Godersi foto e video sul display dello smartphone è un’esperienza straordinaria. Tuttavia, se si vuole condividerla con altre persone, diventa complicato su uno schermo piccolo come quello del cellulare. È qui che i proiettori portatili possono rappresentare una vera e propria soluzione. Le loro dimensioni compatte li rendono facili da portare con sé per poterli sfruttare in svariate occasioni.
Chi fornisce servizi esterni o tiene presentazioni durante le riunioni ha da tempo riconosciuto il potenziale dei proiettori di piccole dimensioni. A prescindere dall’occasione, si può proiettare facilmente lo schermo dello smartphone, tablet o laptop sulla parete, trasformando una normale sala in una sala riunioni. Il grande schermo è praticamente sempre a portata di mano, senza occupare troppo spazio.
I nostri consigli in breve
BenQ GV30

Con il GV30, BenQ ha creato un proiettore portatile rotondo, che può essere avvitato su un treppiede o semplicemente posizionato nella base a coppa in dotazione. In questo modo può essere ruotato liberamente e rimanere saldamente appoggiato alla base. Il proiettore BenQ utilizza ora l’interfaccia Android TV, che rende ancora più semplice lo streaming dai portali più conosciuti. Ma il miglior proiettore portatile ha ancora tanto da offire!
XGimi Halo+

Il proiettore portatile XGimi Halo+ è compatto, non necessita di una presa di corrente grazie alla batteria ricaricabile incorporata ed offre un buon audio. Grazie al WiFi e al Bluetooth integrati, è in grado di trasmettere in streaming. Anche in questo caso, un’interfaccia Android TV garantisce un facile utilizzo. Può anche riprodurre materiale in 4K e, grazie all’elevata luminosità nonostante l’uso a batteria, garantisce prestazioni HDR decenti.
Viewsonic M1 mini

Certo, si può sempre scegliere un formato più piccolo. Il proiettore Viewsonic M1 mini è relativamente grande solo perché viene fornito con un supporto pieghevole. Inoltre, con il suo piccolo obiettivo, raggiunge comunque una luminosità notevole e ha una durata della batteria che è sufficiente per almeno un lungometraggio.
Vivitek Qumi Z1H

Sembra più un altoparlante Bluetooth di grandi dimensioni, ma il Vivitek Qumi Z1H ha molto da offrire dietro l’obiettivo. Diversi ingressi e un’interfaccia ordinata per controllarli ne fanno un’esperienza multimediale. Anche l’audio del proiettore è molto buono, persino in stereo grazie ai due altoparlanti integrati.
Philips NeoPix Prime

Ristretto: questa è la prima parola che viene in mente quando si vede il Philips NeoPix Prime. Il Neopix Prime ha l’aspetto di un proiettore convenzionale, ma è decisamente più piccolo. Questo proiettore è dotato di una borsa per il trasporto e il suo unico difetto è che richiede una presa di corrente.
Tabella di confronto

- Buona qualità dell'immagine
- Buona qualità del suono
- Custodia e cavo HDMI inclusi
- Android TV integrato

- Buona immagine
- Compatibile con 4K e HDR
- Capacità di streaming
- 16 GB di memoria interna
- Wi-Fi e Bluetooth integrati

- Buona immagine
- Compatibile con il FullHD
- Supporto integrato
- Senza Wifi e Bluetooth

- Buona immagine
- Suono molto buono
- Memoria interna e slot per schede SD
- Tempo di caricamento piuttosto lungo

- Numerose interfacce analogiche e digitali
- Wi-fi e Bluetooth
- Non è possibile il funzionamento a batteria
- Bassa luminosità

- Buona qualità dell'immagine
- Wi-fi e Bluetooth integrati
- Borsa per il trasporto e cavo HDMI inclusi
- Senza batteria non funziona

- Buona qualità dell'immagine
- IPX2, protezione da cadute da 70 cm
- Borsa per il trasporto e cavo HDMI inclusi
- Android TV integrato

- Ottima qualità dell'immagine
- Completamente in streaming con l'interfaccia WebOS
- Nessuna borsa per il trasporto

- Buona qualità dell'immagine
- Compatibile con 4K e HDR
- Wi-fi e Bluetooth integrati

- Immagine molto luminosa e ad alto contrasto
- Vari ingressi digitali e analogici
- Borsa di trasporto inclusa
- Senza batteria funzionamento non possibile

- Buona immagine con risoluzione FullHD
- Bluetooth e Wi-fi integrati
- Correzione automatica della messa a fuoco e della distorsione angolare
- Senza batteria non funziona

- Buona qualità dell'immagine
- Accesso a tutti i servizi di streaming più diffusi grazie ad Android TV
- Nessuna borsa di trasporto
- Sistema audio discreto

- Immagine buona e ad alto contrasto
- borsa di trasporto inclusa nella consegna
- Tempo di ricarica breve
- Durata della batteria breve
- Wi-fi solo opzionale

- Immagini luminose e ad alto contrasto con risoluzione FullHD
- Correzione angolare automatica
- Senza batteria funzionamento non possibile

- Buona immagine con molto contrasto
- Lunga durata della batteria
- Wi-fi e Bluetooth integrati
- Memoria interna in abbondanza
- Un singolo altoparlante interno

- Molto compatto
- Wi-fi integrato
- Scarsa durata della batteria
- Bassa luminosità

- Immagini luminose e ad alto contrasto
- Interfaccia utente molto buona
- Funzionamento senza batteria
- Wi-fi solo opzionale

- Buona immagine
- Compatibile con 4K e HDR
- Wi-fi e Bluetooth integrati
- Tempo di caricamento piuttosto lungo
- Menu non completamente tradotto
Piccolo proiettore, grande immagine
Che la mobilità senza compromessi non sia tutto è evidente dal fatto che alcuni proiettori compatti sono dotati di batteria, mentre altri non lo sono. La batteria limita naturalmente il tempo di funzionamento di un proiettore, così come l’intensità della luminosità. Al contrario, questo significa che se si ha bisogno di un proiettore più luminoso, questo deve poter essere alimentato a corrente.
Abbiamo quindi suddiviso a grandi linee i mini-proiettori in due categorie. Quelli con batterie ricaricabili integrate, che funzionano indipendentemente dalla presa di corrente, e quelli alimentati dalla rete elettrica, che possono proiettare immagini all’infinito, a condizione che ci sia una presa di corrente nelle vicinanze. Molti dei proiettori a batteria possono anche essere collegati alla rete elettrica, almeno per la ricarica, ma anche in questo caso non sono generalmente luminosi come gli altri.
Rispetto ai tradizionali proiettori, questo test mostra modelli compatti, spesso dotati di una custodia per il trasporto e abbastanza robusti. Molti hanno anche altoparlanti integrati di qualità, così da non portarsi in giro un altoparlante Bluetooth extra. Tuttavia, le dimensioni compatte hanno i loro punti critici. Per risparmiare spazio ed elettricità, questi proiettori di solito non sono molto luminosi, quindi occorre mantenere l’ambiente il più buio possibile. Inoltre, diffiicilmente possediamo uno “schermo” adatto. Di solito è sufficiente una parete più o meno bianca. Se la parete è piana, le condizioni per godere di un grande schermo senza ombreggiature sono abbastanza buone, ma non bisogna aspettarsi miracoli.
Tempo libero o lavoro?
Soprattutto nel settore commerciale, dove gli uffici o le sale riunioni non possono essere sempre oscurati, il proiettore deve essere il più luminoso possibile. Fortunatamente, una presa di corrente è spesso a portata di mano. Se è più probabile che ci si trovi all’aperto o in altri luoghi privi di una presa di corrente, la soluzione miglior è una batteria ricaricabile incorporata con un’ampia capacità.
Dipende tutto da quanta luce serve
Sia che vogliate utilizzare il mini proiettore come dispositivo per riprodurre un effetto cinema in casa o che abbiate bisogno di un proiettore mobile per le presentazioni di lavoro, troverete sicuramente quello che state cercando tra i modelli presenti nel nostro test. Oltre ai modelli perfetti per il mero intrattenimento, ci sono proiettori portatili che offrono delle ottime performance anche per gli scopi lavorativi. Il fattore decisivo è la quantità di luce necessaria e l’autonomia desiderata.
Anche le opzioni di connessione svolgono un ruolo importante. Se si deve fare una presentazione, ad esempio, si dà importanza a un attacco compatibile con il pc, mentre se si vuole solamente guardare qualcosa è sufficiente un slot USB. Se si desidera affidarsi interamente al wireless, il proiettore deve naturalmente disporre delle capacità e dei protocolli appropriati. Sono sempre di più i consumatori che optano per un dispositivo wireless.
Con o senza fili?
I proiettori da salotto o l’home cinema utilizzano principalmente l’interfaccia HDMI o, al massimo, una presa VGA per entrare in contatto con i vari dispositivi sorgente. Solo lentamente si stanno diffondendo USB, LAN, Bluetooth e Wifi. La situazione è diversa con i modelli portatili, dove la presa HDMI è di solito solo un ingresso tra i tanti. Per poter proiettare contenuti da diverse fonti, la maggior parte dei mini proiettori dispone di un’interfaccia grafica più o meno elaborata.

Android svolge un ruolo importante in questo caso. Viene installato direttamente o con suo clone. Alcuni produttori utilizzano sistemi operativi o interfacce proprie. Il minimo che un mini proiettore portatile può offrire, tuttavia, è un lettore multimediale integrato che può anche visualizzare i dati su una chiavetta di memoria collegata.
Il miglior: BenQ GV30
Con il GV30, BenQ continua la sua serie di proiettori portatili dal design incantevole. Si presenta in forma rotonda, anche per alcune ragioni pratiche. Grazie alla filettatura incorporata nella parte inferiore, la struttura rotonda può essere avvitata su un treppiede o, in alternativa, posizionata sulla base a coppa in dotazione. Così il proiettore è abbastanza stabile, ma allo stesso tempo può essere ruotato in modo continuo sul sostegno fino a quando l’obiettivo ha la direzione ottimale verso lo schermo.

Il BenQ GV30 è un proiettore facile da configurare: la diagonale dell’immagine è, come di conseuto, determinata dalla distanza dallo schermo, la correzione trapezoidale e la messa a fuoco sono completamente automatiche. A causa dell’emissione luminosa piuttosto bassa di questo tipo di proiettore, la distanza dallo schermo e quindi la dimensione dell’immagine non deve essere troppo grande, altrimenti l’immagine risulterà opaca. Abbiamo misurato i valori di luminosità e contrasto su una diagonale di un metro e li abbiamo indicati nella tabella.
Sebbene il GV30 abbia una risoluzione originaria di soli 1280 x 720 pixel, è in grado di gestire senza problemi segnali FullHD e 4K in ingresso e non si blocca nemmeno con contenuti in HDR (ad alto contrasto). Sebbene non offra l’alta risoluzione o l’enorme gamma di contrasto della maggior parte dei proiettori di grandi dimensioni, riadatta intelligentemente le risoluzioni per proiettarle sullo schermo nel modo miglior possibile. Lo stesso accade con le immagini ad alto contrasto.
A proposito di schermi: raramente un proiettore portatile verrà indirizzato verso uno schermo di alta qualità. La superficie di proiezione è di solito un telo il più possibile bianco o addirittura la parete bianca, purché sia adeguatamente liscia. A causa della bassa luminosità offerta, la stanza deve essere ben oscurata.
Secondo il produttore, questo mini proiettore è in grado di proiettore anche sulla superficie di una tenda, con la modalità apposita “Campfire”.
Su tutti i canali
Oltre alle consuete sorgenti come HDMI e USB, il BenQ GV30 è perfettamente adatto anche allo streaming da Internet grazie alla connessione WiFi in dotazione e che potrebbe essere già integrata. L’interfaccia Android TV, che è stata recentemente installata su molti proiettori di BenQ e di altri produttori, rende lo streaming ancora più semplice. Sono disponibili molte applicazioni di vari servizi di streaming e librerie multimediali, che possono essere facilmente installate se non sono già presenti.
Tuttavia, prima di poter utilizzare correttamente il Play Store e l’Assistente Google, è necessario registrarsi con un account. La guida per l’utente in questo caso può confondere perché il proiettore è indicato come televisore. Ma il proiettore non deve necessariamente essere registrato, in quanto i contenuti possono essere trasferiti facilmente tramite le normali interfacce come HDMI, USB e persino tramite mirroring da uno smartphone.
Qualità dell’immagine e del suono
Come già detto, il BenQ GV30 è in grado di trasmettere “solo” in risoluzione HD, ma può certamente essere implementato, mettendo mano al portafogli. I contenuti con risoluzione 4K e persino HDR (alto contrasto) vengono convertiti e proiettati sullo schermo in base alle possibilità del proiettore LED. Il GV30 non mostra praticamente alcun punto debole in termini di riproduzione naturale o cinematografica dei colori. Riesce persino a coprire quasi il 100% dello spazio colore dello standard HDTV. Questo vale soprattutto per la modalità immagine “Cinema”, che può essere richiamata direttamente.
Vengono riprodotti anche i contenuti HDR
Oltre alle modalità utente e cinema, tra le preimpostazioni troviamo anche la modalità “campfire” e “letto”. Ciò conferisce all’immagine una tonalità calda e piacevole per gli occhi, simile a quella di molti smartphone. La luminosità può essere regolata in base all’ambiente su tre livelli: normale, eco e risparmio energetico.
Anche il sound offerto dal GV30 merita. Questo proiettore portatile dispone di tre altoparlanti. Due diffusori full-range e un diffusore per i bassi creano un suono che riempie l’ambiente, a patto che la stanza non sia troppo grande. Per espandere la qualità del suono, sono disponibili opzioni di connessione per altoparlanti esterni, via cavo o in modalità wireless tramite Bluetooth.
E i contro?
Se proprio dobbiamo trovare il pelo nell’uovo, riteniamo che i valori di contrasto del BenQ GV30 potrebbero essere migliorati. Normalmente, la connessione HDMI viene fornita solo con l’installazione di Android TV, quindi è necessario provvedere da soli. Non risulta particolarmente difficile, ma forse sarebbe meglio convincere il rivenditore a installare direttamente il dongle in modo che il proiettore sia pronto all’uso.
Alternative
Il BenQ GV30 è il miglior proiettore portatile, ma ci sono anche molti altri modelli sul mercato che sono altamente consigliabili. Se siete alla ricerca di un proiettore particolarmente compatto, di uno da sfruttare per lavoro o non volete spendere molto, date un’occhiata alle seguenti alternative.
Se i soldi non contano: XGimi Halo+
XGimi Halo+ è il successore aggiornato dell’XGimi Halo. Dal punto di vista visivo, i due proiettori non si differenziano quasi per nulla: anche in questo caso il design dell’Halo+ si discosta notevolmente dai tradizionali proiettori. Solo l’aspetto e magari le connessioni sul retro distinguono il proiettore da un altoparlante Bluetooth di medie dimensioni.

Naturalmente, questo non significa che XGimi Halo+ non possa supportare l’immagine con un suono decente. Il produttore si è avvalso del competente supporto di Harman Kardon, per cui il proiettore non solo offre un suono stereo, ma aggiunge anche una notevole componente spaziale grazie al supporto DTS. Il proiettore è anche molto flessibile per quanto riguarda il posizionamento. La batteria ricaricabile integrata lo rende indipendente dalla rete elettrica per circa due ore e nella base è integrato un piccolo piede pieghevole per inclinarlo verso la superficie di proiezione, se necessario. Inoltre, è presente l’ormai immancabile filettatura per il fissaggio del proiettore a un treppiede.
Il telecomando è collegato al proiettore tramite Bluetooth ed è disposto in modo dettagliato, tanto che i due tasti del volume hanno addirittura una doppia funzione. Un interruttore sul fondo del telecomando alterna la funzione dei pulsanti tra volume e messa a fuoco. Tuttavia, questa operazione è raramente necessaria, poiché l’XGimi dispone di una funzione di messa a fuoco automatica che funziona perfettamente nella maggior parte delle situazioni.
Nell’ XGimi Halo+ anche Android ha trovato spazio come interfaccia. A differenza del suo predecessore, tuttavia, questa volta il menu è stato completamente tradotto. Questo vale soprattutto per il menu del proiettore stesso, in cui si effettuano varie impostazioni per i parametri dell’immagine e del suono.
Interfaccia alla Android TV
Sia l’integrazione nella rete che l’attivazione e il coordinamento dei numerosi servizi di streaming sono ora molto fluidi. L’attuale menu del proiettore è integrato nell’interfaccia utente.
Rispetto al suo predecessore, Halo+ ha aumentato l’efficienza luminosa solo del dieci per cento circa, ma questo è sufficiente per ottenere un’immagine accettabile dal proiettore anche in condizioni di illuminazione meno favorevoli (consideriamo qui la modalità batteria). Come per tutti i proiettori, in modalità batteria, l’immagine diventa più scura, per risparmiare energia e prolungare l’autonomia. In ogni caso, Halo+ ha funzionato per quasi due ore esatte con audio e Wi-Fi attivati. Durante il test non abbiamo però utilizzato lo streaming via Wi-Fi e abbiamo alimentato il proiettore tramite cavo HDMI.
XGimi Halo+ sfrutta davvero il potenziale di un proiettore portatile. Anche con l’alimentazione a batteria, la luminosità è sufficiente per proiettare immagini ad alto contrasto anche in ambienti moderatamente scuri. Considerato il volume del dispositivo, il suono è perfettamente accettabile.
Compatto: Viewsonic M1 Mini
Il Viewsonic M1 mini è piuttosto piccolo, ma è dotato di un proprio supporto. Questo può essere ruotato e facilmente ripiegato per il trasporto, proteggendo l’obiettivo. Oltre alla cover verde menta, sono incluse anche una gialla e una grigia, in modo che il Viewsonic abbia sempre il look giusto.

Non c’è una custodia per il trasporto, probabilmente perché il proiettore, grande come un pugno, potrebbe entrare in qualsiasi borsa. È un peccato, perché in una custodia adeguata ci sarebbe stato sicuramente spazio per il telecomando e per il cavo di ricarica. L’M1 Mini si ricarica come uno smartphone tramite una connessione micro-USB, un cavo adatto è incluso, ma non un alimentatore di ricarica.
Il proiettore può essere allineato alla superficie di proiezione sulla sua base. Grazie alle dimensioni ridotte che richiede, l’allineamento ottimale è facilmente realizzabile. Un vero e proprio interruttore sul retro accende e spegne il proiettore. Soprattutto durante il trasporto, il Viewsonic dovrebbe essere spento, perché il telecomando lo mette solo in standby, il che costa sempre un po’ di energia.
Buone impostazioni automatiche
Dopo l’accensione, il Viewsonic regola automaticamente la configurazione dell’immagine. È affascinante la rapidità con cui il piccolo dispositivo regola l’immagine. La nitidezza viene regolata con una piccola rotellina, che funziona perfettamente. Oltre questi aspetti però, il proiettore è poco preciso. Sul lato degli ingressi sono disponibili solo una presa HDMI e una USB, mentre Bluetooth e Wifi sono assenti. D’altra parte, è possibile collegare alla presa USB almeno una chiavetta di memorizzazione o un altro dispositivo di archiviazione esterno. Per poco meno di 80 euro in più, c’è l’alternativa M1 Mini Plus con Wifi e Bluetooth integrati.
Il menu ricorda molto quello di un lettore multimediale e offre un numero sorprendente di opzioni di impostazione oltre alla selezione degli input. Anche i parametri dell’immagine possono essere ottimizzati, compresa una scelta differenziata della temperatura di colore tra 6.500, 7.500 e 9.300 Kelvin, con 6.500 Kelvin come impostazione ottimale per i film.
Sebbene l’M1 mini non abbia né Wi-Fi né Bluetooth, l’abbiamo preferito all’ancor più piccolo Philips Picopix Nano. È dotato di Wi-Fi, ma non ha la stessa resistenza del Viewsonic. Inoltre, il Viewsonic dispone di un telecomando e di un menu completo.
Ottimo sound: Vivitek Qumi Z1H
Se non fosse per la lente che sporge dalla parte anteriore, il Vivitek Qumi Z1H potrebbe facilmente sembrare per un altoparlante Bluetooth. Infatti, sono integrati due altoparlanti, in grado di regalare un buon sound.

Oltre all’interfaccia HDMI, il Qumi Z1H dispone anche di due prese USB, una delle quali con fattore di forma USB-C. È possibile inoltre utilizzare una scheda microSD come fonte aggiuntiva o la memoria interna, con 8 gigabyte. Il box è inoltre in grado di gestire senza problemi la trasmissione wireless tramite Wi-fi o Bluetooth. Con questa selezione di fonti, l’interfaccia Android fornisce una buona panoramica.
Commutazione tra la funzione proiettore e altoparlante
Il proiettore si controlla tramite touch sulla parte superiore o tramite il telecomando in dotazione. È significativo che sul pannello a sfioramento del Qumi Z1H sia presente un pulsante che consente di passare dalle funzioni di proiettore a quelle di altoparlante. Il telecomando può essere utilizzato per accedere direttamente al menu audio, dove sono presenti diverse preimpostazioni. Oltre alla musica e ai film, c’è anche la modalità utente, in cui il suono può essere regolato individualmente con un equalizzatore a 5 bande.
Per quanto riguarda l’immagine, la rotellina di messa a fuoco può essere regolata in modo molto preciso e affidabile. L’immagine miglior si ottiene con l’impostazione della pellicola in modalità luce “Standard”. Se la lampada del proiettore è impostata sulla modalità “Eco” per risparmiare energia, l’immagine avrà un caratteristico colore rosso. Nella modalità immagine “Utente”, oltre ai consueti parametri, è possibile impostare anche la temperatura colore. Qui è possibile scegliere tra standard, freddo e caldo.
A causa della bassa luminosità in modalità batteria, il Qumi Z1H preferisce gli ambienti bui, dove può vantare un contrasto eccezionalmente elevato e un’autonomia di quasi tre ore.
Conveniente: Philips Neopix Prime
Il Philips NeoPix Prime sembra un proiettore convenzionale rimpicciolito. L’intero aspetto ha dimensioni ridotte, solo il sistema ottico sembra un po’ sovradimensionato rispetto al resto. Sono presenti una rotellina per la messa a fuoco e una per la correzione della distorsione trapezoidale, ma lasciano un’impressione piuttosto scadente e funzionano in modo impreciso.

Mentre la messa a fuoco può essere regolata abbastanza bene, la correzione trapezoidale funziona in modo piuttosto approssimativo. Quando si gira la rotellina corrispondente, si ha la sensazione che lo specchio o un altro elemento del sistema ottico venga capovolto. Per ottenere una proiezione perfettamente perpendicolare, occorre prenderci un po’ la mano. Ma, come dimostra il Vankyo Leisure 430, non serve spendere così tanto per ottenre questi risultati.
Scocca mediocre, ma numerose porte di connessione
Il corpo stesso del Neopix Prime si presenta con un design lucido, ma non appare affatto di buona qualità. Se sotto questo aspetto il produttore ha chiaramente risparmiato, ha scelto, però di investire nella varietà degli input. Sono disponibili due prese HDMI, oltre all’immancabile interfaccia USB per l’archiviazione esterna, e non manca nemmeno uno slot per schede microSD. Il Neopix Prime si collega alla rete e a Internet anche tramite WiFi. La connessione allo smartphone può avvenire sia tramite WiFi siaBluetooth.
È quindi un peccato che il Philips possa essere utilizzato solo se connesso a una presa di corrente. L’alimentatore è così grande che non può più essere inserito nella custodia.
Non ci sono configurazioni predefinite per l’immagine, sono disponibili solo le consuete impostazioni per la luminosità, il contrasto, la saturazione del colore e la nitidezza. L’immagine è piuttosto fredda e, con un massimo di 255 ANSI lumen, non è particolarmente luminosa, almeno non per un proiettore alimentato dalla rete elettrica.
D’altra parte, siamo rimasti colpiti dalla varietà di connessioni e dalla struttura piuttosto compatta. Nonostante il prezzo contenuto, il Philips NeoPix Prime è un buon proiettore portatile, anche se è necessaria una stanza buia e una presa di corrente nelle vicinanze.
La concorrenza
Acer B250i
L’Acer B250i non ha una batteria, ma offre una luminosità superiore a quella della maggior parte dei proiettori a batteria, purché ci sia una presa di corrente nelle vicinanze. Per il resto, ha tutto ciò che serve a un proiettore portatile. Ha un’ampia gamma di interfacce, sia wireless che cablate. Oltre al WiFi e al Bluetooth, è presente anche un’interfaccia USB-C specifica per gli smartphone. Come la maggior parte dei proiettori, il B250i ha un menu graficamente più sofisticato rispetto alla maggior parte dei modelli del settore home cinema o business. I numerosi ingressi possibili, sia wireless che cablati, possono essere facilmente coordinati e regolati se necessario. Soprattutto la connessione alla rete internet si effettua con pochi clic grazie al menu molto intuitivo. Normalmente, una luminosità, come quella dell’Acer, ha il suo prezzo, soprattutto sotto forma di una riproduzione dei colori meno naturale. Anche in modalità video con colori molto naturali, tuttavia, la lampada del B250i ha una potenza luminosa massima di 800 ANSI lumen. È persino sufficiente per ottenere un’immagine ad alto contrasto e dai colori reali se la stanza non è completamente buia.
BenQ GS50
Il BenQ GS50 è il fratello maggiore del GV30, è un po’ più luminoso e ha una risoluzione leggermente superiore con FullHD, ma costa di più. Anche il dongle con l’installazione di Android TV è compreso in dotazione e idealmente è già integrato. Questo modello ha una forma cubica. Per regolare l’inclinazione durante la proiezione, è sufficiente far fuoriuscire il piede proprio come avviene in molti grandi proiettori. La correzione della traiettoria trapezoidale e della nitidezza viene eseguita automaticamente in pochi secondi, in modo da rendere il proiettore subito adatto allo streaming tramite Android TV. Da quel momento in poi, il BenQ GS50 è facile da usare come gli altri proiettori portatili di BenQ. I tre altoparlanti sono responsabili del buon suono, due tweeter di fascia media e un telaio per i bassi forniscono un suono inaspettatamente voluminoso.
Il telecomando funge da assistente vocale grazie al microfono incorporato, una cinghia integrata facilita il trasporto e la borsa da trasporto in dotazione, ben imbottita, protegge il proiettore da ogni tipo di inconveniente e ospita anche tutti gli accessori. I collegamenti sono coperti in modo che qualche goccia di pioggia non danneggi il proiettore. Resiste bene anche agli urti leggeri.
LG PF610P
Sebbene l’LG PF610P sia compatto e leggero, gli manca l’ultima parte di mobilità che deriva dall’indipendenza dalla rete elettrica, poiché non dispone di una batteria integrata. Grazie alla filettatura incorporata nella base, può essere facilmente montato su un treppiede. Il PF610P ha un involucro classico, anche se compatto. Per mantenere il peso e, soprattutto, le dimensioni entro i limiti del portatile, l’alimentatore è stato rimosso senza ulteriori accorgimenti.
Il telecomando in dotazione sembra abbastanza grande, ma sfortunatamente LG spreca parte del suo potenziale. Con poche eccezioni, i pulsanti differiscono solo leggermente e per trovare l’importante pad direzionale, all’inizio bisogna guardare più volte. D’altra parte, LG ha dotato il proiettore dello stesso sistema operativo WebOS dei suoi televisori. Da un lato, l’accesso ai vari servizi di streaming è un gioco da ragazzi, dall’altro le impostazioni dell’immagine e del suono sono sempre a portata di mano con pochi clic. La riproduzione dei colori del PF610P è perfetta, anche con i contenuti HDR si comporta meglio dei mini-proiettori che sono in grado di funzionare a batteria. Anche il fatto che i due altoparlanti integrati offrano una qualità del suono piuttosto sorprendente gioca a favore dell’utilizzo dell’LG portatile, a patto che ci sia una presa di corrente nelle vicinanze.
Il test passo per passo
Uno dei criteri di prova più importanti è sicuramente la reale quantità di illuminazione emessa, in contrapposizione ai valori sulla carta. Abbiamo quindi misurato la luminosità che raggiunge lo schermo. A differenza dei dispositivi più grandi, tuttavia, in questo test ci siamo limitati a una larghezza dello schermo di un metro, che corrisponde alla dimensione dell’immagine di un televisore da 45 pollici e sembra pratica per un miniproiettore. Per una diagonale maggiore, il proiettore deve essere spostato più lontano dallo schermo, il che rende l’immagine più scura.
Anche il contrasto è un parametro importante per la qualità complessiva dell’immagine. L’abbiamo misurato, inserito il valore massimo nella tabella e tenuto in considerazione nella valutazione dell’immagine. La resa naturale dei colori ha di solito un ruolo secondario nei proiettori portatili. In questo caso, spesso si accettano compromessi a favore di una maggiore resa luminosa. Ciononostante, abbiamo dato un’occhiata da vicino, con risultati sorprendenti, sia positivi che negativi.
Nel caso dei proiettori a batteria, abbiamo calcolato l’autonomia e i tempi di ricarica. Altri fattori importanti, oltre al comfort d’uso, sono state le interfacce analogiche e digitali, le funzionalità WiFi e Bluetooth, gli altoparlanti integrati e la presenza o meno di una custodia per il trasporto. Nella tabella abbiamo documentato gli accessori e l’entità della fornitura, in modo che i proiettori possano essere confrontati direttamente tra loro sotto questi aspetti.
Domande più frequenti
I proiettori portatili sono luminosi come i tradizionali proiettori?
Purtroppo no, poiché un’immagine luminosa richiede una fonte di luce intensa. Indipendentemente dal fatto che per il proiettore si utilizzi una normale lampada UHP, un laser o un LED, questi devono avere una potenza corrispondente e quindi di solito sono piuttosto grandi per una grande quantità di luce. Inoltre, è necessaria più energia, il che significa che i proiettori con batterie ricaricabili sono fuori questione.
Quanto dura la batteria di un proiettore portatile?
Abbiamo misurato con precisione il tempo di funzionamento di tutti i proiettori dotati di batteria e abbiamo inserito i valori nella tabella. La maggior parte dei mini proiettori ha una luminosità che diventa più debole in modalità batteria per risparmiare energia.
Un proiettore portatile può sostituire un televisore?
In realtà no. Anche se questi piccoli apparecchi proiettano un’immagine di grandi dimensioni sulla parete e spesso dispongono anche di una connessione HDMI adeguata, di solito forniscono un contrasto troppo basso in un salotto normalmente illuminato. Per un’immagine di grandi dimensioni proveniente da uno smartphone, tuttavia, è sufficiente.