Nonostante la tendenza del wireless, gli auricolari, o in-ear, cablati trovano ancora i loro acquirenti. Rispetto alla trasmissione del suono nella versione Bluetooth, che hanno ancora un certo margine di miglioramento, queste con cavo hanno un qualità potenzialmente migliore. Inoltre ci sono spesso ragioni puramente pratiche o di semplice abitudine che fanno sì che gli amanti della musica prediligano le cuffie in-ear.
Le in-ear hanno un serio vantaggio sugli auricolari bluetooth emergenti. Di fatti se si perde uno dei due auricolari bluetooth, l’intero set, non economico, diventa inutilizzabile e occorre poi acquistare un singolo auricolare in sostituzione.
Gli auricolari cablati hanno meno probabilità di essere persi perché se cadono dall’orecchio, sono ancora attaccati al cavo.
Ascoltiamo costantemente nuovi modelli e sostituiamo gli auricolari fuori produzione con nuovi modelli preferiti. In questo modo, i nostri consigli sono sempre aggiornati. In totale, abbiamo testato 93 cuffie in-ear, 55 delle quali sono ancora disponibili.
Più costoso non è sinonimo di migliore
In termini di prezzo, gli auricolari che abbiamo testato vanno da poco meno di 10 euro a oltre 300 euro. Naturalmente, si può spendere molto di più per le in-ear, ma per la maggior parte delle persone, una spesa di 100 euro è probabilmente già sopra la soglia desiderata.
Le differenze di qualità del suono tra gli auricolari economici e quelli più costosi non sono così grandi come si potrebbe pensare a prima vista. Noi non abbiamo però considerato i modelli sotto i 20 euro. Ci sono infatti cuffie in-ear molto buone anche a solo 25 euro.
Con l’aumento del prezzo, aumenta anche il livello generale di qualità. Anche qui però si possono sentire differenze se si ascolta attentamente, ma questo dipende sempre dal tipo di musica. Le cuffie molto buone sono caratterizzate soprattutto dal fatto che riproducono un buon suono con tutti i tipi di musica. La maggior parte delle cuffie più economiche, d’altra parte, non padroneggia tutte le situazioni sonore allo stesso modo, ma offre una qualità generale discreta.
Tuttavia, succede anche con le in-ear costose, a volte convincono mentre si ascolta un genere musicale, ma non con un altro. Se ci aggiriamo attorno ai 100 euro, tutti gli auricolari si sono mostrati con una qualità molto alta, con solo piccole differenze rispetto a cuffie due volte più costose.
Le differenze nella fascia di prezzo superiore diventano quindi sempre più una questione di gusti. Qui ci si chiede quanta differenziazione possa tollerare la musica senza compromettere il suono complessivo. Con quale modello ci si trovi meglio è una scelta personale, soprattutto se parliamo di cuffie costose.
La cosa più importante: la giusta misura
Ogni paio di cauricolari può raggiungere il suo pieno potenziale solo quando si adatta correttamente all’orecchio. Solo quando l’apertura del suono si trova nel posto giusto davanti al timpano e la tenuta verso l’esterno si adatta correttamente, le cuffie possono funzionare al meglio.
Anche il più piccolo movimento nella posizione degli auricolari nell’orecchio hanno un grande impatto sul suono. Dato che ognuno ha un condotto uditivo diverso, le stesse cuffie in-ear soddisferanno diversamente.
Ecco perché le cuffie cablate vengono sempre fornite con almeno tre paia di raccordi di dimensioni diverse, anche quelle più economiche. Le cuffie più costose hanno anche fino a dieci grandezze diverse di inserti auricolari.
Solo se le cuffie si adattano bene al canale uditivo, il suono si esprime nel suo pieno potenziale
Anche se di solito i cappucci auricolari viaggiano a coppia nelle dimensioni e nel design, non è detto che si adattino allo stesso modo per entrambi i padiglioni auricolari. Può succedere che l’orecchio sinistro si adatti a dimensioni diverse del destro, visto che le orecchie sono come le impronte digitali: ognuna è unica.
Trovare la giusta misura per il proprio orecchio non è così facile, ma è fondamentale se volete un suono eccellente. Anche le migliori cuffie in-ear che non si adattano bene, non suoneranno così bene come quelle economiche che si adattano alla perfezione.
Un altro criterio è il buon comfort. Idealmente, gli inserti auricolari dovrebbero adattarsi così perfettamente che dopo qualche minuto non si sentono. Non siamo stati in grado di ottenere questo risultato con tutti, anche cambiando i vari accordi.
Quindi vale sicuramente la pena di prendersi del tempo per regolare le cuffie in-ear. Le vostre orecchie vi ringrazieranno due volte.
Alcune cuffie in-ear da circa 100 euro sono dotate di inserti in schiuma di Comply. Questa schiuma viene arrotolata tra il pollice e l’indice per comprimerla. Poi inserito nell’orecchio, si adatta perfettamente alla forma del canale uditivo e allo stesso tempo fornisce una tenuta ottimale.
Questi raccordi Comply Foam sono la soluzione migliore per molte combinazioni e a volte anche l’unica soluzione pratica. Per inciso, molti musicisti confermano l’efficienza di questa variante economica.
I sistemi personalizzati sono molto più costosi. In effetti, alcuni produttori di cuffie in-ear lavorano insieme agli esperti di apparecchi acustici, dove il cliente si fa fare i cosiddetti auricolari, che produttori come In-Ear o Rhines incorporano poi nei loro sistemi di trasmissione.
Che tipo di cuffie?
Le cuffie in-ear sono particolarmente popolari per la flessibilità d’uso: le potete avere sempre con voi e di solito si ascolta musica tramite lo smartphone.
Molte delle cuffie che abbiamo testato sono quindi progettate come auricolari. Questo compromesso a volte influisce sulla qualità del suono e quindi abbiamo anche testato alcune in-ear che non sono adatte come auricolari, cioè non presentano un microfono. Abbiamo trovato in-ear specializzate solo nella riproduzione del suono per meno di 30 euro.
Chi non necessita di un microfono, ottiene con gli stessi soldi un suono migliore
Da citare è il fatto che stanno comparendo sempre più smartphone che non hanno più il jack per le cuffie e si affidano interamente al Bluetooth.
Inoltre, ci sono sempre più alternative agli smartphone per gli amanti della musica attenti alla qualità. Tali lettori audio digitali (DAP) sono progettati principalmente per la migliore riproduzione musicale e, a differenza di molti smartphone, leggono anche i formati audio HiRes. Un microfono integrato sarebbe solo un peso inutile, così che il budget è meglio speso per l’ottimizzazione del suono o si risparmia sulla cuffia stessa.
Eterna frustrazione: cavi danneggiati
I cavi delle cuffie in-ear sono spesso una fonte di frustrazione, sia per la loro tendenza ad aggrovigliarsi in nodi o a rompersi all’interno. Succede anche che, muovendosi, un contatto si allenti, interrompendo la musica. I cavi rotti rappresentano il fastidio più frequente per chi li utilizza.
I produttori sono consapevoli di questi punti deboli, che di solito si verificano nelle connessioni alla spina o ai trasduttori, e reagiscono con misure appropriate.
Un’attenzione accurata aumenta la durata
C’è spesso una protezione antipiega pronunciata sia sulla spina che sui trasduttori. L’isolamento e il cavo sono rinforzati, a volte con la conseguenza che la flessibilità ne risente. Anche con le in-ear nella fascia di prezzo di 100 euro, la maggior parte ha cavi collegabili che possono essere facilmente sostituiti in caso di difetto. Le connessioni plug-in con MMCX sono praticamente diventate lo standard, così che le sostituzioni non siano disponibili solo presso il produttore originale. Alcuni produttori, come Shure, offrono oltre al normale cavo anche moduli Bluetooth con connettori MMCX per le loro in-ear. In commercio si possono trovare anche connettori proprietari, e il cavo di ricambio è poi disponibile solo dal produttore.
I cavi dello standard MMCX (vedi illustrazione) non possono essere invertiti e sono chiaramente contrassegnati sia sul lato destro e sinistro del cavo che sulla struttura del driver. Alcuni produttori, d’altra parte, usano i propri standard, nel caso in cui il cliente debba comprare l’originale se è difettoso. Con Sennheiser, c’è anche la protezione contro l’inversione di polarità delle spine, l’etichettatura dei canali destro e sinistro è chiara e i pin sensibili sono leggermente incassati per protezione. I nuovi arrivati come Ikko sono un po’ più semplici, la direzione del plug-in non è definita, per cui possono verificarsi inversioni di polarità e perdita di qualità del suono. Le spine sensibili sono anche esposte e possono facilmente piegarsi o addirittura rompersi. L’etichettatura dei canali destro e sinistro, d’altra parte, è chiara anche qui.
Se tutto questo è troppo complicato per voi, potete considerare le cuffie in-ear Bluetooth. Clicca qui per i nostri test dei migliori auricolari bluetooth, completamente senza fili.
Se si presta attenzione ai cavi, di certo le cuffie avranno una durata più lunga. I singoli fili sotto l’isolamento di plastica sono davvero sottili e il rame usato come conduttore non è uno dei metalli con una resistenza alla trazione particolarmente elevata. Soprattutto, evitate di inserire le cuffie in-ear attorcigliate su se stesse in tasca, perché di certo non dureranno molto.
Auricolari a meno di 30 euro
Gli auricolari economici per meno di 30 euro non includono di solito troppo, ma tre o quattro paia di inserti auricolari potete trovarli, ovviamente in silicone e in almeno di tre misure. I produttori che si impegnano davvero, includono anche una taschina per il trasporto.
Alcune delle cuffie in-ear molto economiche non superano quasi mai la qualità degli auricolari forniti con lo smartphone. Tuttavia, quelli da noi testati sono un’ottima alternativa.
Alcuni modelli, come il CX 100 di Sennheiser, non sono nemmeno adatti agli smartphone e mancano del microfono per fare telefonate. Tali in-ear sono utilizzabili solo per riprodurre un suono ottimale.
I nostri consigli in breve
Le Sennheiser CX 100 sono rotonde e molto piccole, quindi potrebbe essere necessario un po’ di tempo ad abituarsi, se fino ad adesso si sono utilizzate cuffie grandi. Le CX 100 sono appena percettibili nell’orecchio. Chi le indossa si abitua rapidamente ad esse e dopo qualche minuto non vi accorgerete nemmeno di averle addosso. Posizionate in modo ottimale nell’orecchio, le in-ear di Sennheiser offrono un’esperienza sonora inaspettatamente naturale. Soprattutto nella gamma medio-alta, lavorano con grande differenziazione e dovrebbero fornire una soddisfazione del suono in tutti i generi, per questo a nostro avviso sono i migliori auricolari in questa fascia di prezzo.
Le sottili Final E500 sono le cuffie più economiche della serie E, ma differiscono solo leggermente dagli altri modelli notevolmente più costosi. La scocca è in plastica, ma riesce comunque a ridurre con successo le vibrazioni esterne alla musica prodotta. Anche questo modello economico di Final, ha una tenuta davvero eccellente e si adatta al canale uditivo in maniera impeccabile offrendo un suono sublime.
Le 1More Piston Fit E1009 sono sorprendentemente ben fatte, considerandone il prezzo. Per questo, si può ignorare che, tranne tre paia di inserti auricolari e un microfono in linea, non sia fornito altro. D’altra parte, la struttura e persino la spina sono fatte interamente di metallo. Le in-ear sono facili da inserire correttamente nell’orecchio grazie alla forma leggermente curva. Il suono è anche adeguatamente potente e può facilmente tenere testa a molte cuffie per smartphone.
Per gli atleti, le Sony MDR-XB510AS sono la prima scelta quando si tratta di collegare un auricolare economico allo smartphone in palestra o durante la corsa. Sono inclusi sia diversi paia di inserti, che ganci per orecchie, in modo che la tenuta sia corretta e sicura anche durante lo sport. Dal punto di vista sonoro, offrono un suono potente grazie ai bassi, che soddisfa durante ogni allenamento. Le Sony possono essere portate anche sotto la doccia, dato che sono protette dai getti d’acqua secondo la classe di protezione IPX5.
Tabella di confronto
- Suono eccezionale
- Comoda tenuta all'orecchio
- Pochi accessori
- Suono eccezionale
- Comoda tenuta all'orecchio
- Pochi accessori
- Buon suono
- Alta qualità di fabbricazione
- Economiche
- Pochi accessori
- Buon suono
- Aderenza perfetta e tenuta sicura
- Protezione IPX5 contro i getti d'acqua
- Ben equipaggiati
- Suono molto naturale
- Di facile utilizzo
- Tenuta comoda
- Pochi accessori
- Qualità del suono molto buona
- Ottima tenuta
- Non adatti come auricolari per telefonare
- Suono discreto
- Buona fabbricazione
- Sono difficili da inserire
- Ben equipaggiate
- Tenuta scomoda
- Suono eccezionale
- Fabbricazione solida
- Buona tenuta
- Il telecomando ha un solo pulsante
- Senza custodia
- Qualità del suono buona con attenzione ai bassi
- Al momento siamo oltre i 30 euro
- Tenuta comoda
- Suono piuttosto delicato e senza potenza
- Microfono integrato
- Disponibile in 4 colori
- Suono piuttosto flebile
- Acquistabile in 10 colori
- Suono abbastanza equilibrato
- Cappuccio auricolare piccolo più adatto ai bambini
- Prezzo conveniente
- Poco stabili
- Buona qualità del suono con una chiara preferenza per i bassi
- Attrezzatura molto buona
- L'enfasi sui bassi potrebbe essere troppo forte per alcune persone
- Il controllo del volume è progettato come un cursore
- Buon suono se posizionate bene
- Nessun cappuccio auricolare, ma una taglia unica
- Buona lavorazione
- Accenti fortemente esagerati nei toni alti
- Forse un'alternativa economica alle Beats
- Toni troppo forti nei bassi
- Con 10 coppie di cuffiette incluse
- Tendenza a bassi rimbombanti
- Il suono è discreto
- Consegnate in un sacchetto di plastica
- Non si adattano bene alle orecchie
Le migliori: Sennheiser CX100
I migliori auricolari in questa fascia di prezzo sono le cuffie Sennheiser CX 100. Sono quasi rotonde e molto piccole, quindi potrebbe essere necessario un po’ di tempo per abituarsi a inserirle nella posizione giusta. Nell’orecchio, tuttavia, le CX 100 sono appena percettibili, anche chi le indossa si abitua rapidamente ai comodi auricolari minuscoli. Posizionate in modo ottimale nell’orecchio, le in-ear di Sennheiser si dispiegano poi in un’esperienza sonora inaspettatamente naturale. Soprattutto nella gamma medio-alta, lavorano con grande differenziazione e dovrebbero fornire piacere musicale in tutti i generi.
Le Sennheiser CX 100 sono fornite di pochi accessori, ma non bisogna lasciarsi ingannare. Le piccole CX 100 sono interamente dedicate al suono.
Ecco perché Sennheiser non ha un microfono in linea integrato nel cavo, e non ha nemmeno una custodia. Sono incluse solo quattro paia di inserti auricolari in silicone morbido.
Le marcature destra/sinistra sono difficili da leggere, ma si percepiscono nell’orecchio. Le CX 100 con la loro forma liscia e sferica sono un po’ difficili da usare.
Alternative
Se i migliori auricolari non dovessero convincervi, ci sono altri modelli economici altrettanto validi. Ecco le nostre alternative.
Tenuta comoda: Final E500
Le Final E500 sono il modello entry-level della serie Final E. I manicotti sottili in cui si trovano i driver sono fatti di plastica che attenua i rumori, mentre il design tecnico di base è lo stesso dei modelli più costosi della stessa linea.
La marcatura destra/sinistra è difficile da leggere e l’impronta corrispondente è nel colore all’interno della struttura. Non c’è un telecomando in linea con microfono, né una custodia. D’altra parte, le E500 vengono fornite con un totale di cinque coppie di inserti che consentono una regolazione molto differenziata per l’orecchio.
Gli auricolari delle Final E500 sono montati sui manicotti, ma c’è un leggero gioco dovuto al design, in modo che possano muoversi leggermente e quindi adattarsi ancora meglio al canale uditivo. Tuttavia i pezzi di ricambio devono essere quelli proprio per le cuffie Final. Con un po’ di abitudine, si indossano rapidamente, si adattano molto bene e possono offrire un grande suono.
Questo è esattamente ciò che le E500 offrono. Hanno un tono molto equilibrato, e la spinta che mancava nella versione E1000. Inoltre, le E500 offrono un suono con un’enorme ampiezza e profondità, nonostante la fascia di prezzo. Questo permette loro di essere consigliate.
Convenienti: 1More Piston Fit E1009
Con le 1More Piston Fit E1009 per molto meno di 20 euro, si ottiene una struttura in metallo lavorato in modo pulito, un microfono in linea e un suono maturo. Le in-ear seguono in gran parte il design e il suono delle cuffie più costose di 1More.
Le 1More Piston Fit E1009 quindi non sembrano affatto economiche e hanno anche una buona fornitura. C’è un microfono in linea, insieme a un pulsante di controllo, in modo che almeno una telefonata possa essere fatta. Tuttavia, non si ha il controllo del volume o della traccia.
Grazie alla forma leggermente angolata, le in-ear si inseriscono rapidamente. La marcatura destra/sinistra non è sul cavo ma chiaramente visibile sugli auricolari stessi. Se necessario, il microfono può servire da guida, e questo è integrato nel cavo dell’in-ear destro. I tre paia di inserti auricolari dovrebbero essere sufficienti per la maggior parte delle orecchie, poiché sono molto morbidi, si adattano bene e sigillano bene l’orecchio.
Tra gli altri modelli di prezzo simile, le Piston Fit E1009 si distinguono chiaramente in termini di suono. I toni bassi risultano piuttosto spinti. La differenza riguarda principalmente tutte le gamme di frequenza. Si sentono più timbri, il basso è autentico, senza sembrare troppo pieno e la tridimensionalità del palco si percepisce per la prima volta. Se il budget non permette di più, allora dovreste sicuramente considerare le 1More Piston Fit E1009. A parte le loro qualità sonore, sono anche fabbricate con uno standard così alto che dovrebbero durare abbastanza a lungo.
Per gli sportivi: Sony MDR-XB510AS
Le Sony MDR-XB510AS sono disponibili in blu, rosso, verde e nero. Questo dovrebbe renderle adatte a tutti i tipi di abbigliamento sportivo, essendo pensate per lo sport.
Le MDR-XB510AS sono ben fornite, oltre alle quattro paia di inserti auricolari, ci sono anche tre paia di ali di diverse dimensioni, che hanno lo scopo di fornire più supporto nel padiglione auricolare. C’è anche una clip e una custodia.
Un microfono in linea con un pulsante è integrato. Le Sony MDR-XB510AS sono completamente in plastica e molto ben sigillate, quindi soddisfano la classe di protezione IPX5, cioè sono protette contro i getti d’acqua.
Dal punto di vista sonoro, sono alla pari con la loro classe, con una ampia spinta sui bassi. Tuttavia, questo è meno pronunciato di quanto il nome e la descrizione sulla confezione vorrebbero trasmettere. In contrasto con il vincitore del test, qui sono piuttosto potenziati i medi superiori, pertanto, il suono non è così brillante.
La concorrenza
Final E1000
Le Final E1000 sono state per molto tempo il modello entry-level della serie E di Final. Anche qui non è disponibile un telecomando in linea con microfono, né una custodia. D’altra parte, le Final E1000 vengono fornite con un totale di cinque coppie di adattatori che permettono una regolazione molto differenziata. La gamma dei medi pulita e quella dei medio-alta brillante non lasciano nulla a desiderare. Le Final E1000 sono sicuramente una buona scelta per coloro che vogliono solo riprodurre musica.
Beyerdynamic Beat Byrd
Con le Beat Byrd, Beyerdynamic offre probabilmente le in-ear più accessibili nella storia dell’azienda, qui siamo sui 10 euro. Questo modello non viene fornito con un microfono in linea e un telecomando, ma solo con tre paia di cappucci auricolari. Le Beat Byrd sono facili da inserire nell’orecchio e non danno fastidio. Il suono è sorprendentemente neutro, con una risoluzione della gamma media molto buona per questa fascia di prezzo. Nel complesso, la transizione tra i bassi e i medi è molto omogenea e produce un buon suono.
1More E1003
Le 1More E1003 sono consegnate con un disco di gomma, su cui il cavo e le in-ear sono avvolti e può essere utilizzato per il trasporto quotidiano e 4 paia di inserti auricolari. Il microfono in linea e gli auricolari sono fatti di metallo di alta qualità. Anche il suono riprodotto è abbastanza simile a quello delle E1009.
Panasonic RP-TCM130
Le Panasonic RP-TCM130 hanno un prezzo pari al modello appartenente alla categoria “suggerito per il prezzo”, ma tiene il passo solo in termini di caratteristiche. Sono dotate di un microfono, un telecomando a un pulsante e tre paia di cappucci. Le in-ear hanno una forma tale che si adattano molto bene all’orecchio esterno, ma i coni sonori sono troppo corti. In questo modo, i bassi extra promessi sulla confezione vengono raggiunti solo se si ha un’aderenza completa.
Auricolari sui 50 euro
Man mano che il prezzo sale, sale anche il peso, almeno questo è quello che si potrebbe supporre se si guarda il peso delle in-ear nella fascia di prezzo di 50 euro e oltre.
Tuttavia, cambia poco e alcuni auricolari di fascia superiore stanno lentamente scendendo di prezzo. Questi offrono di sicuro un suono migliore, quindi vale la pena guardare i modelli nella fascia di prezzo successiva.
Nella fascia di prezzo intorno ai 50 euro, abbiamo spesso modelli che si presentano con strutture di metallo in cui sono contenuti i driver e le in-ear stessi sono di solito anche più grandi. La stessa struttura solida caratterizza anche il telecomando in linea con il microfono presenti su alcuni auricolari.
I nostri consigli in breve
Con le Final E3000, abbiamo degli auricolari dal suono eccezionalmente naturale. Grazie al concetto speciale per un adattamento perfetto e confortevole nel canale uditivo, le Final fanno sentire tutta la loro qualità musicalem ed ecco perché sono i migliori auricolari in questa fascia di prezzo. Per pochi euro in più, le Final E3000C sono disponibili con microfono e telecomando a pulsante.
Le Meze 12 Classics sono delle in-ear più convenienti del produttore rumeno. Il legno è usato come materiale della scocca, con una lavorazione di alta qualità e sicuramente di una certa peculiarità. Sono anche convincenti in termini di caratteristiche e qualità del suono.
Le CX 300S sono modello della Sennheiser con qualità minimaliste, sono così piccole da essere appena percettibili nell’orecchio. Tuttavia, sono più facili da usare rispetto alle più economiche CX 100 della stessa azienda. In termini di suono, tuttavia, hanno una qualità nettamente maggiore.
Quasi nessun set in-ear in questa fascia di prezzo è così largamente equipaggiato come le 1More E1001. Oltre a un numero più che sufficiente di cappucci auricolari, ci sono vari adattatori e una grande custodia in pelle. Anche il suono è eccellente.
Tabella di confronto
- Suono molto naturale
- Lavorazione di alta qualità
- Tenuta confortevole
- Suono molto buono
- Design particolare
- Buoni componenti aggiuntivi
- Poca potenza nella gamma dei bassi
- Suono molto buono
- Tenuta conforevole
- Economiche
- Fornitura contenuta
- Aspetto moderno
- Buon suono
- Buon suono
- Ben equipaggiati
- Suono eccezionale
- Tenuta confortevole
- Fornitura limitata
- Suono molto buono
- Tenuta confortevole
- In generale il suono prodotto non è eccellente come per le auricolari da noi consigliate
- I due sistemi di trasmissione del suono sono stati migliorati
- Lavorazione molto buona
- Buon suono
- Leggera tendenza ad accentuare i toni medi
- Il suono convince con qualsiasi tipo di musica
- Adatte per smartphone Apple e Android
- Struttura principalmente in plastica
- La riproduzione della voce da un buon risultato
- Ci sono spesso dei picchi nei toni alti
- Disponibili in diversi colori
- Economiche
- Suono sbiadito
- Non hanno una tenuta perfetta
- Tenuta confortevole
- Buona fornitura
- Il suono ha poca potenza
- Dotazione completa
- Buona fabbricazione
- La gamma dei toni medi superiore è eccessivamente riprodotta
- Dotazione molto buona
- Tenuta confortevole
- Suono monotono
- Buon suono
- Dotazione ridotta
I migliori: Final E3000
I migliori auricolari in gara, i Final E3000,sono realizzati in acciaio inossidabile di alta qualità e sono dotati di diversi cappucci auricolari di diverse dimensioni e anche due ganci per le orecchie. Questo modello fa a meno di un microfono e di un telecomando, ma non della qualità del suono che è eccellente.
La forma delle in-ear ha alcuni vantaggi ergonomici. I cappucci auricolari sono facili da sostituire e si ha una presa sicura anche con due dita per inserire le in-ear senza errori nell’orecchio. Tutti i componenti inclusi possono essere riposti nella piccola custodia di trasporto, anch’essa inclusa nella consegna. Questa aggiunta non fa aumentare il prezzo del prodotto ed è anzi piuttosto utile.
Come è usuale con Final, gli inserti auricolari non stanno strettamente sul bordo, ma ruotano leggermente di lato come necessario per adattarsi meglio al canale uditivo.
Questo funziona così bene che le Final E3000 si adattano perfettamente e sprigionano un suono eccellente. Le E3000 producono un risultato naturale ed equilibrato fin dall’inizio, non ci sono frequenze particolarmente favorite o svantaggiate. Sul retro ognuno delle due in-ear ha uno strato sottile che copre una sorta di apertura bass reflex. Questo supporto mirato nelle basse frequenze mette le E3000 davanti ad altri modelli tra cui le economiche E1000. Le E3000 propongono dei bassi ancora più profondi.
La lavorazione, le caratteristiche, il comfort e il suono delle Final E3000 stabiliscono degli standard in questa fascia di prezzo. Solo il microfono deve essere eliminato per ragioni di suono. Se lo volete, potete scegliere le Final E3000C, che ne vengono fornite.
Alternative
Nella gamma intorno ai 50 euro, ci sono ancora più modelli che sono convincenti in termini di suono. Abbiamo quindi qualche altra raccomandazione per voi qui sotto.
Buona alternativa: Meze 12 Classics
Le Meze 12 Classics, d’altra parte, hanno un microfono e persino un telecomando a un pulsante integrato nel cavo. Il set in-ear economico di Meze è anche abbastanza ben equipaggiato sotto altri aspetti. Delle cinque paia di inserti auricolari, uno è fatto in memory foam. Inoltre, è inclusa anche una clip per il cavo e una solida custodia rigida rotonda.
Il legno, tra l’altro, dovrebbe essere noce. Le altre parti delle in-ear sono in alluminio. Le Meze 12 Classics non sono solo affascinanti per il loro aspetto, ma sono anche molto comode da indossare. Una volta che sono stati inseriti i giusti cappucci auricolari, è facile dimenticare di averle nelle orecchie.
Il suono delle 12 Classics è caldo. Ha toni medi e medio-alti molto finemente rappresentati, di cui beneficiano soprattutto i passaggi vocali. Le Meze 12 Classics passano dalla scala centrale alla gamma media e medio-alta senza picchi o cali udibili. Dato che il basso non è molto potente, questo aspetto potrebbe non soddisfare.
Se potete fare a meno di queste tonalità e vi accontentate di una sequenza di frequenze medie e medio-alte ricche e ad alta risoluzione, e vi piacciono anche le combinazioni insolite di materiale, dovreste assolutamente ascoltare le Meze 12 Classics.
Convenienti: Sennheiser CX 300S
Le Sennheiser CX 300S sono belle, piccole in-ear che possono essere usate molto bene e producono un ottimo suono. Oltre alle in-ear con il cavo a spirale, la custodia in dotazione contiene anche un totale di quattro paia di inserti auricolari.
Come al solito con le cuffie Sennheiser, la marcatura destra/sinistra è ben visibile. In caso di dubbio, tuttavia, si può anche fare riferimento al fatto che il microfono in linea con il funzionamento a un pulsante è integrato nel cavo destro. Anche se sono piccole, offrono abbastanza supporto per le dita grazie al loro design, e sono più facili da usare rispetto, per esempio, alle CX 100, sempre di Sennheiser.
Gli inserti auricolari delle CX 300S sono fatti in silicone molto morbido e si adattano delicatamente ma in modo sicuro. Dopo qualche minuto non vi accorgerete di indossarle. Ciononostante, sigillano perfettamente permettendosi così di offrire un suono eccellente.
A parte un sottile carattere di rumorosità, le CX 300S offrono un suono piacevolmente naturale ad un giusto prezzo.
Ben equipaggiati: 1More E1001
Le cuffie, specialmente gli auricolari, stanno diventando sempre più accessori alla moda. Spesso il suono cade in secondo piano, ma non è così con le 1More E1001. Assomigliano molto a dei gioielli, anche perché la scocca di metallo è fatta in modo molto pulito. Inoltre, 1More non risparmia sugli inserti auricolari di diverse dimensioni e di diversi materiali, né su altri accessori.
Le cuffie, i cavi, gli adattatori per aerei e gli auricolari sono conservati separatamente in piccole scatole. Ci sono nove coppie di adattatori, tre delle quali sono in memory foam. La custodia in pelle solida ha una chiusura magnetica.
Le in-ear hanno la stessa forma angolata della maggior parte dei modelli 1More e di altri produttori. Questo dovrebbe rendere più facile inserirli correttamente nel canale uditivo.
Non è sorprendente che le 1More E1001 mostrino anche una leggera tendenza al volume, cioè i bassi e gli alti siano leggermente aumentati e i medi siano leggermente abbassati. Nel confronto diretto con le CX 300S di Sennheiser, che sono regolati in modo simile, si perde un po’ di potenza negli alti. Nel complesso, il suono delle 1More è convincente, e le caratteristiche mostrano cosa è possibile in questa fascia di prezzo.
La concorrenza
Beyerdynamic Soul BYRD
Le cuffie Beyerdynamic Soul BYRD hanno un design e una tecnologia simile a Beat byrd, ma le Soul Byrd sono un po’ più generose e vengono anche fornite con un microfono in linea per l’uso con uno smartphone. A differenza di molte altre in-ear, le Soul Byrd non sono inserite in profondità nel canale uditivo, ma rimangono al suo ingresso. Gli inserti auricolari sigillano comunque e le Soul Byrd hanno una comoda tenuta. Hanno un suono molto ben bilanciato.
Sennheiser Momentum M2
Le Sennheiser Momentum M2 hanno un suono ben bilanciato e eccellono soprattutto con la musica classica e gli ensemble orientati alla voce. Riproduce il suono di grandi orchestre d’archi in modo bello e caldo, e i pianoforti suonano brillanti e precisi. In termini di suono, le Sennheiser sono nella lega superiore delle cuffie in-ear che costano fino al doppio. Le Sennheiser includono solo le solite quattro paia di auricolari in silicone. Ciononostante, il Momentum M2 è ancora un acquisto che vale la pena di fare, sempre che sia possibile ottenerlo.
SoundMagic E80C
Le SoundMagic E80C possono essere utilizzate con l’iPhone (tranne l’iPhone 7 e successivi) e con la maggior parte degli smartphone Android grazie a un adattatore in dotazione. Un altro adattatore divide il cavo in spine per cuffie e microfono. Questo significa che si adatta anche come un auricolare su vari tablet, laptop e PC. Nove paia di inserti auricolari sono inclusi, tre di loro fatti di Comply Foam in S, M e L. Una custodia piccola e solida è inclusa nel pacchetto. Quando sono indossati, sono appena percettibili. Le SoundMagic sono state a lungo tra le più comode in-ear che abbiamo usato. Oltre al comfort, sono anche convincenti in termini di qualità del suono.
Auricolari sui100 euro
Nella fascia di prezzo tra 75 e 150 euro, il livello di qualità generale è già molto alto. Per una riproduzione musicale di alta qualità, i produttori stanno sempre più rinunciando al microfono, che è così importante solo per gli smartphone. Gli auricolari senza microfono sono adatti anche per riprodurre musica da uno smartphone, ma non per fare telefonate, ma chi usa lo smartphone solo per fare semplici telefonate?
È anche interessante notare che, in questa fascia di prezzo, i cavi di connessione sono sempre più progettati per essere collegabili. Fortunatamente, molti produttori usano lo standard MMCX, così che un cavo difettoso possa essere sostituito con uno di un produttore terzo. Produttori come Shure usano questa opzione anche per rendere le loro in-ear ancora più versatili. Propongono anche l’unità Bluetooth plug-in per la Shure SE215 e altri auricolari.
I nostri consigli in breve
I migliori auricolari in questa fascia di prezzo sono i Fiio FH3. Queste cuffie si presentano abbastanza solide, il che è dovuto alla lavorazione in metallo della scocca delle in-ear. Come al solito con le in-ear con cavi che sono guidati dietro le orecchie, ci vuole un po’ di destrezza. Il suono riprodotto è eccellente.
Le Final E4000 sono le seconde in-ear più costose della serie E. Come al solito, i cavi sono inseriti nelle in-ear, utilizzando il collaudato standard MMCX. Come tutti i loro colleghi, le E4000 sono molto facili da posizionare nell’orecchio, e offrono un suono naturale e ampio. Per coloro che preferiscono posizionare i cavi dietro le orecchie per evitare la cosiddetta microfonicità, i ganci di gestione dei cavi adatti sono incluse nella consegna.
La struttura delle Ikko Obsidian OH10 si dice sia fatta di rame, ma la loro superficie e colorazione assomiglia più alla roccia che dà loro il nome. Anche gli accessori forniti seguono un design originale, la sola custodia in pelle è una vera chicca. Per quanto riguarda il suono, invece, si gioca sul sicuro. È neutro, ma con un’enorme vivacità. Inoltre, le in-ear possono essere utilizzate sorprendentemente bene nonostante il loro design stravagante.
Le Shure SE215 sono un vero favorito, originariamente intese come un’in-ear a basso costo, difficilmente si nascondono le loro qualità tecniche. I cavi di collegamento sono presenti già da tempo quindi le SE215 possono essere offerte in diverse versioni. Non costano più di 100 euro e noi le consigliamo esattamente per il prezzo.
Tabella di confronto
- Suono eccellente
- Ottima lavorazione
- Numerosi componenti aggiuntivi
- Cavo collegabile secondo lo standard MMCX
- Il posizionamento all'orecchio è un po' scomodo
- Suono eccellente
- Molto facile da usare
- Comoda vestibilità
- Cavo ad inserimento
- Bassi poco potenti
- Qualità del suono molto buona
- Design particolare
- Comodità di tenuta
- Cavo collegabile secondo il sistema della casa madre stessa
- Suono eccellente
- Numerosi componenti
- Cavo collegabile e intercambiabile con modulo Bluetooth
- Il funzionamento è un po' complicato, come per tutti le in-ear con il passaggio dei cavi dietro l'orecchio
- Suono eccellente
- Facile da usare
- Accessori numerosi e di alta qualità
- Spina non protetta contro l'inversione di polarità
- Suono molto buono ed equilibrato
- Tenuta confortevole
- Prezzo economico
- Pochi componenti aggiuntivi
- Suono abbastanza equilibrato con una leggera enfasi sui bassi
- Adattatore per sistema Hi-Fi incluso
- Ottima lavorazione
- Ottimo suono
- Buon cavo
- I dettagli offerti non si avvicinano molto al nostro preferito.
- Si adatta saldamente all'orecchio
- Buono per l'uso sportivo
- Non così buono come gli altri in termini di suono
I migliori: Fiio FH3
Ci vuole un po’ di esperienza per inserire correttamente gli auricolari Fiio FH3 nell’orecchio e per far passare i cavi dietro. Una volta che però i ganci sono stati regolati, le Fiios possono essere inserite nelle orecchie senza problemi e vi rimangono comodamente.
Come la maggior parte dei concorrenti in questa fascia di prezzo, anche i cavi delle Fiio FH3 si inseriscono nelle in-ear. Questo lo rende facile da sostituire se il cavo si rompe, e poiché Fiio supporta lo standard MMXC, non deve nemmeno essere l’originale. Tuttavia, ci vorrà probabilmente un po’ di tempo prima che il cavo si rovini, dato che sono di buona qualità.
La custodia di trasporto inclusa con le Fiio FH3 è solida. Oltre a questa scatola rigida impermeabile, c’è anche una custodia in tessuto morbido per riporre le in-ear. Una gamma di inserti auricolari per le orecchie di diversi materiali in varie dimensioni è inclusa con le Fiios, e questi sono ordinati e sistemati in piccoli sacchetti.
C’è sicuramente un set adeguato a tutti, in modo che le Fiio FH3 si adattino comodamente alle orecchie e riescano a offrire un suono eccellente. Le FH3 offrono la gamma completa, dai bassi profondi ai medi prodotti in modo pulito e agli alti brillanti. Niente è esagerato e niente è trascurato, riproducono perfettamente tutte le sfumature del suono e sono persino capaci, con l’input giusto di visualizzare un’immagine sonora tridimensionale.
Alternative
Vi proponiamo alcune valide alternative ai migliori auricolari in questa fascia di prezzo.
Buona alternativa: Finale E4000
Le Final E4000 sono molto più facili da inserire nell’orecchio rispetto alle nostre preferite. In linea di principio, non è necessario infilare i cavi dietro le orecchie, anche se è un’alternativa possibile, dato che i ganci corrispondenti sono inclusi.
Normalmente, le Final E4000 sono semplicemente inserite nel canale uditivo e trovano il posto giusto quasi da sole. Inoltre, come per tutta la serie E, il produttore ha prestampato i bordi di connessione dei raccordi e i raccordi stessi in modo da seguire facilmente la naturale e leggera curvatura del canale uditivo. Questo è semplice, efficace e, soprattutto, comodo.
Quando sono indossate in questo modo, sporgono solo leggermente dall’orecchio e i cavi cadono semplicemente verso il basso. Lo svantaggio di questo modo di indossare è che il rumore causato dallo sfregamento del cavo contro i vestiti è trasmesso alle in-ear e quindi lo si sente. Mettere il cavo dietro le orecchie mette fine all’attrito e al rumore corrispondente. Se ne avete bisogno, potete usare la guida del cavo, che per noi, ha funzionato bene anche senza.
Quando le Final E4000 sono correttamente al loro posto, chiudono bene l’orecchio, hanno una buona tenuta e sono anche molto comode. Il suono non è del tutto dissimile da quello delle in-ear Shure. In confronto, le E4000 mancano, al massimo, della potenza finale nella gamma delle basse frequenze. Tuttavia, compensano questo con una prestazione eccezionalmente ampia della gamma medio-alta.
Di lusso: Ikko Obsidian OH10
Il nome non è una coincidenza, le Ikko Obsidian OH10 sembrano davvero fatte della roccia vulcanica ossidiana. Tuttavia, gli apparenti bordi squadrati e il colore scuro lucido nascondono efficacemente il vero materiale sottostante. La struttura in cui sono contenuti i driver delle Obsidian OH10 è presumibilmente fatta di rame.
Le Obsidian OH10, tuttavia, hanno ancora più da offrire per passare come un pezzo unico. Il cavo è a spirale, con ragioni puramente ottiche, e in più è inserito vicino ai driver. Le spine e la scocca possono essere chiaramente distinte da anelli di colore a destra e a sinistra. Le Ikko in-ear, tuttavia, non usano né MMCX né altre connessioni che identificano chiaramente la direzione del plug-in.
Si può facilmente cablare le Ikko con la polarità sbagliata, percependo poi provenienze di suono differenti. In questo caso, al più tardi durante l’ascolto, il cavo di uno delle due in-ear dovrebbe essere ricollegato. Secondo il produttore, la corretta polarità è determinata dalla connessione tra la curva del cavo e l’involucro dell’altoparlante, poiché i cavi dovrebbero avvolgersi fuori dalle orecchie verso la parte anteriore. Secondo noi, una marcatura a colori, o meglio una scanalatura fissa che indichi la direzione di inserimento sarebbe una soluzione migliore.
Le Obsidian OH10 sono molto vicine alla qualità del suono delle nostre preferite: anche qui è asciutto e profondo nei bassi e nella gamma medio-alta non lascia nulla a desiderare, anche se suona un po’ più ovattata. Una volta risolto il problema della direzione di inserimento dei cavi, le Ikko Obsidian OH10 vi viziano con un ottimo comfort di utilizzo, un’eccellente esperienza sonora e offre anche il fascino di un bel “giocattolino” con una custodia in vera pelle inclusa.
Convenienti: Shure SE215
Anche con le classiche Shure SE215, i cavi devono essere fatti passare dietro l’orecchio. Per questo motivo, cioè per un adattamento individuale e per una tenuta sicura, i cavi di collegamento sono un po’ più rigidi proprio nella curva dell’orecchio. Questo significa che possono essere piegati per adattarsi dietro l’orecchio e poi mantenere questa forma il più possibile così che la volta successiva siano già in posizione.
I nostri prodotti di prova sono dotati di un telecomando universale e del microfono obbligatorio. Grazie a un piccolo interruttore, il telecomando delle SE215 funziona sia con gli smartphone Android che con gli iPhone. Naturalmente, l’unico prerequisito è che lo smartphone abbia ancora un jack per le cuffie o almeno un adattatore corrispondente per il jack USB-C o Lightning.
Tre coppie di inserti auricolari sono incluse con le Shure SE215, ma tutte e tre sono fatte di schiuma Comply e sono quindi di prima scelta. Insieme al cavo e alle in-ear, vi è la custodia fatta di tela resistente. Le marcature sui cavi e sulle in-ear indicano il destro e sinistro, per evitare di fare confusione. La custodia di trasporto è dotata di un pratico moschettone per poterla attaccare facilmente a una cintura, uno zaino o altri accessori.
Anche se inserirli nelle orecchie non è così facile come con altre in-ear, il piccolo sforzo è ricompensato. In questa fascia di prezzo, difficilmente ci sono auricolari che offrono un suono migliore. Le Shure SE215 offrono una potenza nei bassi, alti brillanti e medi ben riprodotti. Riproducono perfettamente tutti i timbri e creano persino un’immagine sonora tridimensionale se le registrazioni sono perfette.
La concorrenza
Ikko Meteor OH1
Le cuffie Ikko Meteor OH1 sono leggermente più economiche delle Obsidian OH10. All’esterno c’è solo una differenza di colore e i bordi delle strutture non sono comunque gli stessi su tutte le in-ear Ikko. Le strutture dei Meteor sono fatte di una lega di alluminio. In termini di suono rivelano l’origine comune alle OH10, ma non arrivano alla stessa qualità dei bassi e degli alti, cosa che si nota solo in un confronto diretto. Fondamentalmente, le differenze sono davvero molto piccole, e alla fine potete decidere quale Ikko vi si addica di più in base all’aspetto.
Final VR3000
La parola “gaming” è chiaramente sbandierata sulla confezione delle Final VR3000. Tuttavia, il produttore si è preoccupato di altre qualità che potrebbero essere interessanti per i giocatori. Prima di tutto, c’è il design, che è abbastanza diverso da quello che conosciamo in altre in-ear Final. Inoltre, i cavi possono essere fatti passare dietro le orecchie. Le VR3000 risultano essere cuffie abbastanza ben bilanciate che potrebbero avere più potenza nei bassi. Naturalmente, sono anche capaci di aggiungere una tridimensionalità realistica al suono, se la fonte lo permette. Soprattutto però, sono relativamente economiche e molto ben equipaggiate.
1More E1010
Le 1More E1010 costano attualmente poco più di 100 euro e offrono al loro interno un’alta tecnologia. Una combinazione di quattro driver per auricolare assicura un suono molto speciale. Oltre alle cuffie, vengono consegnati una solida custodia con inserti auricolari ordinatamente separati, un adattatore aereo e un adattatore jack da 6,3 mm per il collegamento al sistema hi-fi. Le 1More E1010 offrono principalmente bassi profondi e pieni, anche se questo è a spese dei medio-alti. In termini di comfort, tuttavia, non ci sono compromessi, le E1010 sono facili da inserire e stanno poi comodamente nell’orecchio.
Auricolari sui 200 euro
Nella fascia di prezzo al di sopra dei 200 euro, i produttori sono spesso in grado di offrire una qualità significativamente migliore e un suono ottimale. È interessante notare che la maggior parte delle in-ear più costose non suonano così eccezionali al primo ascolto. Anche in questi modelli il suono ha bassi molto amplificati, ma è più discreto che nella maggior parte dei prodotti nelle fasce inferiori. Tutto sommato, si pone molta più enfasi sul fatto che è la musica ad essere riprodotta, e i rumori esterni vengono attenuati.
Non si risparmia neanche sugli accessori, ma l’attenzione non è necessariamente sulla quantità, ma piuttosto sulla qualità e sul design. Per esempio, nessun produttore include una semplice custodia. In termini di suono, la tecnologia sofisticata e costosa si fa notare e i produttori raramente si accontentano di usare un solo driver per lato. Simile agli altoparlanti, diversi driver sono assegnati a diverse frequenze, ma la vera professionalità è quella di rendere il suono il più possibile omogeneo.
Soprattutto oltre la soglia dei 200 euro, ci sono sempre più modelli piccoli e raffinati, che presentano impianti tecnologici, sviluppati dalla casa madre stessa. Per sopravvivere nel grande mercato degli auricolari, anche con bassi volumi, tali in-ear devono anche avere un bell’aspetto. Qui i modelli si differenziano in base al design e ai materiali usati. Abbiamo scoperto molti prodotti preziosi per voi.
Anche se le differenze descrivono solo delle sfumature e sono spesso percepite solo nel confronto diretto, stiamo parlando di sfumature del suono, non di qualità, che a questi livelli è impeccabile. Ci siamo presi la briga di ascoltare il più attentamente possibile per dare una descrizione comprensibile del suono. Il vincitore del test non è la cuffia con il miglior suono, ma piuttosto quella con il concetto generale omogeneo in linea di comfort, funzionamento e riproduzione naturale del suono.
I nostri consigli in breve
Gli auricolari Sennheiser IE 80 S sono semplicemente progettaie per apprezzare della musica ricercata, motivo per cui non c’è né un microfono né un pulsante di controllo. Possono essere indossati con o senza cavo dietro l’orecchio, le staffe di guida corrispondenti sono incluse, e la risposta dei bassi può essere leggermente aumentata per mezzo di piccoli regolatori. Nell’intero pacchetto sono compresi diversi cappucci auricolari tra cui quelli di Comply, uno strumento di pulizia e di regolazione e una custodia in cui tutto può essere riposto. Riproducono anche musica molto elaborata come se provenisse da un’unica fonte, senza preferenze di frequenze, a meno che non si alzi il controllo dei bassi. Per questo e altri motivi sono i migliori auricolari in questa fascia di prezzo.
Le cuffie Meze Rai Solo sono immediatamente riconoscibili in quanto non c’è risparmio sui materiali. Le in-ear sono fatte di acciaio inossidabile lucidato, e all’interno ci sono cinque driver per canale, una parte BA e una parte driver dinamica. Per questo motivo, non sono le in-ear più piccole e leggere, ma confortevoli da indossare e con un risultato sonoro eccellente.
Gli auricolari Mackie MP-360 sono l’unione delle tre ultime creazioni di Mackie. Ha tre driver, ciascuno in tecnologia Balanced Armature (driver BA), su cui è distribuito il campo di trasmissione. Due cavi plug-in sono inclusi come standard, uno con e uno senza microfono. Le MP-360 possono quindi riprodurre un suo eccellente sia su uno smartphone che su un dispositivo Hi-Fi.
Anche se il design delle cuffie Shure AONIC 3 differisce significativamente da quello degli altri modelli della stessa casa, il produttore non risparmia di certo sugli accessori. Il suono beneficia anche del design piuttosto insolito delle AONIC 3, e sono anche semplici da usare.
Tabella di confronto
- Suono eccezionale, accuratamente riprodotto
- Regolazione individuale dei bassi
- Comoda vestibilità
- Suono eccezionale con una ricca base di bassi
- Tenuta confortevole
- Numerosi componenti
- Pesante
- Suono eccezionale, a risoluzione precisa, con un'enorme risposta sui bassi
- Due cavi di collegamento inclusi (uno con microfono)
- Progettato per sistemi hi-fi e smartphone
- Suono eccellente
- Numerosi componenti
- Tenuta confortevole
- Modulo Bluetooth opzionale
- Suono eccellente con una leggera tendenza all'aumento del volume
- Dotazione completa
- Suono eccezionale e dinamico
- Dotato specialmente per l'uso mobile e stazionario
- Cavo piuttosto rigido
- Suono eccellente
- Confortevoli da indossare
- Pochi componenti aggiuntivi
- Suono eccellente e riprodotto finemente
- Numerosi componenti in dotazione
- Modulo Bluetooth opzionale
- L'utilizzo richiede un po' di tempo di pratica
- Suono eccellente e ben bilanciato con alta gamma di trasmissione
- Numerosi accessori
- Molto costoso
- Suono molto buono
- Numerosi accessori
- Complicate ad inserire nell'orecchio
- Suono eccellente
- Custodia impermeabile
- Bassi poco potenti
- Spettro sonoro ampio e aperto
- Cavo collegato
- Devono essere inserite abbastanza in fondo al canale uditivo
I migliori: Sennheiser IE 80 S
In realtà, la forma a cubo delle cuffie Sennheiser IE 80 S in-ear le fa sembrare meno comode di quanto siano in realtà. Sono sorprendentemente facili da inserire, e potete anche scegliere di posizionare il cavo dietro le orecchie, le staffe corrispondenti per il passaggio dei fili sono incluse. Posizionando il filo dietro, il rumore da esso prodotto e la microfonicità conseguente, sono significativamente ridotte.
Le IE 80 S sono le in-ear più convenienti di Sennheiser, che dovrebbero soddisfare anche le esigenze degli appassionati di audio. Forse è questa una delle ragioni per cui un microfono in linea è stato deliberatamente omesso, e anche un sistema di controllo per rispondere alle telefonate. Le IE 80S possono essere usate per ascoltare musica da uno smartphone, ma non per fare telefonate. La casa madre Sennheiser preferisce inserire in questo modello una risoluzione davvero alta, che già molti smartphone sono anche in grado di fornire, soprattutto se la musica è offerta da servizi di streaming corrispondenti. In alternativa, le IE 80S possono naturalmente essere utilizzate su un lettore audio mobile o anche sull’impianto stereo di casa, con un adattatore jack da 6,35 mm, non compreso nella fornitura.
Le Sennheiser IE 80 S vengono fornite con otto paia di inserti auricolari di varie dimensioni, cinque in silicone e tre Comply. Inoltre, ci sono le suddette staffe per posizionare i fili dietro le orecchie, uno strumento per la pulizia e la regolazione delle prestazioni dei bassi e, ultimo ma non meno importante, una bella custodia in cui le in-ear e gli accessori possono essere conservati quando si viaggia.
Come è usuale in questa fascia di prezzo, i fili delle IE 80 S sono anche inseriti nelle in-ear. Tuttavia, Sennheiser non usa su questo modello la connessione MMCX, ma usa un sistema di plug-in interno. Invece della pratica disposizione a moduli delle spine, ci sono due pin sottili come contatti della spina. I pin sensibili sono ben protetti contro i danni e anche contro l’inversione di polarità, anche se i ricambi sono disponibili solo da Sennheiser.
Le Sennheiser stanno comodamente nelle orecchie, sia che il cavo passi dietro o meno. Il più grande vantaggio di mettere il cavo dietro le orecchie è certamente la mancanza di rumore di attrito, che altrimenti è causato dallo sfregamento del cavo contro i vestiti. Si tratta della cosiddetta microfonicità.
Se usate correttamente, le IE 80S suonano in modo molto naturale ed equilibrato, con un basso netto che arriva anche molto in profondità. Le frequenze basse e medio-alte si fondono perfettamente. Le Sennheiser raggiungono l’equilibrio di essere in grado di riprodurre tutto e illuminare tutti i dettagli, mentre allo stesso tempo riproduce la musica in tutta la sua complessità come se provenisse da un’unica fonte. Quando viene consegnato, il controllo dei bassi piccoli è impostato al minimo. Girando il regolatore con l’apposito strumento fino a raggiungere una posizione circa a metà, le IE 80S propongono un basso più potente. Se volete di più, potete farlo, ma con la musica che è già tendente ai bassi, potrebbe essere troppo. Come detto, anche il livello minimo è sufficiente.
Le Sennheiser IE 80 S sono cuffie in-ear di grande successo. Le buone caratteristiche, compresi gli auricolari sufficienti, sono uno dei fondamenti del suo elevato comfort, che rende piacevole ascoltare la musica anche per lunghe sessioni. Se volete davvero fare telefonate con le cuffie in-ear, dovreste ascoltare una delle alternative da noi consigliate con il microfono.
Alternative
Anche nella fascia di prezzo sopra i 200 euro ci sono altri modelli da noi consigliati, che sono una vera alternativa al vincitore del test. Li presentiamo di seguito.
Buona alternativa: Meze Rai Solo
Le Meze Rai Solo appartengono alla fascia di prezzo media del produttore rumeno, con cinque driver per canale in acciaio inossidabile, uno sforzo tecnico enorme visto il prezzo.
Naturalmente, questi driver hanno bisogno di spazio, ed è per questo che le strutture esterne delle Rai Solo non sono esattamente i più piccole. Tuttavia, si adattano perfettamente all’orecchio e hanno una comoda tenuta. I cavi sono posizionati dietro le orecchie, grazie alle guide.
I cavi sono collegati, come al solito, usando il sistema di prese MMCX. Anche il resto dell’attrezzatura è standard, sia le in-ear che le spine dei cavi sono chiaramente codificate a colori. Un totale di otto coppie di cappucci auricolari, due delle quali sono del tipo Comply, sono incluse nel set, l’adattatore per aerei e lo strumento di pulizia con spazzola sono quasi sempre uno standard, e l’adattatore per jack da 6,35 mm è un extra. Tutto l’insieme può essere conservato nella custodia rigida.
Le Solo Rai suonano all’inizio non in modo particolare, ma già dopo qualche nota, l’intera gamma di suoni è resa davvero eccellentemente. Ha una ricca base di bassi. La gamma delle alte frequenze è attenuata.
Il prezzo delle Meze Rai Solo è circa lo stesso di quello delle Sennheiser, ma offre una caratteristica sonora completamente diversa e che sicuramente troverà altrettanti fan.
Di lusso: Mackie MP-360
Le Mackie MP-360 sono l’unione delle tre in-ear del produttore Mackie, sia in termini di prezzo che di caratteristiche tecniche. Le due in-ear contengono ciascuna tre driver ad armatura bilanciata che assicurano un buon suono su tutta la gamma di frequenze.
Con le MP-360, si può anche vedere la tecnologia interna grazie alla struttura in plastica trasparente. A parte i loghi, solo l’identificazione destra/sinistra è chiaramente visibile.
La connessione ai due cavi inclusi nella consegna è fatta con connettori professionali MMCX. Uno dei cavi di collegamento è ottimizzato per l’uso con uno smartphone con tasto di controllo e microfono, il secondo è solo per ascoltare la musica. In alternativa, questo e le altre in-ear MP possono essere aggiornate a un’in-ear Bluetooth con l’adattatore MP-BTA.
Incluse con le MP-360 ci sono un totale di dodici paia di cappucci auricolari in diverse versioni, comprese tre misure di schiuma Comply, tutte confezionate in sacchetti separati. È incluso anche un adattatore da 6,35 mm per il collegamento all’impianto stereo di casa, e naturalmente troverete anche uno strumento di pulizia. Tutto questo è può essere riposto in una custodia rigida che può essere fissata in modo sicuro alla cintura o ovunque con un moschettone.
Le in-ear possono essere montate rapidamente e si adattano perfettamente alle orecchie con gli auricolari abbinati. Il suono offre bassi profondi con la giusta enfasi senza esagerare, e alti accentuati. La capacità di riprodurre le sfumature fanno si che vi sia una transizione del suono senza discontinuità.
Delle tre nuove MP in-ear di Mackie, le MP-360 sono per noi chiaramente il miglior investimento.
Convenienti: Shure AONIC 3
Con le cuffie Shure AONIC 3, si nota subito che non corrispondono al solito design della struttura Shure, ma anche in questo caso il cavo di collegamento deve essere fatto passare dietro l’orecchio. Se le AONIC 3 sono inserite correttamente, sporgono molto, ma questo dà fastidio solo se volete ascoltare musica stesi.
Le Shure AONIC 3 non hanno mancanze per quanto riguarda i vari cappucci auricolari. L’obbligatorio strumento di pulizia e l’adattatore per il grande jack da 6,3 millimetri sono ovviamente inclusi, così come la custodia rigida.
Anche se i cavi vengono fatti passare dietro le orecchie, le AONIC 3 sono più facili da usare rispetto alle classiche in-ear Shure. In definitiva, la struttura allungata permette una guida più semplice e non devono essere inserite nei padiglioni auricolari.
Tuttavia, non c’è nulla di sorprendente nella riproduzione musicale delle AONIC 3. In termini di suono, sono abbastanza simili alle Fiio, ma offrono una risoluzione medio-alta leggermente più fine, che di solito dà alle voci un tocco più caldo. Queste cuffie sono anche particolarmente impressionanti nel far sparire la lontananza dall’artista, una specialità di quasi tutte le in-ear Shure.
Per il prezzo di poco meno di 200 euro, raramente si ottiene di più in termini di suono e caratteristiche tecniche.
La concorrenza
Mackie MP-320
In termini di prezzo, le Mackie MP-320 sono all’estremità con la fascia più bassa della serie MP, ma hanno ancora gli stessi componenti delle suoe colleghe più costose. Tecnicamente, le Mackie MP-320 sono equipaggiate allo stesso modo. Hanno un totale di tre driver, ma invece del più complesso tipo ad armatura bilanciata, qui vengono utilizzati i driver dinamici leggermente più economici. Questo non influisce affatto sul suono, che offre un’ampia banda di frequenze e riproduce strutture sonore articolate con una differenziazione molto fine e un’enorme profondità.
Oriveti OH300
La caratteristica più sorprendente delle Oriveti OH300 è probabilmente il cavo di collegamento elaborato, che è anche abbastanza spesso per delle cuffie in-ear. Il set Oriveti riesce anche senza microfono. Oltre a vari cappucci auricolari è presente anche un adattatore jack da 6,35 mm per l’uso con l’impianto Hi-Fi di casa. La struttura delle in-ear è piuttosto grande, ma sono comunque facili da indossare. Il suono riprodotto ha una forte somiglianza con quello della Favourite, tuttavia, le Oriveti sono più forti nelle frequenze basse.
Final E5000
Le Final E5000 sono le più costose della serie E. Sono costruite in modo sottile e hanno la stessa tecnologia degli altri modelli della stessa serie. È inclusa una staffa per far passare i cavi dietro le orecchie, assicurando un alto livello di comfort. L’E5000 riproducono le voci in modo deciso. Nella gamma media e medio-alta non c’è soluzione di continuità, e qui dimostrano di essere estremamente precise.
Il test passo per passo
Stiamo costantemente testando auricolari di recente uscita, per ora siamo arrivati 93. Controlliamo la qualità di fabbricazione e le loro caratteristiche. Qui prestiamo particolare attenzione alle componenti aggiuntive e ai cappucci auricolari di ricambio, che assicurano una vestibilità confortevole da un lato, e una buona tenuta dall’altro. Entrambi hanno un impatto sul comfort e sul suono. Infine, per valutare la qualità del suono, facciamo prove di ascolto estese, provando l’intero spettro di generi musicali.
Anche il prezzo gioca un ruolo nella valutazione finale. Poiché la gamma di prezzi per le cuffie in-ear è enorme, dividiamo le nostre raccomandazioni in quattro categorie di prezzo: sotto i 30 euro, attorno ai 50 euro, attorno ai 100 euro e oltre i 200 euro.
Domande più frequenti
Quali auricolari vestono meglio?
Gli auricolari sono responsabili di una buona tenuta e quindi di una perfetta aderenza, motivo per cui sono sempre incluse diverse misure, e con molti auricolari che vengono offerti anche di diversi materiali. Con il cosiddetto design One-Fits-All, i primi Earpods di Apple, le in-ear sono virtualmente agganciati nel padiglione auricolare senza pezzi di montaggio. Una distribuzione intelligente del peso assicura che tengano bene anche durante il movimento. Tuttavia, non sigillano l’orecchio.
Quali sono i migliori auricolari?
Questo dipende molto da quanto denaro si voglia investire. Ecco perché abbiamo diviso i prodotti da noi consigliati in quattro categorie di prezzo: fino a 30 euro, intorno a 50 euro, intorno a 100 euro e oltre 200 euro.
Quali sono i migliori auricolari per le chiamate?
Solo le in-ear che hanno un microfono, che di solito è combinato ad un telecomando nel cavo, sono adatte per fare telefonate. Abbiamo indicato nella tabellase il microfono è presente o meno.
Se il cavo è difettoso, devo buttare i miei auricolari?
Purtroppo, questo è il caso di molte cuffie in-ear economiche. Sempre più spesso, tuttavia, i produttori stanno dotando gli auricolari in-ear di cavi collegabili. È possibile ottenere tali cuffie con cavi sostituibili per meno di 100 euro. Alternativa sicuramente più sostenibile del buttarle via.
Perché si dovrebbero ancora usare auricolari cablati?
Le cuffie bluetooth sono certamente più comode sotto certi aspetti, ma devono sempre essere ricaricate. Inoltre, la trasmissione Bluetooth fa sempre perdere un po’ la qualità del suono. Quindi, se si apprezza la trasmissione senza perdite qualitative e ad alta risoluzione, si dovrebbe optare per una connessione via cavo. Il produttore Shure rende la decisione facile: oltre al cavo, c’è anche un modulo Bluetooth che si può semplicemente collegare al posto del cavo.
Si ha bisogno di una custodia?
Prima di tutto, una tale custodia protegge le in-ear dalla sporcizia e, in secondo luogo, naturalmente protegge anche il cavo.