Esistono diversi tipi di sacco a pelo: dalla leggere trapunte estive da 15 euro, che si richiudono attraverso una zip, ai modelli di lusso dal valore di oltre 300 euro.
Nel nostro test abbiamo cercato di ricoprire una fascia piuttosto ampia: dai modelli da 20 euro ai sacchi a pelo da 100/150 euro.
Nella fascia più alta troviamo anche modelli come il Grüezibag SubZero DownWool 200, da circa 350 euro, e il Mountain Equipment Helium 600. Questi sacchi a pelo sono adatti per i bivaccatori più esperti che girano dalla primavera all’autunno. Con alcuni modelli, come il Vaude Sioux, nemmeno il campeggio invernale è un problema, mentre altri, come il Sea To Summit Spark 1, sono adatti semplicemente alle attività estive.
I nostri consigli in breve
Il Grüezibag Biopod SubZero DownWool 200 apre una nuova dimensione del comfort. Il materiale interno, morbido e setoso, si adatta alla pelle e offre una sensazione di benessere che raramente si trova in un sacco a pelo. Inoltre, l’isolamento termico omogeneo e le prestazioni isolanti rendono questo sacco a pelo un vero tuttofare adatto a diverse occasioni, certamente non a poco prezzo.
Parlando di sostenibilità, il Rab Solar Ultra 1 è sicuramente in prima fila: è infatti realizzato in materiali riciclati. Inoltre, è poco ingombrante ed estremamente comodo. Se avete a cuore l’ambiente e cercate un sacco a pelo di ottima qualità, dal rivestimento morbido e ben rifinito, adatto soprattutto alla situazioni più calde, allora il Rab fa al caso vostro.
Il Megasleep Duo 25D è un sacco a pelo per coppie che può essere adattato a diversi intervalli di temperatura grazie al sistema reversibile. Non è adatto a temperature molto rigide, ma è perfetto per il campeggio in famiglia in estate o per le lune di miele in luoghi più caldi. Il sacco a pelo made in Svizzera è ben rifinito e presenta un rivestimento interno particolarmente comodo.
Il sacco a pelo Mountrex offre un rapporto qualità/prezzo imbattibile e inoltre pesa pochissimo. Nessun altro modello leggero offre così tanto a un prezzo così ridotto, ed è anche in grado di entrare negli zaini più piccoli. Risulta perfetto per il campeggio estivo o per i pernottamenti in montagna a temperature un po’ più calde. In termini di calore, riesce a isolare bene fino a 15 gradi.
Ci sono sacchi a pelo che convincono a pelle: è il caso del Robens Gully 600, un sacco a pelo da tre stagioni, ben rifinito e con una fodera in poliestere misto piumino. Il rivestimento interno è particolarmente accogliente, il collare è caldo e sono presenti numerose tasche, il tutto al prezzo ragionevole di circa 150 euro. Siamo rimasti particolarmente colpiti dal rapporto qualità/prezzo.
Tabella di confronto
- Interno molto comodo
- Ampio intervallo di temperature
- Isolamento omogeneo
- Ottima qualità
- Costoso
- Ottima qualità
- Molto leggero
- Materiale interno morbido
- Grande percentuale di materiali riciclati
- Cerniera anti-intoppo
- Pratica funzione reversibile
- Dimensioni generose
- Materiale interno morbido
- Sacca dal bel design
- Coordinato con il materassino Exped Megamat Duo
- Gestione delle corde un po' confuso
- Dimensioni e peso elevate (ma sacco a pelo matrimoniale!)
- Rapporto qualità/prezzo imbattibile
- Copertura funzionale
- Offre molto per il prezzo
- Materiale esterno non ottimale
- Zip non eccezionale
- Collare caldo
- Numerose tasche
- Bel design
- Comodo materiale interno
- Prezzo onesto
- Zip non eccezionale
- Buon rapporto qualità/prezzo
- Sacca di compressione dal bel design
- Ottima qualità
- Materiali morbidi
- Imbottitura da materiali riciclati
- No collare termico
- Innovativa struttura elasticizzata
- Comfort elevato
- Produzione sostenibile
- Buon rapporto qualità/prezzo
- Dimensioni e peso abbastanza elevate
- Sacca non eccezionale
- Buona qualità
- Interno morbido
- Cappuccio di grande dimensioni
- Migliori prestazioni di isolamento
- Il tessuto si incastra nella cerniera
- Sacca molto voluminosa
- Ottima qualità
- Buone prestazioni di isolamento
- Sacca di dimensioni ridotte
- Peso limitato
- Costoso
- Imbottitura accogliente
- Dettagli raffinati
- Spazi ben studiato
- Ottima qualità
- Sistema di regolazione del cappuccio complicato
- La cerniera tende a intopparsi
- Comfor elevato
- Di facile utilizzo
- Sacca di grandi dimensioni
- No collare termico
- Sacca molto compatta
- Ottima qualità
- Peso ridotto
- Intervallo di temperature limitato
- Si limita all'essenziale
- Molto costoso
- Ottime proprietà isolanti
- Buona qualità
- Molto comodo
- Sacca voluminosa
- Di facile uso
- Si trasforma facilmente in trapunta
- Intervallo di temperature limitato
- Bei dettagli
- Di facile uso
- Elevato potere riscaldante
- Cerniera non ottimale
- Costruzione rigida
- Grandi dimensioni
- Buona qualità
- Dettagli ben pensati
- Materiali robusti
- Il peso indicato non corrisponde alla realtà
- Calore con temperature esterne fino a 2 gradii
- Buona qualità
- Buon rapporto qualità/prezzo
- Forma particolare del collare
- Bel design
- Adatto a pochi usi
- Abbastanza convenzionale
- Belle caretteristiche
- Spazio espandibile
- Taglio stretto, attenzione alla targa!
- Ottimo rapporto qualità/prezzo
- Ottima qualità
- Buone prestazioni termiche
- Troppo lungo per persone basse
- Economico
- Utilizzabile anche come trapunta
- Zip scorrevole
- Indicazioni errate su Amazon
- Pesante
- Qualità dubbia
- No collare termico
I sacchi a pelo
Com’è fatto un buon sacco a pelo? È questo quello che ci siamo chiesti prima di iniziare il test.
- Innanzitutto, deve tenere caldo. Il grado di calore dipende dalla stagione in cui lo si desidera utilizzare. D’altra parta, dipende molto da quanto ognuno soffre il freddo.
- Inoltre, deve avere una buona vestibilità. Oggi, la maggior parte dei produttori utilizza la cosiddetta forma a mummia, dove il sacco a pelo si restringe verso i piedi per offrire un calore maggiore.
- Un sacco a pelo deve poi essere leggero per essere trasportato con facilità. Nel nostro test, i modelli più leggeri pesavano meno di un chilo e gli altri non superano i due chili. Prima di acquistarne uno, pensate se andrà poi trasportato su lunghe distanze. In questo caso, sacchi a pelo come Vaude Sioux 1000, Frozen Mummy e il King Camp sono fuori discussione.
- Un buon sacco a pelo è caratterizzato da una cerniera di alta qualità, spesso realizzata da YKK. Da poco i sacchi a pelo sono dotati di cerniere con “protezione anti-intoppo”: si tratta di un attacco di plastica sul lato anteriore della cerniera che impedisce al sacco a pelo di impigliarsi nella cerniera.
Il confronto ha senso?
Molti criticheranno il fatto che nel test trovano spazio modelli cinesi da nemmeno 20 euro e sacchi a pelo più seri realizzati in Austria, Germania e Svizzera. Sicuramente non è facile confrontare un sacco a pelo da 25 euro un modello di lusso da più di 300 euro.
Ogni sacco a pelo è stato testato solo nell’area di utilizzo prevista
Per questo abbiamo testato ogni sacco a pelo come indicato e tenuto conto del fatto che i diversi produttori utilizzano diversi materiali e diverse soluzioni. Se alcuni sacchi a pelo non hanno ricevuto una valutazione troppo positiva è dovuto anche alla mancanza di ingegno dal parte del produttore. Infatti, ci sono stati modelli anche sotto i 50 euro che sono stati abbastanza convincenti.
Budget?
La questione budget è inevitabile se consideriamo le enormi differenze di prezzo dei modelli in gara. Per farla breve: se cercate un sacco a pelo per pernottamenti occasionali o una breve gita, e non siete particolarmente attenti all’origine e la qualità della lavorazione, vi consigliamo un modello più economico.
Se invece tenete alla finitura, ai dettagli e alle cerniere ingegnose e soprattutto alla longevità del prodotto, vi consigliamo di spendere almeno 100 euro e acquistare un prodotto di marca. In questo caso, l’ambiente vi ringrazierà: nessuno dei prodotti più economici può vantare un marchio di sostenibilità.
Fibra sintetica o piumino?
Molti dei modelli non superavano i 50 euro: è chiaro che in questo segmento di prezzo non troverete un sacco a pelo in piumino di ottima qualità.
Il grande svantaggio dell’imbottitura in fibra sintetica rispetto alla piuma è il peso e il volume di imballaggio maggiore a parità di temperatura e prestazioni. Non si tratta comunque di un fattore decisivo per chi non intende portare il sacco a pelo per giorni interi in uno zaino minuscolo.
I modelli in fibra sintetica sono solitamente più pesanti e hanno un ingombro maggiore.
Il vantaggio rispetto alla piuma d’oca è che le proprietà isolanti rimangono pressoché inalterate anche in presenza di umidità, mentre le fibre sintetiche siliconate si asciugano molto più rapidamente. Nella maggior parte dei sacchi a pelo in gara, l’imbottitura è realizzata in strati: l’aria intrappolata tra i quattro strati aumenta ulteriormente le prestazioni termiche.
I sacchi a pelo in fibra sintetica hanno comunque offerto delle prestazioni decenti, ma non si sono avvicinate a quelle dei sacchi a pelo in piuma, per non parlare poi del peso e delle dimensioni dello zaino.
Il migliore: Grüezibag Biopod Downwool Subzero 200
Entrarci, stare bene, addormentarsi. Ecco la nostra esperienza con il miglior sacco a pelo, il Grüezibag Biopod Downwool Subzero 200. Dopo una notte, ci è tornata subito la voglia di ritornare in questo sacco a pelo caldo e accogliente, scansando l’idea di dover testare altri modelli!
Questo sacco a pelo è, a un prezzo di circa 350 euro, uno dei più costosi in gara, ma anche uno fra i più comodi e caldi. Ciò è dovuto in parte all’imbottitura, composta per il 70% da piuma d’anatra e per il 30% da lana di pecora raffinata. Si tratta di un mix che produce un calore omogeneo, danandoci la sensazione di dormire quasi su una nuvola. L’imbottitura rimane lì dove deve stare, quindi la ditribuzione del calore rimane sempre uniforme, indipendetemente da dove ci si gira.
Il Grüezibag Biopod Downwool Subzero 200 presenta l’interno più morbido, soffice e setoso dell’intero test. Se pensavate che il rivestimento interno dei sacchi a pelo fosse sempre uguale, vi sbagliavate di grosso. Dopo una lunga ed estenuante giornata all’aria aperta non vedrete l’ora di sdraiarvi all’interno del Grüezibag. Abbiamo già testato diversi sacchi a pelo, ma questo modello tedesco si distingue decisamente in termini di comfort.
Per il resto il Grüezibag è ben rifinito e ridotto all’essenziale. Sono presenti una tasca esterna con zip, una tasca interna con velcro e un collare termico, oltre a un cordino di regolazione per la sezione della testa. Abbiamo apprezzato anche la zip principale asimmetrica e curva, più facile da raggiungere verso i piedi rispetto a una cerniera “dritta”. D’altra parte, è possibile aprire la doppia cerniera verso il basso per la ventilazione.
Altri produttori si ingegnano molto per far sì che i sacchi a pelo si adattino perfettamente al corpo, a volte in modo un po’ eccessivo. Grüezibag, con questo modello, riesce a trovare l’equilibrio tra esigenze particolari e minimalismo. Rimarrete sicuramente soddisfatti dal miglior sacco a pelo in gara!
Alternative
Il Grüezibag ci ha veramente sorpreso. Abbiamo delle alternative più economiche dalla caratteristiche diverse o adatte alle condizioni climatiche più estreme.
Un ottimo tuttofare: Rab Solar Ultra 1
Abbiamo apprezzato fin da subito il lavoro dei professionisti inglesi di outdoor e alpinismo con il Solar Ultra 1. Fin da subito questo sacco a pelo da poco più di 200 euro appare soffice e morbido come un piumino, ma in realtà è realizzato in fibre sintetiche, cosa che ci ha sorpreso molto. Inoltre pesa meno di un kg, risultando così uno dei sacchi a pelo più leggeri in gara.
Rab consiglia questo modello per le gite in montagna in primavera o estate con il minor peso possibile, in quanto si tratta di un sacco a pelo caldo, resistente e compatto. Con le sue dimensioni 31 x19 cm non significa però che non possa essere utilizzato per altre applicazioni, come il normale campeggio.
I dettagli di questo sacco a pelo ecologico sono bellissimi, primo fra tutti la tecnologia TILT. Lo strato con rivestimento in alluminio utilizza la tecnologia TILT (rivestimento termico ionico) per riflettere il calore esattamente come una coperta termica. Si tratta di un dettaglio fondamentale al calare della temperatura.
Il materiale interno è uno dei più confortevoli del test: l’imbottitura con isolamento sintetico impedisce la dispersione del calore e il sacco a pelo è dotato anche di una cerniera con protezione anti-intoppo, caratteristica che ormai dovrebbe essere la norma. Sicuramente il prezzo non è contenuto, ma consigliamo assolutamente l’acquisto visto le grandi performance.
Per coppie: Exped Megasleep Duo 25
L’Exped Megasleep Duo 25 è l’unico sacco a pelo matrimoniale in gara. Costa circa 250 euro, sorprendentemente conveniente per un prodotto Exped, ed è ben rifinito come tipico degli svizzeri.
Abbiamo dormito nel Megasleep Duo per diverse notti mentre stavamo campeggiando a 1800 metri nelle Alpi svizzere. Sicuramente non si tratta dell’uso previsto del produttore, ma siamo rimasti comunque sorpresi. La prima notte ha fatto molto freddo e il Megasleep ha raggiunto i suoi limiti ma, girando il lato azzurro verso l’esterno, il sacco a pelo aumenta le sue performance di almeno cinque gradi. Girandolo nuovamente, mantiene il calore anche quando la temperatura esterna è di -3 gradi.
Bisogna essere davvero stremati per riuscire a dormire tranquillamente quando le temperature arrivano a una sola cifra, infatti dopo poco tempo abbiamo girato il sacco a pelo. Noi abbiamo testato questo sacco a pelo matrimoniale dormendo mamma e figlio, ma è evidente che con due adulti ci si scalda più facilmente.
Il funzionamento tramite corda all’inizio ci è sembrato un po’ complicato, ma dopo un po’ di pratica ne siamo venuti a capo. È inoltre possibile trasformare questo sacco a pelo matrimoniale in una grande trapunta. Infine, la borsa di trasporto risulta molto comoda da maneggiare, anche se non ha un’azione comprimente.
Conveniente: sacco a pelo Mountrex
Il Mountrex è il miglior sacco a pelo per rapporto qualità/prezzo. Si tratta di un sacco a pelo compatto, dotato anche di un comodo cuscino gonfiabile, davvero utile nella pratica. Forse sarebbe meglio non chiedersi i processi di lavorazione dietro a questo modello particolarmente economico.
Il sacco a pelo in questione è interamente realizzato in poliestere. L’intervallo di comfort vai dai 10 ai 20 gradi. Durante il test si è rivelato piuttosto comodo con temperature dai 15 gradi in su e l’isolamento termico è buono.
Abbiamo apprezzato il cuscino gonfiabile e la custodia, dotata di un sistema di compressione e chiusura facile da usare. Il sacco a pelo è ben rifinito e dispone di una grande zip con tecnologia anti-intoppo, caratteristica rara nei modelli testati.
Per il resto si limita all’essenziale, ma risulta sufficiente per un uso estivo. Nello spazio dedicato alla testa c’è una cordicella per racchiudere bene l’area, ma purtroppo non è presente un collare caldo. La fodera interna risulta piacevolmente morbida sulla pelle. Come detto all’inizio, il Mountrex è il miglior sacco a pelo estivo per rapporto qualità/prezzo, e inoltre è particolarmente compatto!
Semplice e comodo: Robens Gully 600
Sì, è vero, 150 euro non sono pochi, ma il Robens Gully 600 ci ha particolarmente colpito. Il sacco a pelo da tre stagioni ha un’imbottitura mista piuma/poliestere particolarmente comoda, ed è dotato di diversi dettagli intelligenti.
Innanzitutto, c’è un collare termico regolabile separatamente, caratteristica rara in questa fascia di prezzo. In combinazione con la cerniera ben foderata sul retro, il risultato è una prestazione di calore adatta alle notti autunnali, con un limite di comfort di -5°C. Sebbene la cerniera non ricopra tutta la lunghezza, il sacco a pelo recupera punti per le numerose tasche interne e le dimensioni ridotte della sacca (20 x36 cm), classificandosi come uno dei più compatti.
L’imbottitura a due zone in piuma d’oca da 600 cuin mista a poliestere “MicroThermo Balls” e 100% “MicroThermo Balls” sul lato inferiore dovrebbe mantenere il sacco a pelo caldo anche in condizioni di forte umidità. Purtroppo non siamo riusciti a scoprirlo durante il test, che si è svolto per lo più in condizioni di asciutto. In ogni caso l’imbottitura mista offre una distribuzione del calore molto equilibrata.
Abbiamo apprezzato anche il rivestimento interno, particolarmente morbido, la ciliegina sulla torta del Robens Gully 600, un vero tuttofare a un prezzo più che giusto.
La concorrenza
Mountain Hardwear Lamina -1
Peso inferiore e dimensioni ridotte a parità di isolamento: sono queste le tipiche argomentazioni per preferire un sacco a pelo in piuma rispetto a uno in fibra sintetica. Meno sensibilità all’umidità, più facile da pulire, nessuna domanda sull’origine della piuma e costo inferiore: queste sono invece le argomentazioni a favore di un sacco a pelo in fibre sintetiche. Come se non bastasse, il Mountain Hardwear Lamina 30F/-1C ha il vantaggio di avere un’elevata percentuale di materiale riciclato!
La Mountain Hardwear è un’azienda caratterizzata da prodotti senza fronzoli, che puntano sulla praticità e la semplicità, il tutto a prezzi accessibili.
La sacca a compressione dalle dimensioni ottimali risulta molto funzionale. Questo sacco a pelo resiste a temperature anche pari a -1 e abbiamo particolarmente apprezzato la fodera interna. Il Lamina -1 è un sacco a pelo per tre stagioni, purtroppo senza collare termico. La cerniera finisce sopra la zona per i piedi, decisamente accoglienti. Ci ha convinto su tutta la linea.
Per nostro tester alto 182 cm e con un peso di 80 kg il Lamina ha il taglio perfetto. Permette una sufficiente libertà di movimento, ma non ha un volume d’aria superfluo da far riscaldare in anticipo. Anche se si fosse qualche cm più alti non sarebbe un problema. In alternativa ci sono anche una versione corta e una lunga.
Vi consigliamo questo sacco a pelo per la primavera inoltrata o per le notti dove la temperatura si aggira dagli 0 ai 10 gradi. Inoltre, il Lamina si adatta facilmente a uno zaino da 35 litri. Alle basse temperature è molto importante scegliere il materassino giusto per garantire un isolamento sufficiente dal terreno. Ovviamente poi si tratta di una percezione soggettiva.
A questo prezzo otterrete un buon sacco a pelo, con i tutti vantaggi della fibra sintetica, che punta sulla funzionalità. Se non volete spendere una fortuna e volete un sacco a pelo affidabile, prodotto in modo sostenibile e con un alto livello di comfort, questo è il modello che fa al caso vostro.
Vaude Meglis 700
Le innovazioni ecologiche e il tema della sostenibilità fanno parte della filosofia Vaude e sono solo due delle numerose caratteristiche positive che contraddistinguono il Meglis 700 SYN. A prima vista, a causa del taglio a spirale e della struttura elastica, il prodotto non sembra affatto all’altezza del marchio.
Ma è nella pratica che si riconoscono i vantaggi: il Meglis 700 SYN si adatta alla postura dell’utente e calza a pennello, indipendentemente dalla posizione. Il comfort è davvero elevato, ed è sottolineato da un collare termico dal bellissimo design. Si tratta di un sacco a pelo tre stagioni (primavera, estate, autunno)
Sia il tessuto principale sia il materiale interno sono piacevoli al tatto: tessuti sintetici, ma naturali. I materiali utilizzati sono stati testati secondo lo standard bluesign: l’imbottitura è composta al 100% da Sensofiber Eco, una speciale microfibra che riflette il calore corporeo di chi dorme, si mantiene calda anche da bagnata. Il rivestimento e la fodera sono realizzati interamente in poliammide riciclata.
Purtroppo dovreste pensarci due volte prima di portare il Meglis in un’escursione: la sacca di compressione dispone infatti soltanto di un gancio ad anello. Nonostante la compressione, in alcune circostanze può allentarsi da solo. Se ben compressa, la confezione misura circa 25 x 25 x 35 centimetri. Si tratta di una buona dimensione per un sacco a pelo sintetico, ma di un problema se messo in uno zaino, soprattutto perché pesa 1,6 kg.
In sostanza, in termini di design, ergonomia e sostenibilità, il Meglis 700 è davvero all’avanguardia… purtroppo non è adatto per le lunghe escursioni!
Carinthia G280
Con un prezzo di circa 230 euro, il Carinthia G280 è il sacco a pelo in materiale sintetico più costoso in gara. C’è da aggiungere che nessun altro sacco a pelo testato offre un limite di comfort di -11 gradi. L’azienda sa sicuramente come produrre dei sacchi a pelo dalle ottime prestazioni.
Certamente un confronto con i modelli più economici risulterebbe insensato. La qualità è alta, anche se si potrebbe migliorare il taglio del cappuccio, la posizione del collare e le dimensioni della zona per i piedi. Il taglio del cappuccio è comunque particolarmente generoso e racchiude bene la testa.
Abbiamo testato il sacco a pelo con una temperatura esterna pari a -5 gradi. Il Carinthia G280 brilla per il calore omogeneo ed è quindi consigliato per le notti fresche delle mezze stagioni o quelle invernali più fredde. L’imbottitura G-Loft, caratteristica del produttore, si distingue per l’eccellente “potere riempitivo”, per cui il G280 risulta piacevole e accogliente. In termini di calore e qualità si colloca ai vertici del test. D’altra parte, il Carinthia non è certo un sacco a pelo per tutto l’anno: se lo si usa in estate, si rischia un vero accumulo di calore.
All’inizio si potrebbe pensare di avere tra le mani un sacco a pelo in piuma, tanto è morbida l’imbottitura. Anche la leggera fodera in Shelltex risulta particolarmente soffice. Il G280 è dotato di una pratica tasca interna, di un collare termico di facile utilizzo e di un cordoncino sul cappuccio. Come in molti altri produttori, l’area destinata ai piedi è davvero di dimensioni generose.
L’unico svantaggio è che la cerniera tende a impigliarsi nel tessuto del collare di grandi dimensioni, sicuramente cosa poco piacevole a lungo andare. Niente da dire sull’isolamento termico: lì il Carinizia fa scacco alla concorrenza.
Il test passo per passo
Abbiamo effettuato il test tra fine estate e inizio autunno. I sacchi a pelo sono stati testati durante bivacchi all’aperto e campeggi in tenda e, nel caso di sacchi a pelo estivi singoli e particolarmente leggeri, anche al chiuso, poiché un test in tenda sembrava troppo rischioso con le temperature autunnali.
Abbiamo valutato le prestazioni termiche, la qualità, dettagli come il collare termico, il design del cappuccio e la cerniera.
Abbiamo subito suddiviso i sacchi a pelo in cinque categorie:
- Sacchi a pelo leggeri (ad esempio Sea To Summit);
- Sacchi a pelo a trapunta (es. Exped)
- Sacchi a pelo compatti con un’ampia gamma di utilizzi (ad es. Mountain Hardwear)
- Sacchi a pelo di fascia alta oltre i 200 euro (es. Grüezibag)
- Sacchi a pelo invernali (es. Carinzia)
Domande più frequenti
Qual è il miglior sacco a pelo?
Dipende soprattutto dall’uso previsto e dall’intervallo di temperature esterne: un sacco a pelo per una vacanza estiva ha sicuramente requisiti diversi da uno per un’escursione alpina a temperature sotto lo zero durante la notte. Per questo vi abbiamo proposto diversi modelli a seconda della casistiche.
Quanto costa un buon sacco a pelo?
I sacchi a pelo estivi di marca sono disponibili a partire da circa 70 euro. Se trovate un buon sacco a pelo resistente al di sotto di questa cifra, siete sicuramente davanti a un colpo di fortuna. I sacchi a pelo tre stagioni partono invece da 130 euro.
Come si lava un sacco a pelo?
C’è solo una risposta: basta seguire le istruzioni di lavaggio! Esistono detergenti speciali per i sacchi a pelo in piuma, mentre per le fibre sintetiche è solitamente necessario un detergente delicato. Alcuni produttori raccomandano il lavaggio a mano, per questo non esiste una risposta unica.
Com'è fatto un buon sacco a pelo?
Un buon sacco a pelo dovrebbe avere un cappuccio regolabile, oltre a un colletto termico e a una cordicella per regolare l’apertura della testa in generale. Anche una doppia cerniera a tutta lunghezza fino ai piedi è pratica. Idealmente, un sacco a pelo non pesa più di 1,7/1,8 kg circa e può essere compattato ben bene.
Come scegliere un sacco a pelo in base all'altezza?
Un sacco a pelo dovrebbe essere 10/20 cm più lungo rispetto a voi. I produttori di marca offrono spesso due o tre taglie diverse, oppure anche modelli specifici da donna.