pocket 2
Il produttore cinese ha portato sul mercato, con il DJI Osmo Pocket 2, la seconda generazione di gimbal a tre assi con mini fotocamera integrata. Dall’esterno, è difficile notare le differenza tra la nuova e la vecchia versione. Il peso resta comunque di 117 grammi e grazie alle dimensioni di 12,5 x 3,8 x 3 centimetri il gimbal è davvero tascabile. Le nuove caratteristiche includono un pulsante laterale, fori aggiuntivi per il microfono e il cappuccio con la scritta “OSMO” all’estremità dell’impugnatura, che può essere estratto per collegare accessori come la filettatura del treppiede.
Le maggiori novità sono però celate alla vista. La telecamera ha un sensore più grande (1/1.7 pollici CMOS) con 64 megapixel effettivi. Il campo effettivo è stato ampliato (93 invece di 80 gradi) e l’apertura da f/2,0 passa a f/1,8.
Le riprese avvengono a una velocità massima di 100 Mbit/s e nelle risoluzioni 4K, 2,7K e Full HD, ciascuna con una scelta di 24, 25, 30, 48, 50 o 60 fotogrammi al secondo. Per le riprese con contrasto elevato (HDR) la risoluzione è di 2,7K o Full HD. Le modalità video disponibili sono time-lapse, motionlapse e hyperlapse.
Per le foto, la fotocamera offre fino a 9.216 × 6.912 pixel e formati JPG e RAW. Una nuova funzione è l’editor AI, che aiuta a creare un video dall’aspetto professionale con poche impostazioni.
Il Pocket 2 ha anche la funziona di zoom. Potrete ingrandire le foto sino a 8 volte, i video a 1080p a 4 volte, mentre quelli in 4K hanno uno zoom 2X, il tutto senza perdere di qualità. L’autofocus dovrebbe seguire i soggetti con maggiore precisione e mettere a fuoco più velocemente rispetto al modello precedente. La modalità di risparmio energetico è nuova, così come l’opzione che porta automaticamente la videocamera DJI in una posizione ottimale in caso di caduta, per evitare il più possibile danni.
La modalità “Pro” consente di regolare individualmente parametri quali il numero ISO, la velocità dell’otturatore e l’esposizione. Il tracciamento automatico del soggetto (“Active Track 3.0”) garantisce che i soggetti rimangano automaticamente al centro dell’inquadratura.
Lo slow motion può essere realizzato con una risoluzione di 1080p e 240 fotogrammi al secondo. L’asse di panoramica (da -230° a +70°, nel modello precedente -230° a +50°) e l’intervallo di inclinazione (da -100° a +50°, in precedenza da -95° a +50°) sono leggermente aumentati. La versione standard di Osmo Pocket 2 è dotata di un mini-joystick che si inserisce sul retro e aumenta notevolmente il comfort di utilizzo.
Il display da 2,2 x 2,2 cm è davvero ridotto per la visualizzazione del menu, bisognerà abituarsi. L’Osmo Pocket 2 offre anche un sistema audio “DJI Matrix Stereo” con un totale di quattro microfoni (due laterali, uno anteriore e uno posteriore).
Il rumore di fondo viene filtrato in modo efficace. Il suono si adatta a seconda della posizione della piccola telecamera. Tramite un adattatore (incluso per iOS e Android) il dispositivo può essere collegato a uno smartphone, così da avere uno schermo più grande.
La qualità video è eccellente nonostante le dimensioni. I colori sono accesi, la nitidezza è eccellente e le panoramiche orizzontali e verticali sono stabilizzate in modo molto efficace. Con la luce giusta l’Osmo 2 offre risultati ottimali senza rumore e con una profondità piacevole.
Le oscillazioni di movimento sono per la maggior parte eliminate, ma non del tutto. La batteria, fissa, ha resistito poco meno di 90 minuti effettuando registrazioni UHD, mentre con la risoluzione HD vengono assicurate più di due ore.
In dotazione troverete una cover protettiva, il mini joystick, un supporto per treppiede e due adattatori per dispositivi Apple e Android. Se scegliete il pacchetto “Creator Combo”, che costa circa 140 euro in più, otterrete anche un’impugnatura multiuso (con modulo Wifi e Bluetooth integrato), un trasmettitore radio-microfono con protezione, un micro treppiede e un obiettivo grandangolare. Per rendere la fotocamera impermeabile, è necessario acquistare una custodia protettiva separata.
Il DJI Osmo Pocket 2 offre video eccellenti con un’ottima stabilizzazione. La qualità del suono è migliorata, mentre quella del video è rimasta invariata. Le caratteristiche sono ottime, soprattutto il nuovo zoom. Proprio per questo motivo vi consigliamo l’acquisto dell’Osmo Pocket 2 rispetto al modello precedente.
Perfetta gestione: Hohem iSteady X
L’Hohem iSteady X è facile nell’uso, ha una buona struttura e offre una compensazione del movimento piuttosto discreta. Una volta piegato, risulta molto compatto. Dall’esterno ci ha fatto un’ottima impressione.
Sull’impugnatura è presente un pannello di metallo argentato dove si trova il joystick. A sinistra si trova l’interruttore a scorrimento per lo zoom.
Una volta ripiegato, l’Hohem assume dimensioni pari a 17,9 x 7,9 x 3,9 centimetri. Gli smartphone con una larghezza compresa tra 55 e 90 millimetri sono perfetti per il supporto del gimbal. Questo dispositivo non è compatibile con i modelli Xiaomi 10, Xiaomi 10 Pro e Xiaomi CC9 PRO.
L’accoppiamento avviene tramite Bluetooth e ha funzionato senza problemi durante il test. Abbiamo trovato difficoltà durante l’installazione. Non è stato possibile stabilire la connessione prima che l’aggiornamento potesse finalmente essere completato e questo dopo diversi tentativi.
Il gimbal ha una scocca in plastica resistente. Il controllo tramite joystick consente di ruotare, orientare e far girare il gimbal in modo fluido. Il funzionamento è molto intuitivo. Grazie al rilevamento automatico del capovolgimento e la tecnologia di rotazione automatica, lo smartphone si muove automaticamente quando si fanno riprese vicino al suolo. Basta un clic per passare dall’orientamento orizzontale a quello verticale. Bloccando i motori, l’Hohem iSteady X funziona come un selfie stick.
Per l’app gratuita per iOS e Android “Hohem Pro” occorre un account cliente. L’app supporta risoluzioni fino a 4K e al suo interno sono integrati lo zoom dolly, le funzioni time-lapse, i video panoramici e il tracciamento di volti e oggetti.
Se si filma tramite l’app c’è una perdita di qualità, la nitidezza è eccessiva e anche l’esposizione non è delle migliori. È possibile comunque utilizzare la normale app della fotocamera o modificare i valori manualmente. Questo non influisce sulle proprietà del gimbal.
I panning orizzontali e verticali non risultano mossi. Certo, la perfezione è ben lontana, ma comunque la differenza è visibile.
L’Hohem iSteady X è un gimbal solido senza particolari punti deboli nella gestione. In dotazione troverete un piccolo treppiede e una borsa di trasporto.
Per macchine fotografiche: DJI RS 3
Le riprese con fotocamere digitali reflex e mirrorless sono un must per i professionisti. Scatti silenziosi e movimenti fluidi sono ovviamente molto importanti. Un gimbal leggero per smartphone di certo non è adatto a questa tipologia di fotocamere. Qui entra in gioco il DJI RS 3, un gimbal davvero imponente.
Solo il gimbal pesa 990 grammi, il manico ne aggiunge altri 200 e se si vuole aggiungere la barra di estensione, le piastre a rilascio rapido superiore e inferiore bisogna prevedere altri 290 grammi. Nel complesso, l’RS 3 con tutti i componenti pesa poco meno di 1,5 kg.
L’RS 3 può supportare fino a tre chili, quindi è adarro per le comuni macchine fotografiche. Abbiamo testato questo gimbal con una Sony Alpha 6600. Le macchine fotografiche vengono montate in modo sicuro e rapido grazie a una vite filettata e a una piastra a rilascio rapido.
Il gimbal è realizzato per lo più in lega di alluminio che gli dona rigidità e resistenza anche durante la rotazione. La qualità di lavorazione è eccellente. È disponibile in due varianti. Il set base per circa 550 euro include assieme al gimbal un manico, un supporto per l’obiettivo, un’asse di estensione con funzione di treppiede così come una piastra a rilascio rapido. Coloro che invece sono disposti a spendere una cifra maggiore, otterranno con il pacchetto combo anche un motore di messa a fuoco con aggancio per il braccio, una cinghia dentata di messa a fuoco, un’impugnatura a valigetta e una borsa di trasporto.
La batteria estraibile ha un’autonomia di circa 12 ore e può essere ricaricata completamente in 2,5 ore. Ci sono quattro LED verdi che informano sullo stato della batteria, mentre sul display troverete la relativa percentuale.
Il display touch OLED a colori di 1,8 pollici è notevolmente più grande rispetto a quello del modello precedente. Tante impostazioni e configurazioni possono ora essere selezionate direttamente dallo schermo, facile da leggere anche alla luce del sole. Qui è possibile effettuare la calibrazione, modificare la rigidità dell’inclinazione, la rotazione e il rollio, regolare la velocità di movimento e assegnare una funzione alla rotella anteriore.
Se si preferisce questa operazione può essere fatta anche tramite il piccolo joystick posto sotto il display. La telecamera è libera di potersi muovere totalmente. Sono possibili rotazioni di 360 gradi intorno all’asse di panoramica, l’asse di rollio ha un intervallo da -95 a +240 gradi, l’asse di inclinazione da -112 a +214 gradi.
Una novità del RS 3 è il bloccaggio automatico degli assi. Si tratta di una caratteristica particolarmente pratica: dopo l’accensione del gimbal, si sganciano automaticamente e tutti e tre gli assi si spostano da soli nella posizione corretta. Dopo lo spegnimento, l’RS 3 si ripiega raggiungendo dimensioni di 25,4 × 23 × 6,8 centimetri.
Il bilanciamento della fotocamera richiede un po’ di pazienza e precisione. L’asta di estensione, grazie ai dispositivi di fissaggio e rilascio rapido, è semplice da usare. L’applicazione gratuita Ronin (da iOS 11.0 e Android 7.0) offre in questo caso supporto. Le posizioni vengono memorizzate e non sarà più necessario ribilanciare il tutto.
Con i modelli supportati, come la nostra Sony Alpha 6600, non servirà un cavo di controllo della fotocamera. Il pulsante di attivazione bluetooth è molto utile: premendolo solo a metà si attiva infatti l’autofocus per le foto. Sul gimbal stesso potete selezionare le modalità “Follow with pan”, “Follow with pan and tilt” e “FPV”. Quest’ultima può essere impostata su “Rotazione 3D a 360°”, “Ritratto” o singolarmente.
L’RS 3 offre la stabilizzazione SuperSmooth per le scene con movimenti rapidi, oltre che la normale stabilizzazione. Nell’opzione SuperSmooth il gimbal aumenta la spinta del movimento per migliorare la stabilizzazione e fornire riprese stabili.
Il gimbal DJI è semplice da gestire e molto intuitivo, ideale anche per i meno esperti. Durante la prova pratica abbiamo notato che la rotella zigrinata ci ha aiutato molto per spostare la fotocamera e posizionarla in maniera millimetrica dove volevamo noi. Questo passaggio è necessario per l’operazione di bilanciamento. Per il primo utilizzo è necessario attivare il gimbal tramite l’app Ronin.
A parte questo, i pulsanti, il joystick e il menu di navigazione sono posizionati e strutturati in modo logico. Questo agevola molto i principianti nel registrare i loro video. Vi sono anche altre funzioni a cui è possibile accedere gradualmente per ottenere una maggiore precisione. L’RS 3 aveva ancora circa il 50% di batteria nonostante le tre ore di funzionamento. Deduciamo quindi che la sua autonomia sia sufficiente per un’intera giornata di riprese.
Il gimbal si controlla in modo preciso. In modalità tracciamento l’RS 3 ha un comportamento assolutamente affidabile. Regola molto bene le panoramiche e i movimenti orizzontali e può essere gestito senza particolare sforzo ottenendo ottimi risultati. Purtroppo non compensa completamente i sobbalzi tipici della camminata, ma sono davvero minimi. Se si vuole avere un risultato ancora migliore occorre acquistare un gimbal con stabilizzazione a quattro assi. Ma se non avete bisogno di raggiungere la perfezione di video come quella dei film, la qualità di stabilizzazione dell’RS 3 vi sarà più che sufficiente.
Se si desidera una registrazione audio di alta qualità, è consigliabile acquistare il pacchetto combinato con il motore di messa a fuoco. Secondo DJI, questo offre una spinta tre volte superiore con un Newton per metro e riduce il rumore fino al 50%.
Il DJI RS 3 offre la possibilità di accedere a tutte le funzioni più importanti senza un’app, inoltre è davvero facile nell’uso, soprattutto grazie all’ampio display e al blocco automatico degli assi.
La concorrenza
Zhiyun Smooth Q3
Lo Zhiyun Smooth Q3 offre dei risultati simili a quelli dei nostri pincipali consigli, ma potrebbe migliorare per quanto riguarda i movimenti durante la camminata. È realizzato in plastica ed è accuratamente rifinito. L’asta per agganciare lo smartphone può essere retratta, così da rendere le dimensioni del dispositivo più compatte. Pesa 340 grammi e può supportare uno smartphone fino a un massimo di 280 grammi. Forse il manico poteva un po’ più lungo. La luce verde orientabile verso il soggetto delle riprese è particolarmente interessante e in dotazione troverete anche un treppiede.
Un pulsante sul retro accende il gimbal, un cursore controlla lo zoom, un piccolo joystick rotondo viene utilizzato per inclinare e ruotare lo smartphone. La velocità di funzionamento può essere regolata nell’app gratuita “ZY Cami” (per Android e iOS). In generale i movimenti dello smartphone sono precisi e uniformi. Ha un’autonomia di circa dieci ore e la ricarica dura circa tre ore.
Attraverso il pulsante “MODE” potete scegliere tra quattro diverse modalità. Utilizzando l’app potete usufruire vari effetti video. È possibile anche il controllo gestuale. Quando si cammina, non si possono trascurare gli evidenti effetti di movimento.
GoPro Karma Grip
Il gimbal GoPro Karma Grip è adatto esclusivamente alle action cam della stessa casa madre. Il supporto Karma è per i modelli Hero7 Black, Her06 Black e Hero5 Black. La lavorazione è davvero ottima e sono presenti quattro LED nella parte superiore che identificano lo stato della batteria. Purtroppo l’autonomia è di appena 105 minuti e per ricaricarla occorrono 6 ore. Inoltre troviamo che anche il prezzo sia eccessivo.
Le proprietà di stabilizzazione sono eccellenti. E anche durante riprese in bicicletta i risultati sono stati davvero fluidi. La GoPro si accende tramite l’impugnatura dove si trova anche il pulsante per selezionare le varie modalità e regolare le angolazioni della telecamera. Se possedete già una GoPro, dovreste considerare l’acquisto del Karma Grip.
Il test passo per passo
L’aspetto a cui abbiamo dato maggiore attenzione è stato il funzionamento. Si ha bisogno di un’app in particolare? Come si monta lo smartphone o la action cam? L’uso è intuitivo o occorre prima leggere le istruzioni?
Un altro aspetto che abbiamo testato riguarda naturalmente la compensazione del movimento. Per valutarne l’efficacia, abbiamo effettuato riprese con una GoPro Hero6 Black e un Samsung Galaxy Note9, successivamente con un Galaxy Note10+, con una risoluzione di 1080p30, con la stabilizzazione dell’immagine nei dispositivi disattivata. Abbiamo sia considerato l’orientamento orizzontale sia quello verticale.
Il DJI Osmo Pocket 2 ha una fotocamera integrata. Anche in questo caso, abbiamo impostato una risoluzione di 1080 pixel.
Domande più frequenti
A cosa bisogna fare attenzione per l'acquisto di un gimbal?
Il gimbal deve avere il dispositivo di montaggio appropriato per uno smartphone o una action cam. Occorre fare attenzione anche al peso e alle dimensioni, in quanto se lo smartphone è troppo pesante, il gimbal sarà sovraccaricato e non funzionerà correttamente.
Su quanti assi bisogna stabilizzare il gimbal?
Nel migliore dei casi su tre assi, così da poter far ruotare, inclinare e rotolare uno smartphone.
Come viene alimentato un gimbal?
Di norma c’è una batteria interna che viene caricata per lo più tramite cavo USB.
Quali sono i vantaggi di un modello con telecamera e gimbal insieme?
Se si trova un dispositivo con telecamera e gimbal insieme, di sicuro risultano abbinati in modo ottimale l’uno all’altro. Queste soluzioni sono solitamente molto compatte e funzionano in modo incredibilmente efficace.